2.LE CORCIATE: CRISTIANI CONTRO TURCHI p 267
COSA SUCCEDE NEL NOVEMBRE DEL 1095?
papa Urbano II lanciò un appello a tutti i principi dell’Occidente affinché partissero in armi alla conquista della Terra Santa, caduta nelle mani dei Turchi, per riacquistare il diritto di accesso per i pellegrini al Santo Sepolcro di Cristo.
PERCHÉ IL PAPA LANCIA QUESTO APPELLO?
Già dal 7° secolo gli Arabi avevano conquistato la Palestina, terra sacra per il mondo cristiano in quanto teatro della vita e delle opere di Gesù e custode del suo sepolcro, e avevano introdotto in tutto il Medio Oriente la religione islamica. Tuttavia essi avevano sempre rispettato i pellegrini che da ogni parte d’Europa venivano a visitare quelle terre.
Quando però quella parte dell’Asia fu invasa dai Turchi, questi si convertirono all’Islamismo e vietarono ai pellegrini l’accesso ai luoghi santi.
COSA FECE L'IMPERATORE BIZANTINO?
Anche l’Impero di Bisanzio era minacciato dai Turchi, e di conseguenza l’imperatore chiese e ottenne l’aiuto del papa contro il nuovo invasore, promettendo in cambio che la Chiesa ortodossa si sarebbe riunita a quella di Roma.
Scopo della Chiesa di Roma era quindi cacciare i Musulmani turchi dalla Terra Santa, ma anche sottomettere la Chiesa ortodossa, estendendo la propria giurisdizione nell’Europa orientale. Così, al grido di “Dio lo vuole!”, migliaia di uomini, appartenenti alle più disparate classi sociali e provenienti da diverse parti d’Europa, si arruolarono volontari e partirono alla volta della Terra Santa, portando delle croci cucite sui mantelli, da cui l’appellativo di crociati
COS'É LA CROCIATA DEI PEZZENTI?
Il primo tentativo fu semplicemente una spedizione popolare, detta anche “Crociata dei pezzenti”: all’inizio del 1096, senza neppure attendere l’ordine di papa Urbano II, una folla di disperati, privi di armamenti adeguati e di qualsivoglia preparazione militare, si mise in moto per raggiungere Gerusalemme. Prima di raggiungere Costantinopoli, furono tutti sterminati dai Turchi.
Si trattava di alcune migliaia di persone guidate da predicatori e da pochi nobili francesi e normanni.
Lungo tutto il loro viaggio in Europa, e soprattutto in Germania, queste bande popolari e fanatiche, sobillate dai ricchi borghesi delle città, si scatenarono contro gli Ebrei, considerati dai borghesi pericolosi concorrenti negli affari e ritenuti, dai crociati, infedeli da uccidere e depredare
Figura di spicco di questa Crociata popolare fu il predicatore francese Pietro d’Amiens, detto l’Eremita.
CHI ERANO?
COSA FECERO?
CHI SI FECE NOTARE?
CHI ERANO I CROCIATI? E COSA FECERO?
A questa spedizione improvvisata seguirono altre otto Crociate militarmente organizzate, a cui parteciparono nobili, cavalieri e piccoli feudatari insieme a masse popolari e contadine, con alterne fortune: tutte furono segnate da gravi episodi di crudeltà commessi dai Cristiani, e non solo contro i Musulmani. Le schiere dei crociati non erano composte solo da cavalieri ben equipaggiati, come quelli rappresentati dagli artisti nelle miniature; la quasi totalità di coloro che si recavano in Terra Santa era in realtà costituita da sventurati carichi di odio a causa delle ingiustizie subite, delle carestie e delle epidemie frequentissime in quei tempi
I sovrani oppressero i loro sudditi con pesantissime tasse per procurarsi il denaro necessario per le spedizioni, e i crociati, durante i loro viaggi, devastavano spesso i paesi che attraversavano e sovente combattevano anche fra loro.
Uccidere gli “infedeli” era infatti, secondo la Chiesa, un mezzo per raggiungere il Paradiso, ma, sia per convinzione sia per convenienza, gli “infedeli” da combattere finirono per diventare anche i Cristiani ortodossi dell’Europa Orientale. Molti contadini poi, che avevano contratto debiti con gli Ebrei, trovarono conveniente trattarli e combatterli come “infedeli”. I massacri in nome del Vangelo furono così numerosi.
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