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LA TIRANNIDE DI PISISTRATO …
LA TIRANNIDE
DI PISISTRATO E DEI PISISTRATIDI
546 a. C
556 a. C.
561 a. C
Pisistrato, un nobile imparentato con Solone, approfittando dei contrasti tra le classi sociali, occupò l'Acropoli con un esercito di mercenari e diventò tiranno di Atene.
Fu cacciato da Atene e rimase in esilio per dieci anni.
Ritornò con la forza al potere e lo conservò fino al giorno della sua morte.
Gli anni della tirannide di Pisistrato furono anni di sviluppo economico e culturale. Atene divenne una grande potenza economica.
Politica interna:
sviluppò l'agricoltura, il commercio e l'artigianato; ridistribuì la proprietà terriera, fece costruire nuovi templi nell'Acropoli.
Politica culturale
:
furono trascritti su papiri i poemi omerici; incentivò lo sviluppo dell'arte greca; istituì le feste Dionisie, in onore del dio Apollo, durante le quali venivano rappresentati i primi drammi.
Politica estera
:
fondò colonie nel nord della Grecia; costruì una potente flotta; promosse il Santuario apollineo di Delo, come polo di convergenza dei popoli ionici.
528 a. C.
Pisistrato morì e il potere fu assunto dai suoi figli Ippia e Ipparco, detti Pisistratidi.
I Pisistratidi furono meno abili del padre e più violenti. Suscitarono il malcontento della popolazione, che organizzò congiure contro di loro.
524 a. C
Ipparco fu ucciso da due aristocratici, Armodio e Aristogitone, detti tirannicidi, i quali diventarono eroi della democrazia in quanto liberatori dalla tirannia.
Ippia divenne diffidente e ancora più spietato. Per questa ragione gli aristocratici, dopo aver consultato l'oracolo di Delfi; chiesero l'intervento di Sparta.
510 a. C
L'esercito spartano entrò ad Atene e Ippia, con la sua famiglia, si diede alla fuga, rifugiandosi in Persia. Ciò segnò la fine della tirannide e gettò le basi per una riforma democratica.
Cassata Giovanni 1B