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L'ITALIA DOPO L'UNITA' (LA SINISTRA STORICA AL POTERE) -…
L'ITALIA DOPO L'UNITA'
(LA SINISTRA STORICA AL POTERE)
il
16 marzo del 1876
il presidente del Consiglio
Marco Minghetti
annunciò ufficialmente il
raggiungimento del pareggio del bilancio: la Destra storica aveva vinto la sua battaglia
tale battaglia, però, aveva logorato la Destra, sempre più divisa al suo interno e incapace di attuare quelle riforme che un Paese sempre più spremuto dalla pressione fiscale chiedeva a gran voce
il libero scambio con le nazioni più progredite aveva esposto la nascente industria italiana alla concorrenza straniera con esiti molto negativi
il 1
8 marzo 1876
la Destra perse l'appoggio della maggioranza dei deputati e cadde
il
25 marzo 1876
il re affidò l'incarico di formare il nuovo governo al leader dell'opposizione,
Agostino
Depretis
pochi mesi dopo si tennero nuove elezioni: vinse la Sinistra storica, che
sostituì la Destra e governò il Paese per vent'anni, dal 1876 al 1896
Depretis, che da mazziniano era passato a convinzioni moderate, attuò una politica ora progressista ora conservatrice
l'ambizioso programma politico di Depretis voleva:
eliminare la piaga dell'analfabetismo
allargare il suffragio elettorale
abolire la tassa sul macinato
decentrare l'amministrazione pubblica
nel 1877 venne
emanata la
legge Coppino
, dal nome del ministro che la propose, che
riprendeva la legge Casati ma elevava l'obbligo scolastico fino a nove anni di età
nel 1880 venne notevolmente diminuita la
tassa sul macinato
,
definitivamente abolita nel 1884
contemporaneamente, però, per l'aumento generale delle
spese dello Stato, ricomparve il deficit del bilancio
nel
1882
venne allargato il diritto di voto e per votare era necessario:
essere cittadini maschi maggiorenni (21 anni)
aver frequentato la seconda elementare (sapere cioè leggere e scrivere)
pagare almeno 20 lire di imposte (invece delle 40 lire precedenti)
il buon risultato elettorale ottenuto dalla Destra storica nel 1882 preoccupò Depretis
Depretis incoraggiò il passaggio dei parlamentari da uno schieramento all'altro, dando origine ad fenomeno definito
"trasformismo"
, che segnò la fine di ogni distinzione programmatica fra Destra e Sinistra
la pratica del "trasformismo" portò inevitabilmente a costituire maggioranze diverse a seconda della legge da approvare, con scambi di favori non sempre limpidi tra governo e parlamentari (corruzione dilagante)