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ISTRUZIONE POPOLARE-LOTTA ALL'ANALFABETISMO - Coggle Diagram
ISTRUZIONE POPOLARE-LOTTA ALL'ANALFABETISMO
DESTRA STORICA
Sostennero la diffusione dell'istruzione elementare
Per unificazione linguistica, culturale e sociale
Per la formazione di una coscienza nazionale
Le scuole elementari aumentarono del 61%
Diminuzione analfabetismo da 78 a 73% (1861-1871)
risultati ancora insufficienti
Obbligo scolastico (Casati) rimase teorico
no norme sanzionatorie
no provvidenze per facilitare gli svantaggiati
problemi di bilancio
pregiudizi (libertà educativa dei genitori)
motivazioni ideologiche
stravolgimento equilibri (mondo laico)
diffusione modelli culturali laici (mondo cattolico)
SINISTRA STORICA
1877: Coppino obbligo dai 6 ai 9 anni
Sanzioni pecunarie
Vigilanza dei sindaci
Sussidi dallo Stato ai comuni
Non si erano rimosse le cause
Lavoro minorile
Mancanza di risorse dei comuni
Ostilità verso l'istruzione popolare
Precarietà dei maestri
1878: due leggi
Agevolazioni e aiuti economici ai comuni
Monte pensioni per maestri
Scuole magistrali rurali (anno succ.)
1885:Coppino. Testo Unico sugli stipendi, nomina e licenziamento maestri
1887: Nuovi programmi affidati a una commissione di pedagogisti
1888: Programmi Gabelli
Corso elementare in 5 classi
Arricchimento materie (sopratt. scientifiche)
Puntavano a eliminazione formalismo, riferimento continuo a esperienza concreta
"formare uomini di testa chiara"
1894: Programmi Baccelli
Semplificazione dei contenuti delle materie
Formare cittadini operosi
"istruire il popolo quanto basta, educarlo più che si può
Censimento 1901: situazione ancora drammatica
Analfabetismo 48,5%
Degrado scuole
Solo 1/3 dei maestri era adeguatamente preparato