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Solone e la riforma della costituzione, Clistene, Le guerre persiane,…
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Clistene
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Divise il territorio dell’Attica in 3 zone: COSTA (commercianti e artigiani), PIANURA (città: aristocratici), MONTAGNA (interno: piccoli contadini)
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in ciascuna tribù erano presenti gli abitanti di una trittìa della costa, una trittìa della pianura e di una trittìa della città
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Le guerre persiane
Impero multietnico
L'impero persiano riesce a diventare un enorme organismo capace di integrare le culture dei diversi popoli di cui è composto.
Satrapie
Sono le unità territoriali in cui è diviso l'impero persiano, governate ciascuna da un "satrapo".
Libertà di espressione
Nella democrazia greca è un diritto fondamentale, sul quale si fonda anche la possibilità di proporre nuove leggi.
Flotta navale
Durante le guerre persiane diventa un elemento decisivo per alcune poleis, che proprio sulle flotte di navi fondano il proprio potere economico e politico
Quando le poleis greche si stabilizzano nella loro fisionomia e nelle loro forme di governo, a oriente del Mediterraneo si affaccia l'enorme potenza persiana che, sotto la guida di Ciro prima, di Cambise e di Dario poi, e infine di Serse.
I due conflitti persiani da una parte mostrano l'efficacia e la forza del modello politico greco, dall'altra rafforzano le due potenze egemoni di Sparta e Atene.
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Il governo
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eleggere uno stratega, cioè un capo militare responsabile della difesa del territorio.
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Le decisioni defiitive spettavano all'ecclesia, che approvava o respingeva le proposte del Consiglio e decideva su tutte le questioni più importanti. Ogni decisione veniva presa per alzata di mano più volte all'anno
L'espansione dell'impero
Ciro, aveva inventato un armamento speciale: i suoi guerrieri impugnavano con la destra una grossa spada e con la sinistra una scure che consentiva loro di strappare lo scudo ai nemici. I persiani furono i primi a inventare la corazza di ferro.
Ciro conquistò il regno della Lidia, governata dal re Creso.
Successivamente si diresse verso oriente e sottomise una vasta area che andava fino al fiume Indo; poi penetrò in Mesopotamia, dove conquistò Babilonia. Infine giunse sino alla costa siro-palestinese: qui si assicurò il sostegno della flotta fenicia e consentì agli Ebrei, di far ritorno in palestina.
Ciro unificò un territorio immenso, che si può defnire come multitietnico. Quando Ciro morì nel 529 a.C. il potere passò al figlio Cambise: Egli ne continuò l'opera impadronendosi dell'Egitto. Nel 525 a.C. entrò vittorioso a Menfi, la capitale egiziana. Il suo regno fu breve, perché nel 522 a.C. morì.
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Valori e limiti
Non tutti gli abitanti avevano gli stessi diritti: schiavi e stranieri erano esclusi dal diritto di cittadinanza e le donne non avevano diritti politici
L'inferiorità delle donne e degli schiavi erano considerate ovvie perché facevano parte della mentalità dell'epca.
Gli ateniesi, applicarono le conquiste politiche soltanto a una parte del loro popolo.
Atene prima di Solone
Terminato il loro compiti, gli arconti entravano a fare parte dell’AREOPAGO = organo che vigilava sull’operato dei magistrati
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l’ecclesìa poteva eleggere i magistrati, ma non
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Egli era affiancato dagli ARCONTI che venivano eletti dall’assemblea generale di tutti i cittadini = l’ ECCLESìA
Dario
Per prima cosa Dario riorganizzò l'impero, sciogliendo i legami di tipo tribale che ancora frammentavano il regno.
Divise i venti popoli del regno in altrettante provincie dette satrapie. Ogni satrapia era retta da un governatore e aveva un proprio tribunale che amministrava la giustizia
Le provincie dovevano versare ogni anno enormi tributi in denaro, in bestiame e in prodotti agricoli, allo scopo di mantenere la corte imperiale.
Le satrapie
Dopo la morte di Cambise si aprì un periodo di crisi causato da una ribellione della casta sacerdotale appoggiata dai militari. La rivolta fu però repressa da Dario, che ebbe il tempo di dare all'impero un'organizzazione efficiente, che rimase immutata fino al 330 a.C.
Ogni provincia doveva inoltre inviare soldati dall'esercito, il cui punto di forza era rappresentato dalla cavalleria dotata di carri da combattimento sui quali stavano il conducente e un arciere. La guardia reale, composta di 10.000 fanti, fedelissimi al sovrano era invece scelta tra gli aristocratici persiani.
Ostracismo
I cittadini, riuniti nell’ecclesia, potevano proporre di allontanare dalla polis per 10 anni chiunque venisse considerato pericoloso per la vita dello Stato scrivendo il suo nome su un coccio di ceramica. Era necessario il voto favorevole di almeno 6.000 persone perché un cittadino venisse esiliato.