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1900 IN ITALIANO, LA PROSA, PROSA E POESIA, LA POESIA - Coggle Diagram

- - - - Per Calvino l'impegno politico è sempre presente. Parteggiare, prendere parte, schierarsi, non essere indifferenti >Non è possibile secondo Calvino estraniarsi, occorre parteggiare.
      - con la pratica delle cose”
        
        Calvino definito come “l’ultimo umanista” la letteratura diventa strumento per agire sulla pratica delle cose.
        
        Gli anni 60 sono gli anni in cui inizia a scrivere shasha chiamato “L’illuminista tragico” parola che deriva dal trionfo della ragione inizia a fare il suo corso
        
        COLLEGAMENTO con Leonardo da Vinci
      - r.13 “la letteratura insegna e ricerca” > “conoscenza attraverso la letteratura della natura” la letteratura come forma di indagine, possono essere i simbolisti “corrispondenze di Baudelaire” anche e metamorfosi
      - r. 19 - Ironia
        
        COLLEGAMENTO
        
        Manzoni
        
        Parini
      - r. 17 > Dare un posto alla morte, Pascoli, l’assiuolo, ruolo al suo trauma morte padre
        La morte è anche collegabile a foscolo, siamo all’interno della morte ma nel poema dei sepolcri ed (exegi monumentum aere perennius di orazio) la letteratura e la poesia sono eternatore. o anche la sera di foscolo. sera direbbe eliot è il correlativo oggettivo della morte.
      - letteratura come indagine
        
        anche canto primo dell inferno di dante > cammin di nostra vita, coinvolge tutti.
    - - Letteratura del labirinto gnoseologico culturale, fatto dalla realtà circostante, a cultura nel 900 diventa stratificata e inafferrabile da un solo sguardo, questa letteratura ha una doppia possibilità.
        
        letteratura sperimentale, quella che vuole affrontare la complessità del reale rifiutando una visione semplicistica perché è riduttiva, il labirinto equivale alla realtà e alla complessità del reale, se noi entriamo nel reale ci serve una mappa, entra ed esce dalla metafora. > cerca di uscire con e sue forze razionali. Più ci addentriamo nella ricerca più il labirinto aumenta.
        
        Può perdersi correre e divertirsi all’interno del labirinto.
    - - Il neorealismo non nasce da un manifesto, non è una scuola, non c’è un caposcuola, neanche un avanguardia, è una corrente cinematografica e letteraria ci sono tante voci. L'accenno è ai più giovani, coloro che sono riusciti a sopravvivere di più e ne hanno parlato, grazie alla loro forza propulsiva si sentivano portatori di un messaggio collettivo che aveva coinvolto tante parti. Da qui inizia anche l’assemblea costituente, è un coro di voci diversissime tra di loro, proprio dal dibattito democratico nasce la costituzione Italiana ed il Neorealismo.
        
        Il Neorealismo fu un insieme di voci, voci periferiche, pavese sta nelle langhe insieme a fenoglio, vittorini a milano, calvino ligure, tutte voci periferiche, ed inedite. La geografia sta cambiando.
      - r. 6-14 un esperienza che è stata condivisa e che non ha risparmiato nessuno, rappresentava un terreno comune, sembrava che queste storie fossero come l’Iliade e l'Odissea nate da un anonimo narratore.
        
        p - 697
      - l'esigenza di esprimere quella che è l’esperienza degli autori.
      - COLLEGAMENTO CON IL GIORNO D'OGGI
        
