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sociolinguistica11 - Coggle Diagram
sociolinguistica11
Proposte di standardizzazione
Il problema nato fine anni 90 in concomitanza alla legge 482 del 99 e della legge regionale del 97, perché prevedeva la possibilità e la necessità della regione di produrre testi amministrativi in lingua sarda.
nasce il problema pratico di sapere quale varietà utilizzare per la produzione di questi testi.
Nel 2001 è stata avanzata la prima proposta la Limba Sarda Unifcada- LSU.
nel 2006 la RAS proposto modello della Limba Sarda Comuna- LSC è una varietà di compromesso tra campidanese e logudorese, ma si avvicina soprattutto al logudorese.
proposta semi-fallimento, popolazione non ha accettato la proposta.
La proposta non nasce come lingua tetto ma solo per la creazione di testi e documenti utili alla regione.
poi inversioni di tendenze negli anni successivi con proposte che piuttosto che avanzare una norma unica di standard ne propongono due: per il logudorese e per il campidanese.
• 2009 le Arrègular, regole per l’ortografia fonetica specifiche della varietà del campidanese, che poi sono confluite nel volume “Su Sardu Standard” che accoglie entrambe le norme
Il campidanese è modulato sul dialetto di Cagliari, sulla varietà colta, il logudorese, sulla varietà logudorese illustra, usato soprattutto nel medioevo per la letteratura
Attualmente i linguisti si interrogano ancora su quelli che potranno essere i sistemi di intervento per la standardizzazione del Sardo
il logudorese e il campidanese, oppure a una lingua standard polinomica, una lingue che sebbene non presenti un unico standard riconosciuto, intrattiene dei rapporti dinamici con le altre varietà del territorio, in senso positivo.
Lessico: tratti dialettali
- positivi
campo semantico della gastronomia: civraxu‘tipo di pane’
- negativi: parole del lessico italiano che hanno sinonimi che però si tende ad utilizzare uno dei due in italiano perché l’altro considerato troppo Sardino ‘chiedere’ più frequente di ‘domandare
Mutamenti di significato per affinità fonetica
Un lessema italiano acquisisce in IRS il significato proprio di un lessema dialettale che ha forma simile ma significato diverso.
accozzare
(IS) riunire oggetti o persone in modo disordinato
(IRS) appoggiare qualcuno, raccomandare → srd. accozzai
Ci sono altri lessemi che ampliano il significato. Un lessema italiano acquisisce in IRS un significato più ampio a causa si una diversa concettualizzazione delle identità referenziali nella varietà dialettale
Pragmatica
Costruzioni antifrastiche: un tipo di ironia, inversioni semantiche in cui si afferma l’esatto contrario di quanto si vuol significare, decodificabili sulla base del cotesto e/o contesto pragmatico.
piccolino/a + Art + N --- srd. pitticcu/a ‘piccolo/a’+ Art + N
•Piccolina la casa! (per commentare con ammirazione una gran bella casa)
•Piccolina la fortuna! (per commentare la grande fortuna toccata a qualcuno)
(tanto) (già è) poco + Art + N---- srd. gia(i) est pagu‘già è poco’ + Art + N
•Poco cara questa giacca! (per commentare una giacca molto cara)
•Tanto già è poco cara questa giacca!
Vitalità del sardo -> come tutti i dialetti italo-romanzi è stato soggetto ad un’azione di proibizionismo linguistico, del fascismo e si conclude nel 99, a favore dell’italiano. Perciò alcuni studiosi hanno parlato di genocidio linguistico del Sardo.
Non esistono attualmente dati affidabili sul reale numero di parlanti del Sardo, sono state condotte due ricerche, Il problema è che i dati sono stati condotti sulla base dell’autovalutazione degli intervistati, comunque che il sardo gode di prestigio almeno a livello identitario.
Con l’emanazione della legge 408 la situazione del sardo è drammatica, c’è stato un’interruzione del tramandamento di questa lingua, e anche l’UNESCO, l’ha inserita nell’indice rosso delle lingue minacciate.
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3- L’italiano reginale di SardegnaVarietà regionale che presenta dei tratti tipici.Come nel resto dell’Italia la diffusione massiccia dell’italiano in Sardegna si colloca, soprattutto dal secondo dopoguerra.
Nella macrodiacronia, è invalso l’uso di distinguere tra una italianizzazione primaria, quindi una prima fase di contatto con l’italiano che coincide con il periodo giudicale, relativa all’influsso toscano e ligure che la Sardegna ha avuto.
italianizzazione secondaria, nel periodo sabaudo, con i savoia che hanno attuato la politica volta alla diffusione dell’italiano.
Tratti distintivi dell’IRS, Si dividono in tre macro-tipologie principali
- Tratti dialettali: tratti del dialetto locale che vengono trasferiti nell’italiano
- Tratti dei dialetti contigui: derivati da altri dialetti parlati all’interno della medesima area geografica
- Tratti italiani; tratti propri dell’italiano ma che si sono affermati solo in Sardegna
Fenomeni della fonetica
La metafonesi è la modificazione del timbro delle vocali medie toniche per azione della vocale presente nella sillaba successiva.
