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La nascita della Costituzione Italiana - Coggle Diagram
La nascita della Costituzione Italiana
La politica italiana dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943
Fine del fascismo e ritorno alla democrazia
Aprile del 1944: nasce un nuovo governo Badoglio e vengono rintrodotti i partiti raccolti nel CLN
Democrazia Cristiana (De Gasperi)
Partito Comunista Italiano (Togliatti)
Partito Socialista Italiano (Nenni)
Partito d'Azione
Partito Liberale Italiano
Democrazia del Lavoro (Bonomi)
Non fanno parte del governo: Partito Repubblicano Italiano e i monarchici
Abdicazione immediata di Vittorio Emanuele III voluta dal CLN si scontra con l'opposizione di Badoglio e degli Alleati
Compromesso: Vittorio Emanuele III abdicherà in favore del figlio Umberto quando Roma verrà liberata dagli angloamericani, in cambio verrà rinviata alla fine della guerra la decisione sulla questione istituzionale
4 giugno 1944: Umberto assume il titolo di Luogotenente del Regno
Nuovo governo di Bonomi
Decreto del 25 giugno 1944: dopo la guerra i cittadini sceglieranno, attraverso un referendum, tra monarchia e repubblica e voteranno per la creazione dell'Assemblea Costituente
La fine della guerra
I problemi dell'Italia
La riduzione della produzione industriale, di quella agricola e della disponibilità dei beni di sussistenza
Alta inflazione e alto costo della vita
La disoccupazione e il conflitto sociale
La spaccatura civile e politica tra nord e sud Italia
I governi del dopoguerra
1945 governo di Parri: comprende i partiti del CLN, ma cade a causa della tensione tra forze di destra e sinistra
Governo di De Gasperi: si pone l'obiettivo di fornire una soluzione alla questione istituzionale, riportare l'Italia alla vita democratica e parlamentare, creare un'opera di ricostruzione economica e far fronte agli squilibri sociali
Nenni Vicepresidente
Togliatti Ministro della Giustizia: nel 1946 concede l'amnistia per i crimini compiuti durante la guerra
La nascita della Repubblica
Giugno 1946: De Nicola viene eletto Capo Provvisorio dello Stato
2 giugno 1946
Referendum istituzionale: la repubblica conquista la maggioranza dei voti e Umberto II lascia Roma
Elezioni per l'Assemblea Costituente: possono votare sia gli uomini che le donne e i partiti che ottengono più voti sono la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il Partito Comunista
Rottura dell'Unità Antifascista
Scissione tra il Partito Socialista di Nenni e il Partito Socialdemocratico Italiano di Saragat
Esclusione dei comunisti e dei socialisti dall'esecutivo
La Costituzione Italiana
Bisogno di democrazia, solidarietà sociale e liberazione dell'individuo dai vincoli che gli impediscono di esprimersi pienamente
Approvata nel dicembre del 1947, entra in vigore il 1° gennaio 1948. E' composta da 139 articoli divisi in
1 - 12: Principi Fondamentali
13 - 54: Diritti e Doveri dei Cittadini
55 - 139: Ordinamento della Repubblica
Fa dell'Italia una Repubblica parlamentare, in cui la sovranità spetta al popolo e che vede indipendenti il potere legislativo, esecutivo e giudiziario
Le prime elezioni politiche del 18 aprile 1948
Opinione pubblica influenzata dalla Guerra Fredda e dalla "paura del comunismo"
Democrazia Cristiana conquista il 48,5% dei voti e la maggioranza assoluta nella nuova Camera dei Deputati
I partiti di sinistra ottengono il 31% dei voti
I socialdemocratici guadagnano il 7% dei voti
Entra alla Camera anche il Movimento Sociale Italiano (partito di estrema destra)