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sociolinguistica 5 - Coggle Diagram
sociolinguistica 5
Italiani regionali e loro tratti caratteristici individuare alcune grandi aree rispetto alla variazione diatopica nella nostra penisola: Italia settentrionale
Toscana (→ italiano regionale toscano), Italia centrale (→ italiani regionali centrali), Italia meridionale (→ italiani regionali meridionali).
sono a livello fonetico:
Noi diciamo il nesso nasale più fricativa sorda penso – mentre l’italiano regionale centrale e meridionale lo trasforma in una affricata con e aperta e s sonora.
livello morfosintattico (differenzia molto più marcatamente rispetto alla pronuncia le frasi, rispetto alla regione in cui ci troviamo)
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Il fenomeno della geosinonimia studiato per l’italiano dal 1956, tesi di dottorato dello studioso svizzero Robert Rüegg, il quale, sulla base di un’inchiesta ha individuato un’insospettata serie di sinonimi regionali
ha verificato che solo una parola veniva allora usata in tutta Italia per indicare lo stesso concetto, e cioè "espresso": un caffè forte preso al bar.
Accanto categoria dei geoomonimi: lessemi che, pur mantenendo la medesima forma, presentano significati diversi nelle diverse aree geografiche
L’elemento più marcato è il lessico – le parole che differenziano da una zona all’altra gli italiani regionali
Un aspetto particolare della variabilità diatopica che tocca il lessico è dato dai cosiddetti geosinonimi: varianti lessicali di una stessa nozione legate alla diversa appartenenza geografica dei parlanti. sinonimi regionali
a) La variazione diatopica Riguarda la differenziazione linguistica attraverso lo spazio. i parlanti usano varietà diverse di lingua in base alla zona geografica di provenienza
Rispetto alla variazione diatopica lingua italiana è stato verificato che l’italiano viene parlato in modo diverso da regione a regione
Tali varietà di italiano che si diversificano in base all’area della penisola sono dette varietà regionali di italiano, non vanno confuse con i dialetti.
Il rapporto tra varietà regionali di italiano e dialetti può essere definito in questi termini: le varietà regionali sono particolari ‘coloriture’ che l’italiano assume nelle singole regioni per effetto del sottofondo dialettale che di volta in volta vi agisce
ogni varietà di italiano caratterizzata al suo interno da un certo numero di tratti. Non tutti i tratti ricorrono in tutte le produzioni linguistiche allo stesso modo;
si è notato tratti di origine dialettale, e cioè quelli che accentuano maggiormente il grado di ‘regionalità’ della produzione in lingua italiana, sono più presenti quanto più:
a) la situazione è informale:
b) il parlante è anziano;
c) il parlante è poco scolarizzato;
d) il parlante vuole ottenere risultati particolari
e) la regionalità è un valore condiviso nella comunità di appartenenza degli interlocutori.
La regionalità caratteristica generale legata all’emergere dell’influsso del dialetto in particolari varietà di italiano. noi parleremo di italiano settentrionale, italiano centrale e meridionale.
b) la variazione diafasica
È la variazione linguistica collegata con il mutare delle situazioni comunicative, le quali dipendono da variabili come le circostanze
La differenziazione diafasica è trasversale rispetto a quella diatopica e diastratica, in quanto varia, per ogni singolo parlante, a seconda della situazione, mentre le altre due rimangono pressoché costanti.
La variazione diafasica origina: registri e sottocodici
registri:modi diversi di usare la lingua che dipendono principalmente dal grado di formalità della situazione e dallo status e ruolo reciproco degli interlocutori.
possono essere disposti su una scala in questo modo:
ad un estremo ci sono i registri sorvegliati e controllati adatti a situazioni molto formali, all’estremo opposto si collocano invece registri più disinvolti e meno curati adatti a situazioni informali
Fra i due estremi vi è poi una gamma quasi infinita di registri adatti a situazioni intermedie che scivolano quasi impercettibilmente da un livello di formalità all’altro.
i tratti che caratterizzano i due estremi della scala, cioè i registri molto formali (o alti) e i registri molto informali (o bassi) – l’asse diafasico ha polo alto e polo basso.
I più importanti tratti linguistici tipici dei registri alti sono:
- a livello fonologico: bassa velocità d’eloquio e maggiore accuratezza nella pronuncia rispetto al parlato informale
- a livello morfosintattico e testuale: massima esplicitezza verbale e scarso ricorso all’implicito; pianificazione accurata del testo, resa spesso esplicita attraverso l’uso di connettivi metatestuali nel caso di testi scritti, anche attraverso il ricorso alla paragrafazione; sintassi elaborata con uso frequente della subordinazione esplicita e implicita
- a livello lessicale: attenzione alla variazione ed evitamento della ripetizione lessicale; tendenza alla verbosità, cioè a ripetere con altre parole quanto già detto; preferenza per termini specifici o per parole ritenute più auliche alto uso di parole complesse con cumulo di morfemi derivativi.
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Italiano e dimensione di variazione
Quando si afferma la lingua nazionale su tutto il territorio, iniziano a emergere delle variazioni. Una volta che la lingua è diventata di tutti, questi pian piano la modificano.
La variazione è il processo attraverso il quale una lingua cambia
La varietà è un sistema, una lingua, un sistema linguistico.
Una variabile è un elemento in relazione a diverse varietà