        Similitudine che noi oggi troviamo che molti si ostinano a fare sulla somiglianza tra la situazione che vediamo noi oggi e la guerra… perché impropria? perché nella guerra serve schierarsi quindi si deve prendere posizione. , noi oggi non possiamo schierarsi a favore del covid, però ci sono tante reazioni che si possono adottare nella nostra situazione, il terreno però è inquinato da ideologie, in una guerra c’è chi lotta per costruire echi lotta per distruggere. Oggi è difficile prendere posizione, Il nostro ruolo è di secondaria importanza, invece calvino ci dice che noi nel 43 saremmo stati i protagonisti, non c’è nessun tipo di somiglianza tra la situazione attuale e quella che si sono trovati a vivere coloro che avevano 17-19 anni nel 43. Non sono somiglianti, non possono essere paragonate.
    - - Questi protagonisti non sono eroi ma persone comuni come Cugino e Pin stesso.
      - Romanzo ambientato durante la resistenza
      - Tendenza a descrivere un'esperienza soggettiva, punto di vista che Calvino adotta è quello di Pin, punto di vista abbassato,
        
        bambino= fiabesco
        
        MA
        
        L’intonazione fiabesca non cancella gli aspetti inquietanti della vita. Si può notare come il lieto fine della storia sia turbato
        
        siccome nella storia non ci sono stati degli eroi non ci devono essere anche in letteratura.
      - Il dialogo è importante, è importante come lo dicono non cosa dicono
      - STILE: Passaggio prevalentemente dialogico, modello americano “Il grande gatsby”
  - - - Nascita e primi anni
    - - formazione
        
        Calvino si laurea in agraria, in lui resta marcata un'attenzione marcata per l’esattezza e la scienza, lui è un grande narratore ma agiscono forti i due capisaldi.
        
        Esattezza, c’è anche nelle lezioni americane, capisaldi del 900
        
        La scienza
        
        Calvino rimarrà sempre molto vicino alla figura dell’intellettuale impegnato anche perché insieme a Vittorini formerà una rivista il “Menabò” che è una rivista di impegno e di indagine sociale ed economica, in minima parte anche letteraria. > l’attenzione alla realtà continua.
        
        Menabò= Foglio molto grande (A3 o di più) diviso in riquadri che riportano i multipli di 8 (8, 16, 24) tutto quadrettato. Quei quadrati sono le pagine di un libro o di una rivista, è la guida che ci dice come sono fatti i sedicesimi di cui è solito composto un testo. Indica l’attività editoriale solitamente detta, è una guida. (prime pagine articoli di attualità mentre gli approfondimenti sono in mezzo).
    - - 1943 Cauta del fascismo
    - - Inoltre fine anni 40 inizio 50 prende le distanze dal partito comunista, l’invasione dell’ungheria prende è uno dei motivi per cui prende la distanza, momento di crisi politica, ma l'impiego di Calvino anche a livello intellettuale non cessa.
    - - una volta terminata la pubblicazione del sentiero nel 47, negli anni 50 Calvino si dedica ad una produzione di tipo fiabesco. Lui si rivolge al fiabesco (che lo incontriamo anche nei nidi di ragno) e gli permette di indagare la realtà attraverso non il fatto narrativo frontale,ma sempre caratterizzato da una certa capacità di elaborare la realtà con figure fantastiche e leggere (levitas)
  - - - Calvino scrive una fiaba dove il contesto storico è il medioevo ma un medioevo fiabesco. A differenza di eco che è espressione del post modernismo che è molto preciso più dei manuali, dietro alle sue opere ci sono ricostruzioni sì ossessive nella precisioni dei riferimenti, nasce come insegnate di storia medievale. La scelta di Calvino è una scelta metaforica non di ricostruzione storica.
    - - Lindo, bianco, puntuale, preciso perché vuole condurre una vita con razionalità precisione. Lucidità, volontà definitoria, definire circoscrivere la realtà, trovare le proporzioni della vita.
      - Alla fine del romanzo il cavaliere inesistente decide di sparire perché una vita fatta così non è una vita di un corpo vivente, è un'idea ma non trova l'equivalente nel corpo. Lui abbandona l’armatura perché la possa indossare Rambaldo un cavaliere sensibile con una morale forte giusta con dei sentimenti potenti e mettendo insieme armatura e sensibilità si forma l’essere umano perfetto.
        
        nella seconda parte della narrazione è anche un personaggio umano e sofferto che soffre di essere stereotipato com’è:
        
        così come tante persone del mondo in cui viviamo che sono ridotte ad esecuzione e produttività
        
