i futuristi incentrarono la loro poetica sulla velocità, aggressività, sull'industrializzazione, e sulla metropoli. Il Futurismo fu il primo movimento d'avanguardia italiano, nacque ufficialmente nel 1909 con la pubblicazione del Manifesto del futurismo da parte di Marinetti sul giornale parigino "Le Figaro". I Futuristi erano gruppo di giovani intellettuali innamorati del progresso che si proponevano lo scopo di rompere legami con il passato e attuare una rivoluzione all'interno della società attraverso opere volutamente provocatorie. Contro le tendenze della pittura tradizionale e contro il passatismo borghese, Marinetti inneggiò alla nascita di un'arte fortemente caratterizzata in chiave dinamica, espressione di una nuova società urbanizzata e industrializzata, capace di fornire nuovi miti portatori di una nuova bellezza: la velocità. I soggetti principali del movimento furono "le grandi folle agitate dal lavoro e dalla sommossa", le rivoluzione delle capitali moderne, il fervore notturno dei cantieri incendiati dalle violenti luci elettriche, le automobili da corsa, i piroscafi e gli aeroplani, tutto ciò che rappresenta il ritmo frenetico della trasformazione della società contemporanea compresa la lotta violenta e la guerra rigeneratrice. Dal punto di vista strettamente pittorico i futuristi intesero opporre all'antica pittura, statica, una nuova pittura dinamica, capace di rendere l'idea del movimento, della velocità e di porre l'osservatore al centro del quadro. il moto delle figure viene rappresentato con linee di forza che ne indicavano la scia oppure attraverso visioni simultanee. per esprimere i ritmi della vita moderna di tutti i soggetti dei quadri e l'ambiente vennero deformati e resi attraverso la compenetrazione di piani, volumi e visioni.