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I COLORI, https://documentcloud.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US…
I COLORI
rosso
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greco porphyreos = color porpora (ma con possibili diverse gradazioni di rosso); agitato, ribollente; legato alle idee di potere, sangue e morte
diversi termini per identificare diverse tonalità (ruber, fulvus, flavus, rubidus, poeniceus, rutilus, luteus)
giallo
greco xanthòs, latino flavus: il colore dei capelli, del sole, dell'oro.
legato nell'antichità all'idea di immortalità; dal Medioevo connesso invece al demoniaco, al falso, alla malattia e alla follia.
radice indoeuropea ghel- = brillante, splendente. Cfr. il latino galbus / galvus. é un colore "che urla", cfr. l'inglese to yell > yellow
bianco
dal tedesco blank, dalla radice di blinken = brillare; cfr. il greco leukòs ; latino candidus (bianco brillante) / albus (bianco opaco)
il chiarore delle messi ritorna nell'aggettivo italiano arcaico biado (dal latino bladum = frumento) > sbiadire
simbolo di purezza, ma anche di sterilità e assenza di vita; è il grado zero del colore, quindi simbolo anche dell'inizio
arancione
non aveva un nome specifico nell'antichità (era percepito come una sfumatura del rosso); deriva dal nome del frutto, importato tra XV e XVI secolo
nelle lingue arabo-persiane narang = inclinazione dell'elefante (per raccogliere il frutto); poi caduta della n iniziale (narang > arang)
color: termine legato alla stessa radice del verbo celare, perché il colore "è qualcosa che copre, avvolge, riveste e indica quindi l'aspetto esteriore, l'incarnato e infine la sua colorazione" (cfr. il greco chroma, da chros = pelle > carnagione > colore)
colores austeri (bianco, nero, giallo e rosso) / colores floridi (rosa, viola, verde, blu, arancione)
nelle lingue arabe mesopotamiche l'equivalente di "come stai?" è "di che colore sei?" (cfr. l'"umore nero" italiano, o il blu come simbolo di tristezza in inglese)
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