        Collegamento con Marx la classe del proletariato e Serafino Gubbio operatore, una mano che gira la manovella, anche la patente(tutti mi considerano iettatore allora lo divento) e rosso malpelo(anche lui si cala nel ruolo in cui lo descrivono))
        
        Cavino vuole condannare l'alienazione dei erosnaggi e delle perosne che vengono stereotipate, alienate per quello che fanno. . Il contrasto tra mondo epico ed effetto comico serve a chiarire le idee.
  - - - Il fiabesco è dato dalla cornice, (Marco Polo “foto reporter”) la scrittura di calvino acquisisce una scrittura visiva che ci permette di vedere ciò che descrive. Due facciate dedicate a città chiaramente inventate con nomi femminili inventati.
      - I problemi rilevati da marco polo sono i problemi della società anni 60-70
  - - - COLLEGAMENTO con il cavaliere inesistente
- - - - Fondata da Prezzolini nel 1908 invitando gli intellettuali all'analisi dei problemi concreti
    - - Nel suo ultimo periodo (1915-1916) sarà diretta da Giuseppe De Robertis dandole un impronta esclusivamente letteraria
        
        Rebora
        
        Morale
        
        Espressionismo
        
        Sabarbaro
        
        Aridità
        
        Classicismo
        
        Palazzeschi
        
        Il codice di Perelà 1911 - Romanzo basato su un idea fantasiosa, Perelà è un essere di fumo formato nella cappa di un camino di tre centenarie (Pena Rete Lama) rimane ancorato a terra grazie ad un paio di scarpe. Prima molto fortunato poi avvolto da uno scandalo gli si rivolta contro l'opinione pubblica allora si libera delle scarpe e sale in cielo
        
        "Perelà uomo di fumo" pagine iniziali del romanzo - p.237 - Perelà uscito dalla casa delle tre misteriose vecchie si aggira invocandole
        
        r. 1 Perelà → origine del nome lo abbiamo nella prima riga “Pena, Rete, Lama” è quasi un acrostico, prime due lettere di ogni parola, nomi assolutamente improbabili
        
        Non c'è dialogo
        
        r. 2-23 Dialogo assolutamente decontestualizzato, capiamo che c’è una città all’orizzonte, ci sono dei vigili ed un re e delle guardie del corpo. Questo re è sempre in pericolo forse capiamo perché i cittadini vogliono ucciderlo?, vediamo che arriva una scorta a cavallo che non vogliono che l’uomo e la signora parlino.
        
        Grafia arcaica del verbo avere (ovvero non c’è l’H)
        
        r. 24-48 Sequenza particolare, totalmente dialogica, non ci sono parti né descrittive, né riflessive e né narrative, le scene si susseguono a ritmo incalzante una dopo l’altra ma senza una mediazione di una voce narrante o un filo conduttore, tutto è lasciato alla nostra immaginazione, questi che stanno arrivando sono la scorta a cavallo. Lo hanno ricoperto di polvere. Tra di loro non sono concordi nello stabilire che sono quest'uomo e vorrebbero tornare indietro, interrogarlo e chiedergli dove sta andando, sono passati veloci e non si sa se torneranno indietro o meno
        
        COLLEGAMENTO con storia
        
        Ipotesi: c’è chi dice che questo sia un romanzo che prefigura il totalitarismo che da lì a poco si aprirà in europa. Potrebbe essere un romanzo predittivo perché le guardie che si aggirano e che non permettono alle persone di fermarsi a parlare o scambiare due chiacchiere → milizie italiane
        
        Moderno
        
        L’ermeneutica → chi procede con l’ermeneutica si definisce un ermeneuta
        
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        Romanzo in cui le sequenze hanno un senso analogico
        
        Non sappiano chi sono i personaggi, la guardia da quante persone sia composta
        
        COLLEGAMENTI
        
        Pirandello: i suoi personaggi non si trovano nella realtà e fuggono, cercano una via di uscita, come questo personaggio di fumo che non si trova a suo agio nella realtà comune, è uno sradicato.
        
