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MONTECCHI-VENUDA 6), definite le entità e gli attributi che le…

- - - - ISBD: per la
        descrizione del libro e quindi per la creazione della notizia bibliografica
      - REICAT: per la descrizione del libro, e per la definizione degli accessi di tipo formale (autori, titoli, titoli uniformi)
      - il NUOVO SOGGETTARIO per la definizione degli accessi per soggetto/argomento [L'indicizzazione per soggetto (o soggettazione o catalogazione per soggetto) è l'attribuzione di un'intestazione di soggetto a un documento bibliografico].
      - LA CDD (Classificazione Decimale
        Dewey) per individuare gli accessi per materia/classe/disciplina
      - assegna la segnatura di collocazione (in alto a dx), cioè
        l’indicazione del posto fisico del pezzo
      - La catalogazione è un insieme di procedure che consentono alla biblioteca di far conoscere ai propri lettori i documenti che essa possiede e dare le indicazioni per poterli individuare e quindi recuperare negli scaffali in cui sono conservati. I cataloghi così costruiti svolgono una funzione di mediazione tra i lettori e il patrimonio della biblioteca
        
        da sempre, per documentare il patrimonio della biblioteca si sono compilate delle LISTE che avevano valore di INVENTARIO con funzioni di CONTROLLO DEI LIBRI che la biblioteca stessa possedeva (una sorta di bibliografia/repertorio ante-litteram) (liste che aiutavano anche il lettore a conoscere il materiale posseduto dalla biblioteca)
        
        Verso la fine dell'800, si introdusse la pratica di
        registrare le notizie relative AD OGNI SINGOLA OPERA, e questo sistema consentiva un più facile aggiornamento dei cataloghi
        
        All’inizio del '900 un processo di STANDARDIZZAZIONE DELLE DIMENSIONI di questi fogli portò all’utilizzo di schede in cartoncino, di 7,5x12,5 cm, che sono diventate il supporto adottato da tutte le biblioteche per trasmettere ai propri lettori le
        notizie sui libri che in esse sono conservati. Nel catalogo ogni scheda ha la funzione di rappresentare un libro
        
        percorso che ha condotto alla normalizzazione internazionale delle procedure di catalogazione:
        
        ruolo fondamentale che hanno avuto i 12 principi approvati dalla "Conferenza internazionale sui principi di catalogazione", tenuta a Parigi nel 1961 (ICP=International Cataloguing Principles). I Principi di Parigi definirono le funzioni del catalogo e la sua struttura, i tipi di schede che lo compongono e i criteri generali per la scelta delle intestazioni utilizzate (l'INTESTAZIONE è così chiamata perché, al tempo in cui vi erano solo schede cartacee, IN TESTA alla scheda veniva collocata una PAROLA-CHIAVE, o un gruppo di parole chiave. La funzione di tale parola è, oggi come allora, quella di PUNTO DI ACCESSO sotto il quale il documento può essere cercato e identificato)
        
        i Principi sono stati ritenuti non più in grado di supportare le attuali esigenze catalografiche e le potenzialità dei cataloghi informatizzati. Per questi motivi l’IFLA ha programmato dal 2003 al 2007 una serie di incontri internazionali tra gli esperti di catalogazione, con lo scopo di adeguare ai nuovi metodi di gestione e di accesso all’informazione nuovi Principi, e di promuovere perciò lo sviluppo di un nuovo Codice internazionale di catalogazione>>nuovi Principi internazionali di catalogazione, approvati e pubblicati nel 2009 (→vanno a
        sostituire i Principi di Parigi, progredendo dalle sole opere testuali a tutti i tipi di materiali).
        
        Seminario sui record bibliografici (Stoccolma 1990), sotto il patrocinio dell’IFLA:
        
        ove venne riconosciuto il disagio economico che affliggeva le biblioteche e la inderogabile necessità di intervenire per RIDURRE I COSTI e SEMPLIFICARE LA CATALOGAZIONE. Infatti la crescente produzione editoriale aveva determinato la ricerca di semplificazione del processo di catalogazione. Inoltre, il bisogno di risparmiare in termini di catalogazione e la disponibilità di
        nuove tecnologie informatiche e telematiche ha favorito lo sviluppo di progetti di catalogazione partecipata e derivata, come strumenti per ridurre la moltiplicazione delle procedure di
        catalogazione dello stesso documento da parte delle biblioteche che lo possiedono e per disporre di notizie bibliografiche di migliore e costante qualità. La biblioteca ha cercato di
        promuovere la realizzazione e l’utilizzo di software integrati: in questo software la notizia bibliografica è creata e registrata nel sistema una sola volta dalla prima procedura che ne ha la necessità e da quel momento, è utilizzata in modo condiviso dalle altre procedure per le parti necessarie al loro specifico regolare funzionamento.
        
