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ALESSANDRO MANZONI - Coggle Diagram
ALESSANDRO MANZONI
LE IDEE E LA POETICA
INFLUENZA DELL'ILLUMINISMO: L'intellettuale deve avvicinarsi alla realtà storica e ai principi illuministici di libertà, uguaglianza e giustizia.
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DELUSIONE POLITICA E PESSIMISMO: Prima entusiasmato dai principi liberali della Rivoluzione francesi e poi deluso della Restaurazione.
RIFLESSIONE SULLA STORIA: Si interroga sul senso della vita, sull'ingiustizia e attraverso il Cattolicesimo conclude che la Storia ha un fine ultraterreno e bisogna obbedire alla provvidenza divina. Che le varie epoche storiche non andavano analizzate solo con la ragione ma anche in base al messaggio divino che gli uomini avevano ascoltato.
RAZIONALISMO E LIBERALISMO ILLUMINISTICO con il CATTOLICESIMO: Reale e ideale, necessità storica e leggi evangeliche.
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GENERE LETTERARIO: Tragedia e Romanzo storico, capace di creare azioni e situazioni reali e inventare personaggi che coincidono con la verità storica.
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SOGGETTO = VERO STORICO (guerre,carestie)
MEZZO (avvenimenti) = INTERESSE DEL LETTORE (che lo portano a conoscere la verità quindi allo SCOPO)
RIFIUTA IL CLASSICISMO perchè priva il poeta di creatività e originalità. RIFIUTA LE MITOLOGIE: Immorali e contro Dio RIFIUTA IL ROMANTICISMO TETESCO che usa streghe e spettri.
LA VITA
All'età di 15 anni va a vivere con il padre a Milano e conosce e fa amicizia con dei patrioti e letterati
Dopo due anni il padre lo allontana da Milano e dall'influenza della cultura milanese e lo invia a Venezia allora governata dagli austriaci
Sin da piccolo fino all'età di 15 anni viene mandato a studiare in Istituti religiosi a Merate, Lecco e Lugano.
Nel 1805 raggiunge la madre a Parigi dove entra in contatto con un gruppo di Ideologi e anche con le nuove idee romantiche.
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Nel 1807 muore il padre che lo fa unico erede. Nel 1808 sposa la sedicenne Enrichetta Blondel dalla quale ebbe 9 figli
Nel 1810 Manzoni si converte alla fede cattolica, con lui anche la moglie e la madre. Sempre nel 1810 torna a vivere a Milano e inizia la sua attività letteraria.
Nel 1827 si trasferisce con la famiglia a Firenze dove visse anni dolorosi, quì morirono 6 dei suoi 9 figli e nel 1833 morì anche la moglie.
Dal 1833 fino al 1840 si dedica alla revisione dei Promessi Sposi e inoltre matura l'idea che il toscano parlato è la lingua che unisce l'Italia. Nel 1837 si sposa con Teresa Borri che muore nel 1861. Nel 1860 diventa senatore e presidente della commissione parlamentare per l'unificazione della lingua. Muore il 22 maggio 1873.