        Sradicato: colui che si sente sempre fuori posto e inadatto alle situazioni → inetto, come Zeno.
        
        Creatura fantastica: uomo di fumo come “The sandman”, però non ci sono elementi perturbanti nella descrizione delle azioni del personaggio di fumo al contrario di quello della sabbia.
        
        Questo personaggio è di fumo quindi inconsistente, perde concretezza, e Palazzeschi, anziché dircelo con il sense of humor come fa Svevo per Zeno (Svevo utilizza un’ironia graffiante), ci fa capire come perda concretezza grazie al nome.
        
        Pag. 673 Gadamer, l’ermeneutica diventa codificata nella seconda metà del Novecento. Nel 1960 (anno di “Opera aperta”, Umberto Eco) l’ermeneutica trova una codificazione scritta o una sistematizzazione, diventa una filosofia, uno degli approcci alla realtà, va oltre alla letteratura, ci permette di entrare nell’interpretazione del reale.
        
        Dato che è inconsistente, possiamo ricollegarlo al cavaliere inesistente di Clavino
        
        Renato Serra
        
        Esame di coscienza di un letterario
        
        Scrive questo romanzo prima di partire per il fronte
        
        rifiuto di un ottica interventista
        
        la natura è indifferente alle guerre
        
        aggancia ad un paesaggio per passare ad un ottica esistenziale
        
        COLLEGAMENTO con leopardi
        
        "formiche"
        
        "siamo riasti fermi"
        
        COLLEGAMENTO con paralisi
        
        "generazione"
        
        COLLEGAMENTO con preludio Emilio Praga
        
        "angoscia"
        
        COLLEGAMENTO con Kirkegard
        
        frammentazione, più verso la fine
        
        No verbi narrativi
        
        COLLEGAMENTO con Rebora
        
        La certezza del presente nelle ultime 10 righe
        
        COLLEGAMENTO con "del doman non c'è certezza"
        
        Intensa riflessione
        
        elementi autobiografici
        
        Campana
        
        Prosa lirica p.56
  - - - Bilenchi
      - Manzini
  - - - COLLEGAMENTO con il primo Palazzeschi
      - Bontempelli
      - temi del perturbante arrivano in italia con dei nomi significativi ovvero Landolfi e Buzzati.
        
        BUZZATI
        
        la frammentazione della realtà emerge in maniera rilevante
        
        È un autore periferico, a Belluno, famiglia non allineata al nazismo ma non si esprime. Lui si è mantenuto come cronista e giornalista, poi però pubblica dei racconti in cui emerge l’idea della metafora del nazimo, sta raccontando una vicenda che è trascrizione fantastica di ciò che sta vivendo.
        
        giornalista di cronaca nera al corriere della sera, e lo ritroviamo nella rivista “900”
        
        vari romanzi importantissimi, e ha scritto tante raccolte di racconti,
        
        “i 60 racconti”, “i sette messaggeri”
        
        scrive tante cose che possono riguardare il fascismo in maniera metaforica.
        
        COLLEGAMENTO
        
        Surrealismo
        
        nella vita quotidiana si insinua improvvisamente qualcosa di inspiegabile: i normali criteri di ordine e razionalità del reale sono sconvolti. L’effetto è tanto più inquietante, quanto più il contesto in cui si situa l’evento è assolutamente normale.
        
        allegoria di eventi e personaggi che funestavano la realtà dell’uomo durante la guerra.
        
        UNA GOCCIA
        Racconto presente nella seconda raccolta di novelle "Paura alla scala" - 1949
        Pubblicato nel dopo guerra ma dobbiamo immaginare che sia scritto prima
        
        Siamo in un contesto quotidiano, e sentiamo un ticchettio, che è sospetto per l’insistenza, e l'incapacità di capire cos’è e diventa quasi un ossessione
        
        I fatti quotidiani
        
        r. 8-17
        Il topos della padrona e della serva è un fatto ordinario.
        
