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[1] BIOGRAFIA GIOVANNI BOCCACCIO
nasce nel 1313 a Certaldo, vicino Firenze
è figlio di un ricco mercante in contatti con la compagnia dei Bardi, padre
è figlio di una donna di umili origini di cui è sconosciuta l'identità, madre
intorno a lui di forma un circolo di intellettuali e letterari da cui nascerà il futuro umanesimo fiorentino
grazie alla posizione del padre Boccaccio può frequentare l'aristocrazia napoletana e viene ammesso alla corte di Roberto D'Angiò
Boccaccio, ispirato da curiosità, sfrutta la ricca biblioteca di corte per leggere libri su autori classici e moderni - decidendo di esaminare con attenzione le opere di Dante -
a Napoli nascono le 1° opere di Boccaccio, scritte in lingua volgare/prosa/versi (caccia di Diana)
lungo questi anni Boccaccio scrisse le sue rime, che non decise mai di raccogliere in un libro unitario - si tratta di 126 liriche, con più sonetti -
trascorre i 1° anni della sua vita col padre a Firenze, dove viene istituito per seguire le orme del pare - cioè quelle orme di diventare anche lui un mercante -
ma il suo desiderio sarebbe quello di darsi alla letteratura, ma questo portò a una delusione al padre
Pilato, ospitato da Boccaccio fra 1360 e 1362, lo aiuterà a perfezionare la sua conoscenza nella lingua greca
nel 1327 segue il padre a Napoli, qui fa pratica nell'arte del cambio - cioè quello di trasferimento di denaro, prestito con interesse... - fondamentale per un futuro mercante.
questa esperienza lo arricchisce sull'ambito del contatto diretto con tipi di persone di diverse personalità e differenze sociali
a Napoli, quando Boccaccio ha 18 anni, inizia a studiare il diritto canonico in università. Come insegnante ha un famoso poeta che ha continuato la tradizione stilnovista.
grazie al suo esmpio (cino da pistoia), Boccaccio decide di scrivere i suoi 1° versi d'amore
in questi anni avviene l'incontro con una donna, di cui Boccaccio si riferirà con la parola letteraria "Fiammetta". Su questo amore, nasceranno racconti leggendari
nel 1350 Boccaccio conosce Petrarca - passaggio tra Firenze - diretto a Roma. E' l'inizio di un'amicizia, documentata da scambio di lettere. I 2 scrittori si rivedranno nel 1352 a Padova, qui Boccaccio viene inviato da comune fiorentino per invitare l'amico a occupare una cattedra nell'università di Firenze, ma Petrarca non accetta l'incarico
per un periodo, in cerca di stabilità, soggiorna alle corti di Ravenna
qui Boccaccio decide di elaborare nuove opere (elegia di Madonna Fiammetta)
quando la peste raggiunse Firenze, Boccaccio perse suo padre/matrigna/alcuni amici a causa dell'epidemia.
questo evento costituisce il centro della novella relativa al "Decameron" - che sarebbe un capolavoro di 100 novelle, composto fra 1349 e 1351 -
Boccaccio decise che Firenze era la sua sede abituale, anche se si spostava spesso per missioni diplomatiche - per conto del comune fiorentino -
l'incontro con gli ideali classici induce Boccaccio ad approfondire la sua conoscenza sugli autori antichi e ad utilizzare la lingua latina per le sue ultime opere
la crescente non-amicizia fra Firenze e Napoli u la causa del fallimento della compagnia dei Bardi e gli affari paterni lo riportano a Firenze nel 1341
qui Boccaccio deve inserirsi in un ambiente diverso, meno vivace e gioioso rispetto a quello in cui era abituato a vivere a Napoli.
nel 1356 Boccaccio tona a Napoli - invitato da Acciaiuoli. - Durante il viaggio, consulta i manoscritti di opere classiche della abbazia benedettina
nel 1361 Boccaccio torna a Certaldo, e qui cerca la calma e quiete necessarie per lo studio e serenità perduta a causa di crisi spirituale. Per uscire dalla crisi, Boccaccio decide di prendere gli ordini minori
nutrendo un interesse per l'autore del poema sacro, Boccaccio accetta di continuare la divina commedia, fermandosi al canto XVII dell'inferno (tra 1373 e 1374). Nel 1375 (21 dicembre) lo scrittore muore a Certaldo, dopo 1 anno e mezzo la scomparsa dell'amico Petrarca