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L'AMMINISTRAZIONE INDIRETTA E GLI ENTI TERRITORIALI - Coggle Diagram
L'AMMINISTRAZIONE INDIRETTA E GLI ENTI TERRITORIALI
L'AMMINISTRAZIONE INDIRETTA
GLI ENTI PUBBLICI: l'amministrazione indiretta comprende gli enti pubblici diversi dallo stato, ai quali sono attribuiti dalla legge compiti amministrativi, e l'attività che tali enti esercitano
ENTI ISTITUZIONALI: sono persone giuridiche, create secondo norme di diritto pubblico, destinate al raggiungimento di uno scopo pubblico particolare
sono enti atipici, cioè la legge deve creare nuovi enti pubblici diversi, per struttura e per finalità rispetto a quelli già esistenti. Si distinguono in enti nazionali quando operano su tutto il territorio nazionale, ed enti locali quando operano su una parte o frazione del territorio nazionale
ENTI TERRITORIALI: sono enti pubblici politici a fini generali. Non sono diretti a soddisfare soltanto alcuni bisogni pubblici specifici ma tutti quelli che sono o possono essere considerati di interesse
Oltre ad avere un'autonomia amministrativa e normativa, possiedono anche un'autonomia statutaria, in grado di darsi un proprio statuto. Gli viene inoltre riconosciuto anche un'autonomia politica.
RAPPORTO TRA STATO, REGIONI E ALTRI ENTI
legge 18 ottobre 2001 n.3 è stata voluta dalle forze politiche per dare attuazione al principio di decentramento amministrativo previsto dalla costituzione. I principi sono:
PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA': l'assegnazione delle competenze deve essere spostata verso gli enti più vicini al cittadino
AUTONOMIA FINANZIARIA DI ENTRATA E SPESA DELLE REGIONI E DEGLI ALTRI ENTI LOCALI: partecipano al gettito dei tributi statali riferibili al loro territorio
RAFFORZAMENTO DEL POTERE LEGISLATIVO DELLE REGIONI: competenti in via residuale ed esclusiva in tutte le materie che ne sono riservate dalla costituzione alla competenza dello stato
ATTRIBUZIONE DI ALCUNE FUNZIONI SUL PIANO COMUNITARIO E INTERNAZIONALE ALLE REGIONI: possono partecipare alle decisioni relative agli atti normativi comunitari e concludere accordi e intese con altri stati o con altri enti stranieri
CREAZIONE IN OGNI REGIONE DI UN CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
PREVISIONE DELLA PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI
IL CONFERIMENTO DELLO STATUS DI CAPITALE DELLA REPUBBLICA ALLA CITTA' DI ROMA
REGIONI
LE REGIONI A STATUTO SPECIALE E ORDINARIO
le regioni a statuto speciale sono cinque: Friuli-Venezia Giulia; Sardegna, Sicilia; Trentino-Alto Adige; Valle D'Aosta. A queste regioni viene riconosciuto le forme e le condizioni particolari di autonomia e una competenza legislativa esclusiva nelle materie indicate nei statuti da parte della costituzione
Il Trentino-Alto Adige è suddiviso poi in due province autonome: Trento e Bolzano, alle quali è stata attribuita una potestà anche in materia legislativa.