        La servetta: squallida piccola e ignorante, che ha paura della padrona e dell’ambiente
        
        La padrona: che si sente superiore alla servetta e non le crede dandole dell’ubriaca.
        
        r. 26-29
        
        r. 26 “la voce si sparse di famiglia in famiglia”. I pettegolezzi
        
        r. 27 “anche se preferiscono non parlarne” Il fatto che tutti lo sappiano ma che nessuno voglia parlarne apertamente.
        
        r. 39-40 “umidi ecc”
        
        r. 42-44
        
        Il topos del sole che spazza via i problemi dell’oscura notte
        
        r. 70-71 Si avvicina al topos che le cose oscure arrivano di notte, “la befana vien di notte
        
        r. 51-56
        Il fatto che quando si ha paura di una cosa è meglio sapere dove sia e vederla piuttosto che non poterla localizzare.
        
        Di fronte al pericolo
        
        Questo testo può riguardare il comportamento tipico degli esseri umani di fronte ad un pericolo che li minaccia, infatti noi vediamo come reagiscono di fronte ad un fenomeno del tutto irrazionale e perturbante.
        
        Il primo che si accorge di questo fenomeno è la servetta che viene presa per pazza.
        
        Alla padrona viene il sospetto che sia vero e riflette su questo fatto.
        
        Iniziano i pettegolezzi
        
        Nessuno ne vuole parlare, nella speranza che sia solo una immaginazione, nonostante tutti sappiano che sia vero.
        
        Tutti spaventati da una cosa che non hanno visto ma hanno solo sentito
        
        Cercano di dare una spiegazione logica che rientri nei limiti del reale. Perché il fatto di non riuscire a dare una spiegazione logica ad un fenomeno METTE PAURA, MANDA IN CONFUSIONE.
        
        COLLEGAMENTO con kafka → “realismo magico”
  - - - Roberto Longhi
    - - Riccardo Bacchelli
        
        Il mulino del Po
        
        Il diavolo del Pontelungo
      - Stile elegante anche nel giornalismo
        
        Elzeviro (Cecchi Cardavelli)
    - - COLLEGAMENTO con D'Annunzio del Piacere
- - - - compie studi liceali
      - 1886 si iscrive all'università
    - - Sposa a Girgenti la benestante Maria Antonietta, matrimonio combinato, unione inizialmente serena, però lui si sente lontano dalla moglie e questi complica il suo equilibrio provocandogli turbamenti e inquietudini.
      - Nello stesso anno scrive la sua prima raccolta di novelle “amori senza amore”
      - molto attiva e dedito alla sua passione inizia un'intensa collaborazione con riviste e pubblica saggi e novelle anche sul “Marzocco” a cui prima di lui avevano collaborato D'Annunzio, che aveva scelto il titolo della rivista, e Pascoli.
    - - Ciò fa intensificare il lavoro di Pirandello sia con le stesure private sia con le riviste, continua a scrive moltissime novelle e molte romanzi tra cui “il fu Mattia Pascal”
        
        Il successo ottenuto gli da la possibilità di iniziare una collaborazione nella casa editrice “Treves” di milano.
    - - tentativi teatrali ma predilige novelle pubblicate sul corriere della sera nel 1911.
    - - 1916 → scrive "Pensaci Giacomino" E "Lì o là"
      - 1917 → "Così è se vi pare" "Il Berretto a sonagli " “Piacere dell'onestà "
      - 1918 → "Il giuoco delle parti"
    - - I suoi figli vengono chiamati a combattere e il disagio aumenta consapevole del fatto che La sua generazione non potesse partecipare attivamente a lui non sta bene che le generazioni più giovani combattono Al posto loro
      - La moglie Antonietta si aggrava anche per la lontananza dei figli.
        
