CAPITOLO 4 Inoltre quando padre Cristoforo si reca da Pescarenico alla casetta di Agnese e Lucia (nel 4° capitolo) vede ovunque i brutti segni della penuria (i “mendichi laceri e macilenti”, i contadini che gettano le sementi con parsimonia “e a malincuore”, la “fanciulla scarna” che spinge la “vaccherella magra e stecchita” e raccoglie l’erba come pasto per sé e la famiglia) «Lo spettacolo de’ lavoratori sparsi ne’ campi, aveva qualcosa d’ancor più doloroso. Alcuni andavan gettando le lor semente, rade, con risparmio, e a malincuore, come chi arrischia cosa che troppo gli preme; altri spingevan la vanga come a stento, e rovesciavano svogliatamente la zolla. La fanciulla scarna, tenendo per la corda al pascolo la vaccherella magra stecchita, guardava innanzi, e si chinava in fretta, a rubarle, per cibo della famiglia, qualche erba, di cui la fame aveva insegnato che anche gli uomini potevan vivere »