le regioni a statuto ordinario sono le restanti quindici. a queste regioni viene riconosciuta un'autonomia statutaria dove ogni regione ha il potere di emanare un proprio statuto in armonia con la costituzione
lo statuto di una regione ordinaria deve poi essere approvata con una legge regionale, e poi deve essere deliberata a maggioranza assoluta dai componenti dei consiglio regionale e con due votazioni successive a distanza di almeno due mesi
ORGANI REGIONALI
organi politici, scelti in modo diretto e indiretto dal corpo elettorale; organi burocratici e amministrativi, che operano alle dipendenze e sotto la direzione degli organi politici
ORGANI POLITICI DI UNA REGIONE
GIUNTA REGIONALE: è l'organo esecutivo della regione. Ha il compito di attuare deliberazioni adottate dal consiglio regionale. è formato dal presidente della giunta e dagli assessori
ogni assessore guida un assessorato, cioè un insieme di uffici e organi relativi a un determinato settore dell'amministrazione regionale (agricoltura, bilancio)
non ha funzioni e compiti esterni ma si limita a preparare le deliberazioni della giunta regionale nelle materie che rientrano nella sua competenza
è nominato dal presidente della giunta e gli assessori sono responsabili dal punto di vista politico verso il presidente
le funzioni principali sono: presentazione di proposte di legge e approvazione dei regolamenti regionali; esercizio dell'attività amministrativa e redazione del bilancio e del conto consuntivo annuale della regione; direzione degli organi amministrativi della regione e enti regionali
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE: è l'organo direttivo e rappresentativo della regione, in quanto dirige l'attività della giunta e rappresenta la regione nei rapporti esterni
è un organo individuale e viene eletto a suffragio universale e diretto dai cittadini. Ha il compito di direzione dell'attività della giunta e di coordinamento dell'attività amministrativa dei singoli assessori
ha la direzione delle funzioni amministrative delegate dallo stato alla regione
CONSIGLIO REGIONALE: è l'organo legislativo, in quanto approva le leggi regionali, è l'organo di indirizzo e di controllo, in quanto delibera gli obiettivi dell'attività della regione
è composto da consiglieri che vengono eletti direttamente dagli elettori, cioè da tutti i cittadini italiani maggiorenni residenti e iscritti nelle liste elettorali dei comuni compresi nella regione. restano in carica per 5 anni
l'elezione avviene a quella del presidente della giunta in base a un sistema elettorale misto, cioè i seggi sono assegnati per 4/5 con un sistema proporzionale e per 1/5 con un sistema maggioritario
ha il potere di iniziativa legislativa e deve approvare a maggioranza assoluta dei suoi membri un regolamento interno che disciplini la sua attività e il suo funzionamento. Inoltre, deve eleggere al suo interno un presidente e un ufficio di presidenza
lo scioglimento anticipato avviene se vengono commessi atti contrari alla costituzione o gravi violazioni di legge; se viene approvata una mozione motivata di sfiducia nei confronti della giunta regionale; se cessa l'incarico del presidente della giunta; se vengono presentate dimissioni contemporanee della maggioranza dei consiglieri regionali
DIFENSORE CIVICO: è un organo facoltativo ed elettivo con funzioni di garante dell'imparzialità e del buon andamento dell'attività amministrativa regionale
FUNZIONI REGIONALI
POTESTA' LEGISLATIVA: consiste nel potere di emanare vere e proprie leggi regionali. Si distingue in potestà concorrente e potestà esclusiva
lo stato stabilisce i princìpi fondamentali e la regione adatta questi criteri generali alle specifiche esigenze locali
le leggi regionali non possono essere in contrasto con la costituzione e i vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi di natura internazionale
POTESTA' REGOLAMENTARE: consiste nel potere di emanare regolamenti regionali, cioè fonti secondarie che contengono norme di attuazione e integrazione delle leggi regionali o statali nel caso di delega da parte dello stato
i regolamenti sono approvati dalla giunta regionale e emanati dal presidente della giunta. alle regioni viene attribuita anche una potestà amministrativa
POTESTA' AMMINISTRATIVA: consiste nel potere di realizzare in concreto gli interessi pubblici o collettivi dei soggetti che risiedono o operano nel territorio
le regioni svolgono funzioni amministrative soltanto in via sussidiaria rispetto agli enti pubblici minori
i privati e le imprese non possono rivolgersi alla regione e agli altri enti locali ma al comune nel quale risiedono o svolgono attività economica o professionale