Iatizzazione, cambiamento delle sequenze monosillabiche in bisillabiche attraverso la pronuncia degli approssimanti come vocali
Rafforzamento consonantico, è il rafforzamento delle consonatati in posizione iniziale di parola e in posizione intervocalica all’interno di parola
Fenomeni della morfosintassi
Estensione funzionale della preposizione ‘a’, utilizzata per introdurre complementi che sarebbero introdotti con altre preposizioni nell’italiano standard
- Sto partendo a Roma
- Ti darò la risposta al telefono
Uso pleonastico di ‘tutto’; dopo un pronome interrogativo, ‘tutto’ viene usato in riferimento a più elementi per indicare la collettività
Posposizione del verbo; tendenza a posporre il verbo principale o l’ausiliare delle forme composte
- negli enunciati interrogativi: il giornale vuoi? (pronunciata con ritmo isocrono = il giornale, lo vuoi?)
Produttività del gerundio: possibilità di riferire il gerundio sia al soggetto che all’oggetto dei verbi di percezione
Costrutti altamente desemantizzati e grammaticalizzati
•‘Piccolina la casa!' = antifrasi di secondo grado costruita su un’antifrasi ormai grammaticalizzata col significato di ‘che bella casa!’.
Tabarchino
lingua situazione molto diversa da quella di Alghero, è varietà di dialetto ligure, importata da colonia di pescatori genovesi stanziati nell’isola di Tabarca, nell’attuale Tunisia poi trasferiti in Sardegna fondando inizialmente la comunità di Carlo forte nell’isola di san Pietro e successivamente il comune di Calasetta dell’isola di santa Antioco
A differenza per l’algherese, rapporti tra la colonia genovese e la madre patria, la Liguria peninsulare, mai arrestati, il tabarchinio constatemene, esposto all’influenza dei genovesi,
rappresenta, dal punto di vista sociolinguistico una tipicità peculiare perché, molto diffuso ed è la lingua della socializzazione primaria, ma anche perché utilizzata per situazioni formali e istituisce con l’italiano, non condivide il proprio repertorio linguistico con la minoranza di primo ordine.
A quest’area attaccata, l’etichetta di eteroglossia contigua,area alloglotta che si dimostra fondamentalmente del tutto indifferente a quelli che sono gli usi linguistici territoriali circostanti.
Sardo
È la minoranza di primo ordine, è una lingua nel romanzo dell’ramo italo-romanzo che non gode di una varietà standard né di una unità al suo interno, la questione su una possibile classificazione del sardo è tutt’ora non in accordo tra gli specialisti del settore.
Il sardo suddiviso in due macro-varietà principali Il campidanese parlato a sud dell’isola e il logudorese diffuso nell’area centrosettentrionale. Suddivide operata sulla base di criteri prevalentemente fonetici, le due varietà sono contraddistinte da varietà fonetiche marcate
È importante l’Isoglossa Cabras-Baunei congiunge i due comuni di Cabras e Baunei ed interessa il trattamento delle occlusive velari latine dopo la vocale palatale
Latino = Centum =cento: logudorese= kentu, mentre campidanese centu. Questa differenziazione fonetica è stata interpretata, relativa alla maggiore permeabilità da parte del campidanese al influsso dell’italiano/pisano.
Gallurese e Sassarese: Sono varietà alloglotte non allogene, varietà la cui base linguistica non è sarda ma sono fortemente miscidati da elementi locali, si parla di varietà di transizione sardo-corse.
Il Gallurese varietà a base corsa-meridionale, fortemente interferita con elementi sardi, il sassarese varietà tosca/pisana anche influenzata da elementi corsi e sardi.
La Genesi di entrambe e tutt’ora molto dibattuta, il Gallurese originato a seguito di una presenza endemica di popolazioni corse in quest’area della Sardegna, il sassarese probabilmente fondazione di Sassari come comune autonomo nel 12 secolo.
Sociolinguistica e vitalità del sardo Perché il sardo che ha avuto dal punto di vista filogenetico una storia simile a quella dei dialetti romanzi è considerato una lingua?
distinzione tra lingua e dialetto esula completamente tra distinzioni relative ad aspetti interni ai codici linguistici ma si basa su parametri di tipo funzionale e sociali Il sardo è una lingua
• È una lingua per distanziazione, presenta delle caratteristiche strutturali tali da differenziarle sensibilmente non solo dagli altri dialetti italo-romanzi, ma anche da tutte le altre lingue neolatine.
• relativo al suo status, attributi che le sono stati riconosciuti da un punto divista legislativo.
a. L.N 482/99, norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche e definisce l’italiano come lingua di stato
b. L.R 26/97 promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna
c. L.R 22/2018 disciplina della politica linguistica regionale
• Concetto di elaborazione. non può essere definita una lingua per elaborazione. Il concetto di elaborazione è la possibilità, di un codice di esprimere concetti in ambiti comunicativi di crescente complessità.
rappresenta un insieme dialettale fortemente originale nel contesto delle varietà neolatine e nettamente differenziato rispetto alla tipologia italoromanza.