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LE GUERRE D'INDIPENDENZA - Coggle Diagram
LE GUERRE D'INDIPENDENZA
il 12 marzo 1849 Carlo Alberto venne sconfitto a Novara dagli austriaci e abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele II (fine I guerra d'indipendenza)
Vittorio Emanuele II si incontrò con Radetzky a Vignale per concludere un duro trattato di pace
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Cavour provocò ad arte l'aggressione austriaca, respingendo l'ultimatum dell'Austria a licenziare i volontari che da ogni dove accorrevano nell'esercito
l'Austria dichiarò guerra al Piemonte il 23 aprile 1859 e tre giorni dopo l'esercito austriaco varcò il Ticino
l'avanzata dell'esercito fu resa difficile dall'allagamento delle risaie, in modo da guadagnare tempo e far arrivare i rinforzi dalla Francia
gli austriaci furono sconfitti a Montebello, Palestro e Magenta, mentre Garibaldi con i suoi "Cacciatori dellle Alpi" vinceva a Varese, San Fermo e Como
il 24 giugno 1859 i due eserciti si scontrarono a San Martino e Solferino. Gli austriaci furono di nuovo sconfitti e ripassarono il fiume Mincio
mentre gli italiani esultavano pensando che il Veneto sarebbe stato liberato di lì a poco, Napoleone III a sorpresa sospese la guerra e firmò, l'11 luglio 1859, l'armistizio di Villafranca
la Lombardia veniva unita al Piemonte, ma il Veneto rimaneva alle dipendenze dell'Austria. Cavour si dimise per protesta, mentre Emilia e Toscana, con un plebiscito, si univano al regno di Sardegna
Napoleone III riconobbe l'annessione, ma in cambio pretese Nizza e la Savoia
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Il 16 giugno 1866 viene siglata un’intesa fra Prussia e Italia, che aspiravano a liberare i loro territori dall'Austria
l'Italia fu sconfitta a Custoza e nella battaglia navale di Lissa
l’Austria venne, però, sconfitta dalla Prussia a Sadowa
la pace di Vienna, sottoscritta il 22 ottobre, sanciva il passaggio del Veneto
all’Italia, unito al resto della nazione con solenne plebiscito
dopo la sconfitta di Napoleone III da parte dell'esercito prussiano, le truppe italiane poterono entrare a Roma attraverso la breccia di Porta Pia (il Papa Pio VII rifiutò le guarentigie per le offese subite)
nel 1871 Roma divenne capitale d'Italia, dopo Torino e Firenze