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MONTECCHI-VENUDA 7) - Coggle Diagram

- - - - L’ISBD e le REICAT distribuiscono le informazioni che costituiscono la notizia bibliografica in 8 aree consecutive la cui posizione non può essere cambiata, e utilizzano dei segni di punteggiatura convenzionali; l’ordine rigoroso di aree ed elementi e l’applicazione della punteggiatura facilitano sia il lavoro
        del bibliotecario, sia la lettura della notizia bibliografica da parte del lettore
        
        Le aree della descrizione bibliografica previste dalle REICAT sono:
        
        Area del titolo e delle indicazioni di responsabilità (autore)
        
        Fonte da cui ricavare le informazioni: frontespizio (o il suo sostituto)
        
        Lingua per la trascrizione: quella utilizzata nel libro
        
        Titolo proprio: il titolo principale del libro, trascritto fedelmente nella forma in cui appare sul frontespizio
        
        Designazione Generica del Materiale (DGM):
        indica i termini generali della CLASSE del materiale a cui il documento appartiene; è posto, nella
        prima area, subito dopo il titolo proprio. Sia l’ISBD preliminary consolidated edition (2007), sia le REICAT (2009) propongono una lista di termini che possono essere utilizzati per questo elemento della descrizione
        
        = (eventuale) titolo parallelo:
        Il titolo proprio presentato sul frontespizio IN UN'ALTRA LINGUA O ALFABETO.
        
        : complemento del titolo
        Una frase o una parola che appare sul frontespizio assieme o sotto al titolo proprio e ha il compito di qualificarlo e spiegarlo
        
        / indicazioni di responsabilità (autore)
        ; successive indicazioni di responsabilità:
        Nomi delle persone o degli enti che hanno una qualche responsabilità intellettuale o artistica
        nella creazione o nella realizzazione dell’opera, accompagnati da eventuali parole o frasi che ne indicano il ruolo.
        / primo autore, secondo autore; curatore (a cura di); traduttore (traduzione a cura di), altro
        traduttore; disegnatore
        
        Quando nel frontespizio più persone o enti risultano avere lo stesso tipo di responsabilità, è possibile riportare solo il primo nome e segnalare l’omissione degli altri >> L’omissione va segnalata con i tre puntini (…) preceduti e seguiti da uno spazio e dall’abbreviazione [et al.] (cioè: et alii) che va racchiusa tra parentesi quadre: ... [et al.]
        
        Edizione
        
        Fonte da cui ricavare le informazioni:
        
        frontespizio (o un suo sostituto nel caso il frontespizio manchi)
        
        pagine preliminari (che precedono la prima pagina del testo)
        
        la copertina
        
        il colophon (il còlophon è un breve testo che riporta informazioni relative alla produzione di una pubblicazione; è impresso nell'ultima pagina del volume, di solito aperto dalla frase "Finito di stampare"; di solito corrispondente al retro frontespizio, è la pagina in cui vengono indicati il copyright, la Casa Editrice, il codice ISBN e i dati relativi alla stampa del volume).
        
        Lingua per la trascrizione: quella utilizzata nel libro
        
        . – indicazione di edizione:
        l’indicazione di appartenenza del libro ad una particolare edizione.
        Viene trascritta utilizzando abbreviazioni, ossia ed. qualora si tratti della parola edizione, oppure èd. per èdition per altri termini equivalenti in altre lingue moderne.
        I numeri che accompagnano la formulazione di edizione, anche se compaiono in numeri romani o in forma verbale (III edizione, quinta edizione), vengono riportati in cifre arabe (3a ed.).
        Di norma NON si riporta, nella descrizione,
        l’indicazione della prima edizione.
        / indicazione di responsabilità relativa all’edizione; successiva indicazione di responsabilità.
        Nomi delle persone che hanno responsabilità intellettuale nei confronti della SPECIFICA
        edizione del libro che si sta descrivendo
        
        Area specifica del materiale o del tipo di pubblicazione.
        E' utilizzata per accogliere informazioni caratteristiche di ALCUNI TIPI di materiale o di pubblicazione>>quest’area è attiva nella descrizione delle PUBBLICAZIONI SERIALI, oppure come area dei DATI MATEMATICI o del MATERIALE CARTOGRAFICO //
        NON viene utilizzata per la descrizione delle pubblicazioni monografiche a stampa
        
        Area della pubblicazione, produzione e distribuzione
        
        Fonte da cui ricavare le informazioni:
        
        frontespizio
        
        pagine preliminari
        
        copertina
        
        colophon
        
        Lingua per la trascrizione: quella utilizzata nel libro.
        
