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COMPORTAMENTO ALIMENTARE - Coggle Diagram
COMPORTAMENTO ALIMENTARE
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cibo= principale fonte energetica, il 50% della quale è usata dal metabolismo basale-> si occupa dell'insieme dei processi quali la produzione di calore, il mantenimento dei potenziali di membrana e tutte le funzioni vitali dell’organismo
restrizione calorica a lungo termine-> adattamento metabolico = meccanismo omostatico che conserva l'energia, evolutesi per fronteggiare la scarsità di cibo.
va a ridurre il metabolismo basale-> difesa del peso acquisto e prevenzione della perdita di peso, produzione di fattori trofici che prevertono malattie associate all'invecchiamento
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SEGNALI A BREVE TERMINE
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che stimolano:
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segnali umorali-> glucocettori ipotalamici che rilevano costantemente il livello di glicemia, se ipoglicemia-> stimolano assunzione di cibo
grelina-> indicando al nucleo arcuato che il sistema digestivo è vuoto contribuisce ad aumentare l’appetito.
che inibiscono:
segnali gastrointestinali di sazietà-> stiramento delle pareti intestinali e grado di riempimento gastrico
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a livello ipotalamico avviene l’integrazione di tutti i segnali periferici e centrali-> integrazione necessaria per mantenere il bilancio energetico corretto.
SEGNALI A LUNGO TERMINE
una delle prime teorie sulla regolazione omeostatica del comportamento alimentare-> ipotesi lipostatica
l'associazione tra grasso corporeo e comportamento alimentare presuppone una forma di comunicazione dal tessuto adiposo al cervello e grazie a esperimenti su topi geneticamente obesi ai quali era stato inibito il rilascio di leptina, si è capito che questa comunicazione avviene tramite un ormone rilasciato nel sangue: la leptina
esperimento di parabiosi-> unione anatomica e fisiologica di due animali per lungo periodo: in questo caso tra un topo ob/ob e un topo normale--> il loro comportamento alimentare e la loro obesità si riduceva, come se l'ormone mancante fosse stato reintegrato
la leptina viene rilasciata dagli adipociti (cellule grasse) e regola la massa corporea agendo direttamente sui neuroni dell'ipotalamo
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Deficit nella produzione di leptina-> causa problematiche rispetto alla valutazione dei livelli dei grassi corporei e provoca l’obesità
RUOLO DELL'IPOTALAMO
piccole lesioni su entrambi i lati dell'ipotalamo di un ratto possono avere grandi effetti sul suo comportamento alimentare e l'adiposità:
- lesioni bilaterali dell'ipotalamo laterale-> causano anoressia, grave diminuzione del desiderio di cibo
- lesioni bilaterali dell'ipotalamo ventromediale-> causano obesità, aumento di desiderio di alimentarsi
centro della fame nell''HP laterale: se lesionato bilateralmente provoca:
- afagia, adipsia, anoressia
se stimolato-> aumenta assunzione di cibo
centro della sazietà nel nucleo ventromediale: se lesionato bilateralmente provoca:
- iperfagia e obesità
se stimolato-> inibizione assunzione di cibo
ma questo sistema del doppio centro risulta troppo semplicistico e si scoprì che in realtà le lesioni ipotalamiche influiscono sul comportamento alimentare grazie ai segnali della leptina, oltre che a variabili sensoriali e psicologiche
scoperto anche grazie al fatto che l'iperfagia dovuta a lesioni all'HPVM dopo qualche tempo prevedevano un recupero di un livello di peso costante ma ad un valore più alto, mentre lesioni all'HPL recupero ad un valore più basso
inoltre alterazioni al proencefalo basale-> comportamento avversivo rispetto al cibo
danni a fibre dopamoinergiche-> alterazione del processo ricompensa-motivazione
L’assunzione di cibo è un comportamento complesso che richiede la partecipazione di una rete integrata di circuiti cerebrali-> compresi alcuni sistemi neurotrasmettitoriali.
i segnali periferici multipli vengono integrati al circuito di controllo ipotalamico, contenuto in particolare nel nucleo arcuato e influenzano diversi ormoni presenti nel circolo sanguigno.
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FATTORI PSICOLOGICI
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importanza degli stimoli primari-> consistenza e sapore del cibo etc che attivano la fase cefalica, caratterizzati da aspetti di spinta motivazionale che portano a ricercare il cibo, che diventa uno stimolo gratificante, ovvero il consumo di cibo produce gratificazione
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