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Il canone egizio - Coggle Diagram

- - - - un ottimo esempio potrebbe essere una pittura murale nella tomba di Nebamon, il "giardino del defunto" che era considerato simbolo di vita e lo stagno rappresenta un oceano primordiale
        
        La pittura murale rappresenta alberi, pesci e fiori.
        
        Gli alberi del giardino sono disposti ordinatamente perchè rappresentano la dea Mat, che vince Caos sull'ordine cosmico. Gli alberi presenti sono palme e sicomori dedicati alla dea Hator
        
        Nel dipinto sono rappresentate delle ninfee che galleggiano sull'acqua ma anche una moltitudine di pesci e uccelli
        
        E' rappresentata inoltre una donna, con il volto di profilo, che sta raccogliendo i frutti del giardino
- - - - fino alla XXV dinastia si utilizzava una figura composta da diciotto moduli, dalla XXVI dinastia in poi se ne usavano 22
- - - - inoltre possiamo osservare un rigido criterio gerarchico per il quale le figure umane vengono rappresentate in base all'importanza
        
        più un soggetto è importante più sarà caratteristica la sua imponenza
        
        in questo caso Nebamon è rappresentato molto più grossolanamente rispetto al figlio e alla moglie
- - - - Amenofi, che divenne Akhenaton, non volle più farsi rappresentare secondo la perfezione e la proporzionalità del canone egizio; ma volle essere raffigurato con caratteristiche fisiche reali, talvolta anche sgradevoli
        
        ad esempio mise in risalto gli occhi sottili, le guance scavate, la bocca carnosa e il mento rotondo, così da risultare imperfetto, cioè umano
        
        infatti a differenza degli altri faraoni, Akhenaton non voleva essere considerato come un dio, anzi, voleva apparire al suo popolo come un normale essere umano, imperfetto, che amava la sua famiglia