        . – LUOGO di pubblicazione ; altro luogo di pubblicazione.
        Il luogo o i luoghi in cui ha sede la casa editrice. Lo standard prescrive di riportare nella descrizione il luogo che presenti maggiore rilievo tipografico; le Reicat prescrive che, se i luoghi indicati per un editore sono due, si riportano
        entrambi, mentre se sono tre o più è facoltativo riportarli tutti. Se vengono omessi dei luoghi, si segnala l’omissione con [etc.].
        Se il libro non consente di rilevare e indicare nessun luogo, ma è
        possibile altrove reperirlo, è possibile inserirlo nell’area tra parentesi quadre. allo stesso modo può essere
        indicato un probabile luogo di edizione (es. [Venezia?]). Qualora non sia possibile indicare nessun luogo, viene riportata tra parentesi quadre l’abbreviazione [S.l.] (sine loco)
        
        : NOME dell’EDITORE
        (nome della persona o dell’ente che è responsabile della pubblicazione. Il nome dell’editore va dato in forma abbreviata (es. : Bibliografica invece di : Editrice Bibliografica). Nel caso più persone o enti svolgano la stessa funzione di editori, viene riportato il primo nominato o quello stampato con maggior rilievo tipografico. l’omissione viene segnalata con l’abbreviazione [etc.] tra parentesi quadre.
        Nel caso vengano trascritti più editori:
        . – primo luogo : primo editore ; secondo luogo : secondo editore.
        Qualora non sia possibile individuare nella pubblicazione il nome dell’editore, questo va indicato con l’abbreviazione tra parentesi quadre [s.n.], che significa sine nomine.
        
        , DATA di pubblicazione.
        si intende l’anno di pubblicazione del libro o meglio della particolare edizione o tiratura che il bibliotecario sta descrivendo. è stampata sul frontespizio o sul verso di questo. Nel caso non sia possibile rilevare la data di pubblicazione, le REICAT indicano che questa può essere sostituita con la data del copyright o con la data di stampa. Nel caso le
        date del copyright e quella di stampa siano presenti ma non coincidano, è necessario indicare sia la data del copyright seguita dalla data di stampa con la parola “stampa” posta fra parentesi tonde (es. stampa 1983). Se nella pubblicazione non figura nessuna data, è necessario indicare fra parentesi quadre una data presente nella pubblicazione oppure ottenuta ricorrendo a fonti esterne, segnalando nell’area delle note dove è stata presa. Se non è possibile utilizzare nessuna data, deve essere registrata, sempre tra parentesi quadre,
        una data approssimativa (es. [1965?]) anche indicando il possibile decennio entro cui è avvenuta la pubblicazione [196-?]
        
        Per la descrizione di un’opera costituita da più volumi pubblicati nel corso di più anni, si riportano le date del primo e dell’ultimo volume pubblicato separate da un trattino (es. 1985 – 1992). se la biblioteca non possiede ancora l’opera completa si indica solo la data del primo volume seguita da un trattino e quattro spazi (es. 1985 -
        
        Area della descrizione fisica (→descrizione materiale)
        
        Fonte da cui ricavare le informazioni: l’intera pubblicazione
        
        Lingua per la trascrizione: lingua scelta dall’agenzia bibliografica, ovvero la lingua adottata dalla biblioteca per la catalogazione.
        
        . – Designazione specifica del materiale ed estensione.
        informazioni su quante pagine ha il libro, dice se è illustrato, se ha delle tavole fuori testo, quanto è grande e infine se ha allegati. (2 volumi) se opera in 2 volumi. ; per
        le pubblicazioni in un solo volume è sufficiente riportare L'ESTENSIONE in termini di PAGINE, CARTE e COLONNE. L’estensione è il numero delle pagine, carte o colonne di cui è composto un libro. Per indicare l’estensione si riporta il numero dell’ultima pagina, carta o colonna numerata di ciascuna sequenza (282p., oppure XV, oppure 25 carte). La presenza di tavole fuori testo viene segnalata nell’estensione, e il conteggio di queste tavole viene dato in pagine o carte
        
        Se le tavole sono numerate si riporta alla fine dell’estensione l’ultimo numero della sequenza (XXV, 358 p. 6 p. di tavole)
        
        se le tavole invece non sono numerate, vanno contate come carte e il totale va registrato fra parentesi quadre (XXV, 358 p., [16] carte di tav.).
        
        : altre caratteristiche materiali.
        Indica il materiale di cui è costituita la pubblicazione ([10] p. : plastica), oppure la presenza di illustrazioni nel libro (358 p. : ill.) e ne specifica se è necessario il tipo e se sono a colori o in bianco e nero (358 p. : ill., 1 ritratto b/n, 1 carta geografica color.).
        
        ; dimensioni.
        Indica l’altezza della legatura del libro in centimetri misurata parallelamente al dorso e arrotondata per eccesso. l’indicazione dell’unità di misura utilizza i simboli standard internazionali (cm) che non vanno puntati.
        
        (segno "più">> +) MATERIALE ALLEGATO.
        Segnala il materiale pubblicato contemporaneamente al libro, ma FISICAMENTE SEPARATO. La registrazione
        degli allegati può essere completata dalla loro descrizione fisica, ad esempio indicandone l’estensione fra parentesi tonde (123 pp) e, dopo uno spazio punto e virgola spazio ( ; ) le dimensioni.
        
        Area della collezione (collana o serie).
        Nota: tutta l’area della collezione va chiusa tra parentesi tonde.
        
