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ALESSANDRO MAGNO E LA BATTAGLIA DI ISSO - Coggle Diagram
ALESSANDRO MAGNO E LA BATTAGLIA DI ISSO
Fu chiamato Magno, cioè "grande", per l'importanza delle sue imprese. Fu il comandante più grande della storia
Fu educato dal filosofo Aristotele dall'età di 13 anni sulla cultura, l'amore, la musica e l'arte
Nacque nel 356 a.C. nel regno di Macedonia nella Grecia del nord.
Suo padre era il re di Macedonia Filippo II. Era un uomo di guerra. Invadeva le città stato della Grecia
Filippo insegnò al figlio di combattere, imparò velocemente e combatteva a fianco al padre
Aveva solo 20 anni, quando morì il padre, e prese il comando
nel 334 a. C. con un esercito di 35,00 uomini, iniziò la campagna contro la Persia e Dario II
Nel 323 a.C., morì improvvisamente ai soli 32 anni
Era coraggioso, resiliente, audace, intelligente, era molto stimato dai suoi uomini, pero era un pò arrogante
Dario II aveva raccolto tante truppe. 200, 000 uomini si riunirono a Babilonia
Il re, con tutta la famiglia e le truppe, partì per raggiungere Alessandro
Alessandro passò per le montagne con le sue 35,000 truppe, fece rifornimento e l’esercito proseguì.
Alessandro non si mosse, Dario, a corto di provvigioni, andò verso Alessandro
L’esercito di Alessandro era molto preparato grazie agli addestramenti di Filippo.
Ogni uomo aveva il suo ruolo. Con le falange lungo 6 metri erano fortissimi
Alessandro chiamò gli ufficiali e li chiesi di essere coraggiosi: Dovevano avanzare in completo silenzio e gridare quando sarebbe raggiunto il momento di attacco
Dalla riva del fiume, Alessandro vedeva il nemico. Attaccò dal lato destro
E' stato ferito da quasi tutti i tipi di armi di guerra disponibile all’epoca
Credeva di essere benedetto da Dio
Cercava la gloria e l’immortalità
Dall’ala destra osservò le schiere del suo esercito. Si sentì sicuro della vittoria.
Attaccò all’improvviso e gli arcieri persiani cedettero.
Contemporaneamente le truppe di Dario lanciarono l’attacco ma l’ala di Alessandro non cedette.
La falange macedone iniziò i tentativi di attraversare l’acqua poco profonda.
I feriti non potevano ritirarsi dalla battaglia perché il nemico li attaccava frontalmente e i loro uomini premevano da dietro.
Alessandro si diresse verso Dario.
La fanteria persiana si disperse prima della carica di Alessandro.
Il re Persiano ritenendosi in pericolo si voltò e fuggì.
L’esercito persiano lo seguì e molti morirono a causa del panico creato e dai macedoni che li inseguivano
I prigionieri includevano la madre, la moglie e i figli di Dario.
Alessandro non li ha fatto trattare male ma con rispetto.
Dopo la battaglia di Isso, Dario inviò un messaggio a Alessandro offrendogli tutto il suo impero a occidente del fiume Eufrate in cambio della pace ma Alessandro non accettò
Scesa al sud conquistando tutte le città per strada. A nord di Egitto alle foci del Nilo fondò un nuovo porto, Alessandria. Poi si diresse verso Est per inseguire Dario. Si scontrò con lui a Gaugamela. Dario aveva già perso molti uomini e si considerava un uomo finito. Fu sconfitto ancora una volta
Babilonia divenne la capitale del suo impero. Egli incoraggiò i suoi soldati a sposare donne persiane. Egli sposò la figlia di Dario. Secondo lui i dominatori di Icaro non si dovevano sentire superiori ai dominati
Volevo conquistare tutto il mondo conosciuto
Nel 327 a.C. all’ età di 29 anni attraversò le montagne e entrò in India ma i veterani di Alessandro volevano tornare a casa. Tornarono a Babilonia ma cominciò a progettare nuove campagne in Arabia e in nord Africa.