        1919 → Sotto esortazione medica la ricovera la moglie in una casa di riposo a Roma Dove trascorrerà i suoi successivi 40 anni → Il nostro autore però sentirà sempre vicina questa figura inquietante quasi come un fantasma.
    - - 1922 → inizia a viaggiare per l'Europa E arriva anche in America seguendo come un vero regista le compagnie di attori E contemporaneamente continuando a scrivere e ampliando il repertorio con commedie nuove
        
        1922 → "Enrico IV" e "Vestire gli ignudi"
        
        1924 → "Ciascuno a suo modo"
        
        1930 → "Questa sera si recita a soggetto"
        
        Il lavoro lo porta a spostarsi continuamente e ad essere sempre attivo ma l'angoscia continua a riversarsi nelle sue opere
        
        L'ultima opera teatrale "I giganti della montagna" non viene portata a compimento Due anni dopo nel 1936 Pirandello muore a Roma malato di polmonite
        
        1924 → Pirandello aderisce al fascismo
        
        1925 → Si trasferisce a Roma dove grazie anche all'appoggio di Mussolini inaugura "Il teatro d'arte" → Esso si appoggia al a "Teatro Odescalchi” di Roma. È una vera e propria compagnia che si impegna con un progetto preciso La prima rappresentazione è "la sagra del signore della nave" Un atto unico
        
        1925 → viene scritturata la giovane attrice Marta Abba a cui Pirandello si lega. L'attività' del teatro d'arte si interrompe nel 1928
        
        1925 → È anche l'anno di pubblicazione di uno dei romanzi più famosi di Pirandello in una rivista ovvero "Uno nessuno centomila"
        
        1929 --> Viene chiamato a far parte dell'Accademia d'Italia dove nel 1934 presiede Un convegno sul teatro drammatico
        Nello stesso anno riceve il Premio Nobel per la letteratura
      - Pirandello vuole raccogliere e organizzare tutte le sue opere, le opere teatrali vengono Raccolte in una raccolta chiamata aperte "Maschere ignude " Invece le novelle nei volumi "Novelle per un anno"
        
        Il primo volume di "Maschere nude" esce nel 1918 Mentre il primo volume di novelle per un anno esce nel 1922
  - - - Nella prefazione di “Sei personaggi in cerca d'autore” Pirandello esprime tutti quelli che sono stati i “Travagli” del suo spirito, ovvero:
        
        L’inganno della comprensione reciproca fondato irrimediabilmente sulla vuota astrazione delle parole.
        
        Il relativismo
        
        Non possiamo conoscere la verità su noi stessi e quindi non possiamo conoscere la verità neanche sul mondo esterno: non c’è fuori di noi una realtà uguale per tutti, non possiamo descriverla oggettivamente, ci sono tante realtà che ciascuno si costruisce a modo suo, dal suo particolare punto di vista.
        
        Anche le parole con cui parliamo, ognuno le intende a modo proprio, e ci illudono di parlare tra di noi ma non ci intendiamo mai. “Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose ! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose che sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente, le assume col senso emil valore che hanno per sé del mondo che egli ha dentro? Crediamo d'intenderci; non c'intendiamo mai!” (“Sei personaggi in cerca d'autore”)
        
        La molteplice personalità di ognuno secondo tutte le possibilità d’essere che si trovano in ciascuno di noi.
        
        La frammentazione dell’io
        
        Non possiamo liberarci dalla prigione delle finzioni, non possiamo mettere a nudo il nostro volto, perché la nostra identità è inscindibile dalle maschere ed è impossibile dar voce alla propria autentica natura.
        
        Il fluire della vita che scorre dentro di noi non si può afferrare e definire, il nostro io ci appare come una continua lotta tra più anime diverse e opposte, più e opposte personalità → frutto dei diversi modi in cui ci vedono gli altri, ma anche degli inganni che noi stessi ci costruiamo, per non essere costretti a percepire l’insensatezza della vita.
        
        “il vuoto interno [...] a cui l’uomo non può affacciarsi, se non a costo di morire o d'impazzire” (“L’umorismo”
        
        il tragico conflitto immanente tra la vita, che di continuo si muove e cambia, e la forma, che la fissa, immutabile
        
        La “vita” e la “forma”
        
        Pirandello è in sintonia con le filosofie a lui contemporanee:
        
        Vita → flusso spontaneo, inarrestabile, profondo che le circostanze dell’esistenza, le convenzioni sociali ci obbligano a bloccare in forme fittizie e superficiali.
        
