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DECAMERON: II GIORNATA V NOVELLA - avventure a lieto fine
ANALISI DEI PERSONAGGI
ANDREUCCIO DA PERUGIA (PROTAGONISTA)
Di lui sappiamo che è un giovane di Perugia, figlio di Pietro, mercante di cavalli.
E’ un personaggio dinamico
Nella prima parte della novella rivela la sua ingenuità nel momento in cui mostra a tutti il denaro con porta con sé (esordio = l’evento che dà il via a tutta la vicenda)
Nella parte finale della novella invece Andreuccio dimostra di aver imparato qualcosa dalla vita e diventa molto più astuto e accorto
MADAMA FIORDALISO (ANTAGONISTA)
Di lei sappiamo che è una giovane donna napoletana, alta e molto bella. E’ una prostituta.
Vive nel quartiere Malpertugio
E’ un personaggio statico
in tutta la novella rimane astuta, senza scrupoli, bugiarda e persegue attraverso la furbizia il suo scopo, che è quello di impossessarsi del denaro di Andreuccio
RUFFIANO BUTTAFUOCO (ANTAGONISTA)
Vive nel quartiere Malpertugio ed è il padrone di madama Fiordaliso
Il suo comportamento è molto aggressivo, infatti minaccia Andreuccio di morte.
La conferma dell’assoluta malvagità di quest’uomo viene data sia dai vicini di casa, sia dai due ladri che dicono al ragazzo di essere fortunato a cadere nella latrina perché diversamente sarebbe stato ammazzat
Dal punto di vista fisico viene descritto come un uomo grande e grosso, con una folta barba nera.
DUE LADRI (ANTAGONISTA)
Sono due uomini napoletani malavitosi
Sono personaggi dinamici
cambiano il loro modo di comportarsi nei confronti del protagonista
in un primo momento sembrano gentili con Andreuccio e ascoltata la sua storia sembrano provare pietà per lui e offrirgli una via d’uscita
In realtà si scoprirà poi che sono anche loro molto violenti e senza scrupoli
nel momento in cui si deve decidere chi entrerà nella tomba, obbligano Andreuccio a scendere minacciandolo di morte, con l’intenzione poi di fregarlo e di abbandonarlo lì, condannandolo a morte sicura
ANALISI DELLE TEMATICHE
Intelligenza umana, da Boccaccio anche chiamata “INDUSTRIA"
tale virtù permette al protagonista di cavarsela in alcune situazioni molto difficili
All’inizio del racconto Andreuccio viene dipinto come un ragazzo giovane, ingenuo e assolutamente inesperto
non è mai uscito da Perugia e il suo viaggio a Napoli è la prima occasione per vedere un po’ di mondo
continua a mostrare in pubblico il denaro che porta con sé; il mercante vorrebbe così guadagnarsi la fiducia degli altri mercanti, dimostrando di essere ricco, mentre riesce soltanto ad attirare le attenzioni dei ladri
Nel corso della vicenda però emerge la sua intelligenza: il giovane mette in atto un’azione astuta ed intelligente, che gli permette di fuggire da una situazione che era diventata tragica.
REALTA'
anche Boccaccio come Andreuccio da giovane ha compiuto diversi viaggi a Napoli seguendo il padre negli affari, per imparare il mestiere di mercante
Tutto ciò di cui fa esperienza nella realtà diventa poi il punto di partenza della narrazione nel Decameron
CASO
Molto di ciò che accade al protagonista avviene infatti per caso
l’incontro con la vecchia che ha vissuto per molti anni con la sua famiglia e che è anche la serva della prostituta che lo vuole derubare
la caduta nella latrina che lo salva da morte sicura
la scelta di rifugiarsi nello stesso casolare dove i due ladri progettano il loro furto
l’arrivo nella chiesa di altri ladri che vogliono compiere la stessa impresa
Nella novella emerge un continuo alternarsi tra DUE DIMENSIONI OPPOSTE: una alta e una bassa.
Andreuccio infatti continua a cadere giù, nella latrina, nel pozzo, nella tomba del vescovo
valore metaforico, Boccaccio allude alla caduta, all’errore, che sempre insegnano qualcosa e permettono di crescere e migliorare.
Inoltre si può cogliere un riferimento a Dante, che con il suo viaggio nell’aldilà è sceso fino agli inferi
per poter capire anche attraverso le storie degli altri i suoi errori e tornare quindi nel mondo dei vivi con un messaggio per tutti di redenzione e di salvezza.