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MITI - Coggle Diagram
MITI
mito di Er
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narra di un soldato, Er, che rimane come morto per 3 giorni, durante i quali compie un viaggio nell'aldilà
ha visto le anime raccolte in una grande vallata con 2 aperture nel suolo (dove vi erano coloro che dovevano espiare le proprie colpe) e 2 nel cielo (dove vi sono le anime dei giusti)
alla fine tutte le anime ritornano nella valle, scegliendo il proprio destino e tornando a reincarnarsi (tranne le anime che hanno raggiunto un grado di purificazione levato o quelle troppo corrotte)
mito della caverna
Platone in questo mito rappresenta la strada per arrivare dalla conoscenza sensibile a quella filosofica
in una caverna alcuni uomini sono imprigionati con delle catene fin dalla nascita, in modo da vedere solo la parete di fondo, sulla quale vengono proiettate le ombre di statuette, considerate l'unica realtà (=MONDO VISIBILE percepito con i sensi e basato sull'opinione)
uno di questi viene liberato e condotto con forza fuori dalla caverna (=MONDO INTELLIGIBILE basato sulla conoscenza scientifica), e può contemplare la vera realtà, prima mediante immagini riflesse nel lago e poi, quando la vista si è abituata, guardando direttamente le cose. infine può alzare la testa verso il SOLE (la sua luce rende visibile tutto e rappresenta l'idea del BENE)
il prigioniero avverte il dovere di scendere di nuovo nella caverna per liberare i compagni, pur sapendo si rischiare la vita (come Socrate) =FILOSOFO che ha la missione di guidare la società verso il bene e la virtù
mito di Eros
è un demone, nè un dio nè un uomo, in quanto concepito da
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mendicante Penia
metafora dell'amante che desidera ciò che non ha, del filosofo che tende verso la sapienza ma che non la possiede
EROS=AMORE
l'amore è visto come forza che spinge l'uomo a liberarsi dal mondo visibile per purificarsi ed andare verso il mondo delle idee
è risvegliato dall'unica idea visibile, la bellezza (attraverso la contemplazione del bello sensibile riusciamo a contemplare il bello intelligibile)
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mito di Theuth
divinità egiziana che si recò dal sovrano dell'Egitto per sottoporgli le proprie invenzioni, tra cui la scrittura (utile per ricordare le cose)
al contrario, il re egiziano rispecchia la convinzione di Socrate= la scrittura sarà causa di non esercizio della memoria ed inoltre gli studenti non possono avere conoscenze senza l'insegnamento orale del maestro
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