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L'INTERVENTO IN CLASSE - Coggle Diagram
L'INTERVENTO IN CLASSE
OBIETTIVI DELL'INTERVENTO
ELEMENTI INPRESCINDIBILI DEL LAVORO
PIANIFICAZIONE
ANALISI
PER UN BUON INTERVENTO OCCORRE
:
GESTIONE DELLE LEZIONI/ATTIVITÀ
ALTERNARE:
Attività impegnative
Attività intermedie
Attività semplici
STRUTTURARE IL TEMPO (no tempi morti, pause concordate
DIDATTICA MULTIMODALE (cooperative learning, usare mediatori didattici attivi, iconici, analogici e simbolici, usare più canali sensoriali)
ATTIVARE LA PARTECIPAZIONE (peer education, peer tutoring)
STRATEGIE RELAZIONALI (rinforzare i comportamenti positivi, favorire un buon clima di classe, stile autorevole, mantenere l'omeostasi della classe)
APPROCCIO METACOGNITIVO
Rendere l'alunno consapevole e responsabile delle sue azioni:
spiegando il legame sequenziale;
fare psicoeducazione;
creare in modo condiviso delle auto-istruzioni.
PREDISPOSIZIONE DI UN AMBIENTE FACILITANTE
LO SPAZIO
: Organizzare lo spazio fisico in modo da: diminuire la noia e il disturbo, incrementare le interazioni positive con gli
altri, permettergli di potersi applicare al compito da svolgere. Il suo banco deve essere lontano da fonti di distrazione, ma vicino a quello degli altri compagni. in ogni caso in una posizione in cui possa essere sempre tenuto d'occhio.
LA ROUTINE
: Tanto più le attività da svolgere sono stabilite, tanto più sono prevedibili per l'alunno e quindi più facilmente “sopportabili”. E' utile rendere esplicite le routine già presenti nella classe.
LE REGOLE
: Gli alunni andrebbero coinvolti attivamente nella messa a punto delle regole attraverso una discussione a cui partecipa tutta la classe. Devono essere:
Condivise
Proposizioni positive e non divieti
Brevi e chiare
Riguardare comportamenti ben precisi
Essere poche (max 5) e concrete
Essere sempre ben visibili a tutti
TRAINING DELLE LIFE-SKILLS
: Fin da subito è importante interagire su:
AUTOCONSAPEVOLEZZA
EMPATIA
COMUNICAZIONE EFFICACE
PRENDERE BUONE DECISIONI
CONSAPEVOLEZZA DEL SE
PROBLEM SOLVING
LA GESTIONE DELLO STRESS DELL'INSEGNANTE
USO DELLE TECNICA STOP (TIME-OUT)
:
E' autoimposto e autoregolato. Se vi è massimo tensione emotiva non si può ragionare nè agire in modo corretto.
E' formato da vari step:
Acquisizione delle proprie emozioni
Capire come il cervello si difende
Necessità di fermarsi-(stop)
Ritornare nella situazione solo dopo il raffreddamento emotivo-stressogeno
GESTIONE DEL COMPORTAMENTO
Lavorare sulla prevenzione attraverso l'uso del metodo scientifico-sperimentale.
Evitare uso di sanzioni ( o una tantum)
Usare le gratificazioni (riconoscimenti formali e condivisi)
Rendere visibili le azioni e i progressi raggiunti
INTERVENTO IN CLASSE SUI DC
AZIONI PREVENTIVE
Fase di integrazione ottimale: Quando è presente una condizione a basso indice di stress ed è possibile utilizzare delle tecniche di intervento per manipolare le variabili in gioco per modificare il comportamento. Utilizzando un approccio scientifico-sperimentale.
GESTIONE DELLA CRISI
Time-out
Calma e sangue freddo
Niente panico
Interrompere il ciclo dell'aggressività
Tenere a bada la paura di perdere il controllo o di sentirci deboli
RITORNO ALLA OMEOSTASI DELLA CLASSE
Dopo la crisi, analizzare gli eventi con calma chiedendosi:
Cosa è successo?
Ho colto i segnali di allarme?
Ho usato strategie efficaci?
Quali fenomeni hanno disturbato l'efficacia del mio intervento?
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Curare la relazione (costruire il NOI evitare il VOI)
Dare messaggi educativi coerenti costruendo continuità educativa
Dare messaggi rinforzanti-validanti: mantenimento del legame
Comunicazione efficace
Primo assioma: E' impossibile non comunicare
Quarto assioma: la comunicazione comprende una componente verbale e una componente non verbale
OSSERVAZIONE
Valorizzazione dei “punti di forza”
Riduzione dei comportamenti disfunzionali
Ampliamento delle capacità di adattamento sociale
Inserimento in attività extracurriculari