        Durante il seminario, l’IFLA fa propria la necessità di definire quali siano i requisiti funzionali dei record bibliografici (cioè quali sono i requisiti che i record bibliografici devono avere): avvia quindi
        i lavori di un gruppo di studio specifico con il compito di studiare, delineare e definire le funzioni svolte da un record bibliografico>>I REQUISITI FUNZIONALI PER I RECORD BIBLIOGRAFICI (FRBR –Functional Requirements for Bibliographic Records). Lo studio inoltre considera:
        
        i MATERIALI che possono essere rappresentati in un record bibliografico (testi, musica…)
        
        i diversi SUPPORTI su cui possono
        essere registrati tali materiali (carta, pellicola…)
        
        i FORMATI nei quali possono essere presentati (libri, fogli…)
        
        le possibili MODALITA' di registrazione delle informazioni (analogica, digitale…)
        
        inoltre, lo studio stabilisce che i record devono servire ai possibili utenti per:
        
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        Successivamente agli FRBR, l’IFLA ha istituto un nuovo gruppo di lavoro sui "Functional Requirements And Numbering of Authority Records" (FRANAR) con il compito di definire i requisiti funzionali dei record di autorità, ossia i record relativi agli elementi che costituiscono un punto di accesso di tipo controllato alla notizia bibliografica e per i quali il sistema di controllo di autorità ha funzione di garantire la coerenza della forma in cui vengono rappresentati
        
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    - - per evitare il più possibile errori di fornitura, l’ordine verrà trasmesso al fornitore con una descrizione bibliografica che identifichi il più esattamente possibile il libro. Un aiuto in questo senso viene dall’ISBN (International Standard Book Number): un numero che di solito appare nella quarta di copertina (dietro al libro, in basso a destra) e nel verso del frontespizio, ed è formato da 13 cifre [prima con la codifica antecedente il 2007, nata nel 1970, erano 10; Italia e Svizzera prefisso 88] organizzate in 5 settori>>quando il libro arriva, il personale che si occupa delle acquisizioni deve confrontare tutti gli elementi bibliografici con quelli che erano stati inseriti nell’ordine; deve controllare che il libro sia correttamente riportato nella fattura al giusto prezzo, e deve evidenziare se questo è danneggiato o incompleto>>effettuati tutti i controlli, il libro e la
        fattura possono essere inviati al settore amministrativo per la presa in carico
        
        Le donazioni (altro modo per arricchire il patrimonio librario della biblioteca) giungono da parte di
        qualche ente interessato a diffondere copie dei libri che ne esprimono l’attività culturale o di ricerca // oppure da parte della famiglia di qualche studioso. tuttavia, a volte è necessario rifiutare un dono o deviarlo verso una biblioteca più adatta ad accoglierlo degnamente. Infatti, un libro quando entra in biblioteca, ha un costo molto alto sia in termini di lavoro necessario per renderlo disponibile al lettore, sia in termini di spazio occupato sullo scaffale. Accogliere un libro che non verrà consultato dai lettori, significa occupare posto sullo scaffale che potrebbe essere usato per libri utili al pubblico
    - - REGISTRAZIONE E PRESA IN CARICO: a questo punto, affinché il libro entri a pieno titolo nel patrimonio della biblioteca, deve essere segnalato nell’apposito registro cronologico di entrata, che ha lo scopo di documentare il
        patrimonio della biblioteca.
        
        il registro cronologico di entrata prevede la registrazione sempre degli stessi dati:
        
        numero (progressivo) di ingresso che viene assegnato al pezzo fisico in una progressione continua che non deve subire variazioni. Esso viene anche riportato sul libro nell’ultima pagina di testo prima dell’indice, e sulla scheda bibliografica principale (in basso a dx) che andrà a comporre il catalogo (per pubblicazioni periodiche, il numero verrà segnato ad ogni annata e non a ogni fascicolo)
        
        una descrizione del libro che ne consenta l’identificazione: deve almeno essere indicato l’autore principale, il titolo, il luogo di edizione, l’editore, l’anno di pubblicazione e la descrizione fisica che indichi il numero delle pagine e l’altezza del libro
        
        provenienza del libro, cioè il nome del fornitore nel caso sia stato acquistato // oppure il nome dell’ente o della persona che lo ha donato alla biblioteca
        
        numero della fattura
        
        la segnatura di collocazione che indica il posto a scaffale dove viene conservato il libro in biblioteca
        
        il valore del libro indicato sulla copertina
        
        in particolare, la somma dei valori va riportata alla fine di ogni foglio del registro cronologico di entrata e il totale va riportato all’inizio del foglio successivo: si avrà così a fine di ogni foglio l’ammontare aggiornato del patrimonio.
      - dopo la registrazione del libro nel registro cronologico di entrata (rappresenta la presa in carico ufficiale, da parte della biblioteca, del materiale nel proprio patrimonio), il libro poi va timbrato (→il
        timbro contrassegna che il libro è di proprietà della biblioteca, e scoraggia così i furti):
        
        sul verso del frontespizio (dove si trova già l'ISBN)
        
        sull’ultima pagina del testo (in corrispondenza del numero di ingresso)
        
        su una pagina convenzionale per la biblioteca e ogni cento pagine a partire dalla pagina convenzionale
        
        è cura del bibliotecario timbrare anche le eventuali tavole del libro.
        Finito questo processo, la biblioteca passa il materiale al settore che si occupa della creazione e manutenzione dei cataloghi.