Nel settecento con il rapido espandersi delle città, la ricca borghesia e i nobili cercano di sfuggire all'affollamento urbano costruendo in campagna, all'interno di estesi parchi alberati, ville eleganti a più piani, con molti locali, adatti a ricevere le loro famiglie, gli ospiti e la servitù. Sono edifici ariosi, dalle ampie finestre vetrate, con scalinate, logge terrazzi e balconi abbelliti da archi retti da colonne; inoltre sono costruite con materiali di pregio, decorate con statue e ravvivate spesso da intonaci colorati.
Nell'Ottocento le condizioni delle abitazioni operaie, spesso costruite vicino a fabbriche e corsi d'acqua inquinati, non migliorarono.
Successivamente a metà secolo sorsero le prime case popolari dotate di un minimo di servizi