        Forma → fittizia e superficiale: ruoli che rivestiamo nella società, i doveri e le abitudini che ci siamo imposti, le immagini che gli altri si fanno di noi e quelle che noi stessi ci costruiamo, finzioni necessarie ma inautentiche, incapaci di rispecchiare il nostro intimo modo di essere.
        
        Da “L’umorismo” : “Maschere, maschere … un soffio e passano per dar posto al altre”
        
        proprio perché noi siamo stretti tra il fluire della vita e la fissità della forma, siamo completamente estraniati dai nostri impulsi profondi.
      - PUPAZZATE
        
        Immagine della vita come “Enorme pupazzata” in cui ognuno veste una maschera e recita una parte.
    - - NOVELLE
        
        Il treno ha fischiato p.346 1914-15
        
        Bellucca ha un lavoro alienante dove viene maltrattato a sfruttato e facendo questo deve sfamare se stesso sua moglie e i suoi figli
        
        COLLEGAMENTI
        
        Alienazione
        
        sfruttamento rosso malpelo
        
        Il fischio del treno è il momento della verità, EPIFANIA, mentre per gli altri è solo l'inizio della pazzia di Bellucca
        
        COLLEGAMNETI
        
        epifania
        
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        poetica di Pirandello che rispecchia questa novella
        
        DIALETTICA TRA VITA E FORMA
      - I ROMANZI
        
        "Il fu Mattia Pascal 1904"
        
        In particolare lo strappo nel cielo di carta p.356
        
        COLLEGAMENTI
        
        Shopenhauer
        
        Montale
        
        Quaderni di Serafino Gubbio operatore 1915
        
        Una mano che gira la manovella
        
        molte cose che rimandano alla frenesia e alla velocità
        
        COLLEGAMENTO con il Futurismo
        
        Lavoro alienante di Serafino Gubbio
        
        COLLEGAMNETO con alienazion
      - IL TEATRO
        
        Sei personaggi in cerca d'autore 1921
        
        "Siamo qua in cerca d'un autore" p.347
        
        “Il gioco delle parti” → Pirandello fa finta che questa commedia in scena stia provando una commedia di pirandello. e dice “se hai capito il gioco della parti: pupazzata, due sono le soluzioni, stare al gioco, o non giocare più”
        
        Arriva il direttore e tutti cessano di ballare e si mettono in postazione di lavoro
        Il capocomico è quello che noi chiamiamo regista (parola che arriva dopo gli anni 50)
        
        I personaggi sono tutti vestiti di nero e gli attori tutti vestiti di bianco.
        
        p.378
        “Maschere nude” titolo dell'opera teatrale di pirandello → maschere perché c’è chi è triste c’è chi felice eccetera.
        
        Dramma: si distingue molto nettamente dai drammi precedenti perché fatto da argomentazione, ha un impianto filosofico particolarmente spiccato, questi 6 personaggi lavorano di argomentazione quindi la trama è piuttosto inconsistente.
        
        6 personaggi hanno vissuto una tragedia
        
        la madre ha avuto da un primo matrimonio un figlio che ormai è un giovane, Lei e il padre (non hanno nomi ma ruoli) si sono lasciati, po lei si è sposata con un dipendente del padre, e da questo matrimonio sono nati una ragazza (figlia) e altri due
        
        Dopo la morte del secondo marito questa donna deve cercare di tirare avanti con grande difficoltà economiche. Inizia a lavorare in una sartoria, la padrona di questo atelier, Madama Pace, gestisce due attività, una di facciata (sartoria) e una di guadagno che è una casa di appuntamenti nel retrobottega, allora chiede alla madre di far prostituire la figlia, la più grande del secondo matrimonio diventa una prostituta. Un giorno subito dopo la morte del secondo marito arriva in questa casa di appuntamenti il padre, non della figlia, ma il primo marito della moglie. Prima che la situazione precipiti c’è un intervento della madre prima che si consumi una sorta di incesto, a questo punto il padre vergognatosi di tutto prede in casa la famiglia ma la bimba muore affogata durante un gioco e il giovinetto si uccide perché non riesce a salvare la bimba
        
