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L'ILIADE - Coggle Diagram
L'ILIADE
eroi troiani
Ettore: principe troiano, primogenito di Priamo, marito di Andromaca e padre di Astianatte, è il più valoroso tra i Troiani. Dopo aver ucciso Patroclo, credendolo Achille, muore combattendo proprio contro quest’ultimo.
Priamo: è l’anziano re di Troia, che perde nel conflitto con gli Achei quasi tutti i suoi figli maschi.
Paride: figlio di Priamo e fratello di Ettore, è il responsabile della guerra di Troia; è un guerriero mediocre ma sarà lui a uccidere Achille (non narrato nell’Iliade).
Enea: figlio di Anchise e della dea Afrodite, è un guerriero abile, saggio e rispettoso. Sarà il protagonista dell’Eneide di Virgilio.
le divinità
Le divinità che compaiono nel poema sono antropomorfe, cioè hanno sembianze, vizi e virtù propri degli uomini; vivono sul monte Olimpo e intervengono nelle vicende umane, a volte anche combattendo accanto ai propri eroi.
Alcune divinità agiscono in favore degli Achei, come Atena ed Era (nemiche dei Troiani a causa della scelta di Paride in occasione dell’episodio del pomo della discordia) o Teti, madre di Achille.
Altre divinità, invece, agiscono in aiuto dei Troiani, come Afrodite (giudicata da Paride la più bella tra le dee), Apollo e Ares.
Zeus, padre degli dei, accoglie talvolta le richieste dell’uno, talvolta quelle dell’altro schieramento.
figure femminili
Le figure femminili, seppur presenti nell’Iliade, occupano una posizione secondaria rispetto agli eroi; ricordiamo:
Elena, moglie di Menelao rapida da Paride, considerata come la scintilla che accende la Guerra di Troia;
Criseide e Briseide, trattate come veri e propri bottini di guerra;
Andromaca, moglie di Ettore, devota e sofferente.
struttura narrativa
L’Iliade ha una struttura piuttosto lineare e il narratore è esterno e onnisciente; gli eventi procedono in ordine cronologico e la fabula (ordine reale degli avvenimenti) coincide quasi sempre con l’intreccio (ordine narrativo), con l’eccezione di:
alcune anticipazioni, per lo più in forma di profezie (come quella pronunciata da Ettore in punto di morte ad Achille);
alcuni flashback, come all’inizio del poema in cui vengono riassunte le cause dell’ira funesta di Achille.