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STORIA TEODOSIO IN POI - Coggle Diagram
STORIA TEODOSIO IN POI
VISIGOTI: dopo la morte di Giuliano la situazione militare si aggravò dato dal fatto che in quegli anni le tribù germaniche si mossero per sottrarsi alla pressione degli Unni; tra cui nel 375 i Visigoti chiesero di essere ammessi al territorio imperiale.
Venne acconsentito da Valente, sovrano delle province orientali ma la coabitazione non funzionò portando a vari conflitti.
Nel 378 ad Adrianopoli l'esercito di Valente venne annientato dai Visigoti che dilagarono nella parte orientale dell'impero.
Per contrastare la situazione sali al trono di Costantinopoli Teodosio che invece di andarci contro cercò un accordo con loro. Accettarono e si insediarono nelle province danubiane come alleati
Si rilevò un'arma a doppio taglio: se l'impero si assicurava l'aiuto di esperti combattenti, si consegnava inerme nelle armi di truppe straniere.
Teodosio e il suo collega Graziano emanarono un editto di Tessalonica per la città in cui venne promulgato riconoscendo il cristianesimo come unica religione ammessa nell'impero
Questo portò i pagani o quelli di altre religioni a venire perseguitati; Ambrogio, vescovo di milano, condannò quest'atto di violenza obbligando l'imperatore a fare pubblica penitenza risolvendo il primo conflitto Stato/Chiesa.
Con la morte di Teodosio nel 395 le province furono divise tra i figli: Arcadio 18 l'oriente e Onorio 10 l'occidente che essendo piccoli portò il potere imperiale in una grave crisi.
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Il responsabile diventò Stilicone, un condottiero vandalo che servì Teodosio. Per prima cosa spostò la capitale da Milano a Ravenna, fronteggiò i Visigoti guidati dal re Alarico e li sconfisse nel Piemonte nel 402. Ma non seppe cogliere l'occasione di sconfiggerli e segui la politica di Teodosio volta ad assimilarli nell'esercito.
Nel 405 l'esercito romano venne richiamato in Italia per contrastare degli invasori germanici, ma lasciando libere altre ondate di barbari che si riversarono nelle Gallie e in Spagna saccheggiando i villaggi.
Stilicone chiese maggiori finanziamenti da Onorio però suscitando proteste da patrizi e senatori che suggerirono di eliminare Stilicone, nel 408.
SACCO DI ROMA: Indisturbato Alarico scese in Italia saccheggiando Roma dopo la rifiuta da parte di Onorio di pagargli un pesante tributo.
Dopo il sacco di Roma Alarico morì, Ataulfo il successore portò i Visigoti nella Gallia dove fondò il primo regno barbarico nei territori dell'impero romano, sposando Galla Placidia sorella dell'imperatore Onorio catturata.
Nel frattempo i Vandali sotto la giuda del re Genserico penetrarono in Africa e conquistarono Cartagine impadronendosi dell'intera regione (429).
Unni: popolo nomade che si era spostano lentamente verso l'Europa sotto il comando del re Attila.
Nonostante avessero stretto un accordo con l'impero d'Oriente nel 447 decise di marciare contro Costantinopoli, che si salvò per le sue mura.
In quegli anni l'esercito romano era comandato da Ezio il quale riuscì ad ottenere una alleanza con i Visigoti che insieme sconfissero Attila ai Campi Catalaunici.
Attila che era stato risparmiato invase l'anno successivo l'Italia assaltando le maggiori città del veneto e lombardia.
Conquistata Milano ordinò all'esercito di marciare su Roma ma il papa Leone I schierò un corteo di sacerdoti e vescovi; incontrò Attila sulle rive del fiume Mincio trovando un accordo. Si sposto a Budapest ma morì per una epidemia.
Valentiniano III sul trono di Ravenna uccise Ezio per ottenerne i poteri ma nel 445 fu a sua volta assassinato ponendo fine alla dinastia di Teodosio.
I vandali di Genserico assalirono Roma e la devastarono, il papa Leone III negoziò: i cittadini non si sarebbero opposti e avrebbero avuto 14 giorni per il saccheggio.
Il potere finì nelle mani di Oreste che fece acclamare nuovo sovrano il figlio Romolo detto Augustolo, ultimo imperatore d'Occidente.
Nel 476 si verificò una rivolta delle milizie barbariche che elessero Odoacre come capo il quale depose Romolo senza nominare un nuovo imperatore ponendo fine all'Impero romano d'Occidente.