        Questa è una tragedia greca, noi non la cogliamo se non nella risata beffarda finale della figliastra perché tutto questo dramma si concentra sulla ricerca di un interpretazione da parte degli attori che costantemente falliscono nella loro attività di interpreti, tragedia che viene costantemente sminuita e banalizzata.
        
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        Pirandello è contemporaneamente drammaturgo e regista, avendo due funzioni tutte queste note le scrive per la sua compagnia immaginando a chi siano destinate.
        
        note di regia: Pirandello è precisissimo, quasi maniacale, gli stessi libretti teatrali coevi sono altrettanto precisi lasciando pochissima possibilità di reinterpretazione agli attori/cantanti
        
        "La verità, fino ad un certo punto!" p.380
        
        Il personaggio della figliastra sta dando molte indicazioni agli attori, per questo stanno rifacendo la sceneggiatura
        
        Il padre è verosimile, ma facendo finta di non sapere poi quale sarà l’esito.
        
        Quante volte provano una scena che non verrà mai, perché non si può mettere sul palcoscenico la vita vera.
    - - https://docs.google.com/document/d/1qyBSMx9EdWae0t-a76AgjYgWc_ScbZDaJ3gUuPqaolg/edit
- - - - Maria Grazia → madre vedova che ha un amante
      - Carla → figlia di Maria Grazia
      - Michele → figlio di Maria Grazia fratello di Carla
      - Leo → amante di Maria Grazia e amante di Carla
      - Lisa → amica di Maria Grazia e relazione con Michele
    - - Carla e Michele non personalità forti con prontezza, di lasciano trasportare dagli eventi.
        
        Michele non ha la capacità di imporsi sugli altri e si lascia trasportare, in particolare mentre si trova a casa di lisa che cerca di sedurlo non dice che non le interessa ma trova delle scuse.
        
        Carla personaggio spento, non capiamo quello che vuole fare non riesce ad imporsi, es la sera in cui il suo amante la fa bere fino a farla ubriacare nonostante lei sapesse che non regge l’alcool, perché lei sogna che attraverso questa relazione possa trovare a sua vera identità avere una vita bella agiata e felice e contenta della sua vita vorrebbe dare una svolta alla sua vita che non arriva perché. I due hanno un evidente differenza di età lei adolescente e lui uomo maturo → si sposano ma no felicità.
      - Moravia cerca di rappresnetare la società borghese attraverso l’apatia e la pssaività infatti i personaggi si possono considerare passivi non cercano di cambiare le cose ma si lasciano trascinare a parte il momento cui la scena di Michele che va da leo con la pistola con l’intento di sparare ma non conclude nulla.
    - - Momento in cui carla si rispecchia e grazie allo specchio riesce a fare un esame di coscienza e capire la situazione reale in cui si trova nella realtà lucica riesce a vedersi come è realmente ragazza spenta senza un vero obiettivo.
      - Maria Grazia e Leo utilizzano lo specchio per compiacersi e vedersi belli, nonostante la famiglia di maria grazia non fosse in una famiglia con soldi volevano comunque avere uno stile di vita agiato, rispecchia la borghesia di quel tempo la borghesia fatua inconsistente.
    - - Registro medio
      - Lento
      - Svolto in 48 ore
      - Narratore onnisciente
    - - COLLEGAMENTI
        
        Il fantoccio
        
        l'inetto
        
        Verga
        
        motivo dello specchio in cui carla realizza
        
        epifania eveline joyce
        
        alineazione
        
        joyce
        
        Pirandello
        
        Marxs
        
        distacco tra borghesia e arte
        
        Baudelaire perdita d'aureola