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MONTECCHI-VENUDA 3) Le biblioteche pubbliche STATALI in Italia (quelle…

- - - - una biblioteca che possa curare i mali della
        guerra, che possa essere utile alla formazione dei suoi contemporanei: con questi ideali la biblioteca di Vivarium ha costituito per secoli un punto di riferimento ideale per quanti si
        sono accinti all’apertura di nuove biblioteche
- - - - 1975: fu istituito il Ministero per i beni culturali e ambientali, con 4 Dipartimenti
        
        Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici
        
        DIPARTIMENTO per i beni archivistici e librari, che si articola in:
        
        Direzione generale per gli archivi
        
        DIREZIONE GENERALE per i beni librari e gli
        istituti culturali
        
        si interessa delle biblioteche pubbliche statali, di servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, di istituti culturali
        
        ad essa afferisce l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) (che aveva, dapprima, mirato a portare a compimento un unico
        catalogo per le biblioteche italiane
        
        contribuì al superamento della frammentazione
        catalografica italiana con la diffusione delle Regole per la catalogazione (Rica)
        
        L’ICCU aveva il compito di programmare e coordinare l’attività di catalogazione e informazione bibliografica sull’intero territorio nazionale>>pubblicando e diffondendo le Regole italiane di catalogazione per autori (RICA) secondo gli standard internazionali delle ISBD
        
        si impegnò nella diffusione di norme
        comuni anche per quanto riguarda la catalogazione di fondi speciali (venne portato a termine nel 1976 l’Indice generale degli incunaboli delle
        biblioteche italiane (IGI)) e svolse funzioni di agenzia bibliografica nazionale in tutti processi di informatizzazione delle biblioteche
        
        pubblicazione della Bibliografia [quindi: non più di un unico "catalogo"] nazionale italiana (BNI) (attraverso la BNCF)
        
        questo suo primo obiettivo del Primo catalogo
        collettivo delle biblioteche italiane non venne portato a termine>>invece, venne preferita una
        catalogazione (unica) dettagliata di alcune biblioteche ritenute significative per il patrimonio nazionale
        
        L’impresa di maggiore impegno alla quale l’ICCU si è dedicato è l’attuazione del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), un progetto aperto alla collaborazione autonoma e attiva non
        solo dalle biblioteche statali, ma di tutte le biblioteche che desiderano aderirvi.
        
        Lo scopo di SBN è quello di RAZIONALIZZARE IL LAVORO catalografico e organizzativo DEI BIBLIOTECARI, e di rendere più efficaci e vicini alle esigenze dei lettori i servizi di biblioteca sul territorio nazionale
        
        Dipartimento per la ricerca, l‘innovazione e l’organizzazione
        
        Dipartimento per lo spettacolo e lo sport
        
        L’ordinamento delle biblioteche pubbliche statali è stato definito dal "Regolamento recante norme sulle biblioteche pubbliche statali", approvato nel 1995
        
        La struttura delle biblioteche statali italiane è formata, al vertice, da due biblioteche nazionali centrali con sede a Roma e a Firenze: hanno il compito di raccogliere, di conservare e di:
        
        rendere disponibile all’uso pubblico tutto quanto
        si pubblica in Italia
        
        il compito di documentare quanto si pubblica all’estero riguardo all’Italia
        
        nonché la stessa produzione straniera acquisita dalle biblioteche pubbliche statali (tale raccolta è affidata alla BNCR con il BOMS)
        
        A Roma viene redatto il Bollettino delle Opere
        moderne straniere acquisite dalle biblioteche pubbliche statali (BOMS)
        
        a Firenze la Bibliografia
        nazionale italiana (BNI)
        
        Accanto alle due centrali vi sono altre sette biblioteche nazionali: Torino, Milano, Venezia, Napoli, Bari, Potenza e Cosenza: raccolgono le più importanti pubblicazioni antiche e moderne, italiane e straniere, hanno il compito di testimoniare la tradizione bibliografica italiana e di incrementare la cultura della
        regione. Dipendono direttamente dal Ministero per i beni culturali
        
        Biblioteche pubbliche statali che pure dipendono direttamente dal Ministero per i beni culturali sono pure le 11
        biblioteche universitarie sorte prima dell’unificazione e allora appartenenti agli stati preunitari.
        
        QUELLE UNIVERSITARIE possiedono una parte cospicua del patrimonio librario italiano, e hanno talmente qualificato, con
        l’ausilio delle nuove tecnologie elettroniche e telematiche, i loro servizi da costituire IL VOLANO DEL RINNOVAMENTO delle biblioteche italiane
        
        inoltre, grazie all’autorizzazione
        data dal ministro Ruggero Bonghi del 1876, di aprire autonomamente proprie biblioteche di facoltà, istituto e di laboratorio, in Italia si ebbero 2 tipi di biblioteche al servizio degli studi universitari: le "biblioteche universitarie propriamente dette", che oggi dipendono dal Ministero per i beni culturali, e le "biblioteche delle università", che appartengono all’amministrazione universitaria e che fanno riferimento al Ministero dell’università e della ricerca scientifica (Miur). Con l’aumento delle biblioteche universitarie si riscontra un forte aumento anche
        dei patrimoni librari e del pubblico a cui si rivolge
        
        Le altre biblioteche pubbliche statali (in tutto sono 46) (quelle non nazionali e non universitarie), sono nel nuovo Regolamento
        elencate sotto il nome della regione in cui sorgono