AUTONOMIA AMMINISTRATIVA: consiste nel potere di stabilire e gestire in modo autonomo le risorse finanziarie necessarie per realizzare i loro compiti
le entrate delle regioni comprendono: risorse autonome; tributi propri; compartecipazione al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio; accesso al fondo perequativo; ricorso all'indebitamento
COMUNI E PROVINCE
COMUNE: ha un proprio statuto comunale approvato dal consiglio comunale e contiene le norme fondamentali relative all'organizzazione e attività del comune. i suoi organi politici sono:
CONSIGLIO COMUNALE: è l'organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo dell'attività del comune. è un organo collegiale formato da consiglieri (da un minimo di 6 a un massimo di 48) e presieduto da un presidente (sindaco)
deve approvare un regolamento interno e può prevedere la creazione di commissioni consiliari specializzate per materia e formate in proporzione ai diversi partiti politici
i consiglieri sono eletti a suffragio universale per un periodo di 5 anni. sono elettori ed eleggibili tutti i cittadini maggiorenni che risultano iscritti nelle liste elettorali del comune
la competenza è tassativa, cioè il consiglio non può deliberare su altre materie diverse da quelle indicate dalle legge, ed esclusiva, cioè nelle materie su cui può deliberare solo il consiglio e non il sindaco o la giunta
GIUNTA COMUNALE: è l'organo esecutivo e deliberativo del comune. è un organo collegiale presieduto dal sindaco del comune e formato da un numero di assessori stabilito nello statuto comunale (non possono essere più di dodici)
ogni assessore è incaricato di uno specifico settore dell'amministrazione comunale ed è a CAPO DI UN ASSESSORATO
gli assessori sono nominati dal sindaco e sono responsabili dal punto di vista politico solo nei confronti del sindaco, che può procedere alla revoca o sostituzione (rimpasto)
svolge funzioni in tutte le materie non riservate dalla legge o dallo statuto alla competenza del consiglio comunale o del sindaco
SINDACO: è l'organo posto al vertice o a capo del comune ed è responsabile dell'amministrazione comunale del suo complesso. è un organo individuale eletto direttamente dai cittadini residenti nel comune per un periodo di 5 anni
deve nominare gli assessori che formano la giunta comunale e presentare al consiglio comunale le linee programmatiche delle azioni e progetti che vorrà realizzare nel corso del suo mandato
può approvare una mozione di sfiducia, e nel caso la applichi, si apre una vera e propria crisi politica, perché produce la cessazione dalla carica del sindaco e della giunta comunale e lo scioglimento automatico dello stesso consiglio comunale
il governo dovrà poi nominare un consiglio straordinario in grado di compiere atti urgenti e indire nuove elezioni comunali
le attribuzioni principali al sindaco sono: la presidenza del consiglio comunale; la rappresentanza politica e giuridica del comune; la direzione e vigilanza sul funzionamento dei servizi e degli uffici comunali sull'esecuzione delle delibere comunali; il coordinamento degli orari degli esercizi commerciali e dei servizi pubblici; la nomina e revoca dei rappresentanti del comune
le funzioni amministrative del comune sono: polizia urbana, lavori pubblici, servizi sociali, sanità e igiene, commercio, urbanistica e territorio.
se nel comune la popolazione è uguale o superiore a 250.000 abitanti il territorio sarà diviso in circoscrizioni; se non è inferiore a 30.000 abitanti si realizzerà il decentramento di funzioni o servizi comunali
PROVINCIA: è un lente locale intermedio tra comune e regione con il compito di rappresentare gli interessi e di promuovere e coordinare lo sviluppo della comunità locale. gli organi provinciali sono:
CONSIGLIO PROVINCIALE: formato da un numero variabile di consiglieri eletti a suffragio universale diretto e per 5 anni. svolge funzioni di indirizzo politico-amministrativo e anche funzioni deliberative per gli atti più importanti indicati dalla legge
GIUNTA PROVINCIALE: composta dal presidente della provincia e da un certo numero di assessori nominati dal presidente della provincia. è l'organo esecutivo e deliberativo della provincia
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: è eletto direttamente dai cittadini della provincia. gli sono attribuite la rappresentanza dell'ente locale e la presidenza della giunta e del consiglio provinciale. ha il compito di sovrintendere al funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali, deve provvedere alla nomina dei funzionari e dei dirigenti provinciali e all'esecuzione delle deliberazioni consiliari