        Fonte da cui ricavare le informazioni:
        
        frontespizio
        
        pagine preliminari
        
        copertina
        
        dorso
        
        Lingua per la trascrizione: quella utilizzata nel libro.
        
        . – Titolo della collezione.
        Titolo proprio della collezione, cioè un titolo assegnato dall’editore a un gruppo di pubblicazioni, simili per materia oppure per argomento trattato, che costituiscono una serie.
        
        . Titolo della sottocollezione.
        Il titolo di una delle eventuali SEZIONI in cui è divisa una collana (es. gli “Oscar” Mondadori)
        
        / indicazioni di responsabilità relative alla collana.
        Nomi di persone o enti che hanno la responsabilità di ciò che viene pubblicato nella collana
        
        , International Standard Serial Number (ISSN) della collezione.
        È un numero internazionale composto da 8 cifre divise in due gruppi che identifica in modo inequivocabile una serie.
        (invece, l'ISBN è composto di 13 cifre; la codifica antecedente il 2007 è costituita da un numero di cifre pari a 10)
        
        ; numero all’interno della collocazione.
        Il numero che il libro può assumere quando viene pubblicato all’interno di una collana (Bibliografia
        e Biblioteconomia ; 50).
        
        Area delle note
        
        Fonte da cui ricavare le informazioni: qualsiasi fonte.
        
        Lingua per la trascrizione: lingua scelta dalla agenzia bibliografica.
        
        L’area delle note ha il compito di completare la descrizione, vanno riportate tutte quelle informazioni che lo standard non consente di inserire formalmente nelle aree e negli elementi della descrizione stessa ma che il bibliotecario ritiene utili per il lettore. Le informazioni vanno riportate secondo l’ordine previsto dallo standard per le aree:
        
        prima le note sull’area del
        titolo e formulazione di responsabilità
        
        poi quelle sull’area dell’edizione
        
        etc...
        
        Lo standard (ISBD) indica che ognuna di queste note va contrassegnata con un punto spazio trattino spazio (. - ),
        mentre le REICAT prevedono che sia solo un punto a separare le note.
        
        Area dei numeri identificativi
        
        Fonti da cui ricavare le informazioni: qualsiasi fonte
        
        Lingua per la trascrizione: lingua scelta dall’agenzia bibliografica.
        
        . – ISBN (esempio)
        Si riportano in quest’area i numeri standard che identificano la risorsa. L’indicazione del numero standard è sempre preceduta dalla sigla che lo contraddistingue, nel nostro caso ISBN
        (. – ISBN 88-7075-252-6)
        
        Le REICAT segnalano la possibilità
        di indicare in quest’area le condizioni alle quali la pubblicazione è disponibile
        
        →le REICAT (pubblicate nel 2009) si basano sulla versione standard (preliminary ed.) dell’ISDB 2007, non includendo quindi le aggiunte avvenute con la pubblicazione dell'ISBD Consolidated Edition rilasciata dall’IFLA e pubblicata nel 2011
        
        con la pubblicazione dell'ISBD Consolidated Edition 2011, le aree delle descrizioni bibliografica salgono a nove, introducendo l’Area zero, che accoglie informazioni relative a:
        FORMA in cui è espresso il contenuto della risorsa, e SUPPORTO su cui è registrato.
        
        Lo standard:
        
        indica le fonti prescritte, ossia le
        parti del libro, individuate dallo standard (dalle quali ricavare le informazioni relative alla stampa)
        
        Le REICAT definiscono che la fonte primaria per la
        descrizione di una pubblicazione è la parte di essa che presenta formalmente il titolo
        
        2 more items...
        
        Gli elementi dell’Area Informativa 1 ("Titolo e indicazioni di Responsabilità") DEVONO essere ottenuti dalla fonte primaria
        
        gli elementi delle altre aree utilizzano fonti
        complementari
        
        stabilisce anche, per ogni area, la lingua che si deve
        utilizzare per la trascrizione degli elementi informativi
        
        nel caso della descrizione di opere
        pubblicate in più volumi, lo standard ISBD e le REICAT prevedono due possibilità:
        
        l’indicazione dei singoli volumi in una nota d’indice nella descrizione dell’opera generale (area 7 delle Note): usata per le opere divise in volumi privi di titolo significativo
        
        una descrizione a più livelli: è composta da una descrizione completa dell’opera generale come primo livello e dalle descrizioni - ancorché RIDOTTE - dei SINGOLI volumi in cui è divisa l’opera come secondo livello: è opportuno usare la descrizione a più livelli se i singoli volumi hanno un titolo significativo. La descrizione a più livelli trova spesso applicazione nei cataloghi elettronici
- - - - Le diverse applicazioni ISBD:
        
        ISBD (G): standard generale
        
        ISBD (M) per le monografie
        
        ISBD (CR) per le pubblicazioni in serie e altre risorse continuative
        
        ISBD (CM) per il materiale
        cartografico
        
        ISBD (PM) per le partiture musicali
        
        ISBD (A) per i libri antichi
        
        ISBD (NBM) per il
        materiale non librario
        
        ISBD (ER) per la descrizione delle risorse elettroniche