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Il secolo d'oro - Coggle Diagram
Il secolo d'oro
Alla morte di Dominazio successe Marco coceio nerva, che avendo un età avanzata e la mancanza di figli non avrebbe potuto accentrare su di sè il potere ne poi passarlo ai suoi discendenti.
Nerva fu rispettoso verso le autorità del senato e atuono una politica particolare euilibrata e tollerante.
Il suo merito più grande fu addotare come proprio successore un generale di origine spagnola che comandava le legioni della Germania superiore, ovvero Marco ulpio traino
Il metodo che usò Nerva per l'adozione fu una novità, perché il diritto alla succesione non dipendeva più dai legami di parentela con l'imperatore, ma addotava come suo successore il migliore dei suoi collaboratori
Questo metodo fu efficacie per circa un secolo, infatti con Nerva l'inizio l'epoca fortunata dell'impero definito secolo d'oro
Nel 2 secolo d.C. infatti l'impero romano raggiungess il suo massimo sviluppo e la magior parte dei imperatori di questo periodo governarono con equilibrio e collaboravano positivamente con il senato
Traiano fu il primo imperatore di origine provinciale nella storia di roma. La presenza di una persona della ristocrazia provinciale alla giuda dell'impero romano dimostrava che le provincie stavano aquistndo un peso politico
Traiano fu un imperatore molto saggio e attento ai problemi di tutti, infatti i senatori gli attribuirono il tittolo di ottimus princeps ovvero ottimo principe
fu generoso verso la plebe infatti concesse donazioni in denaro e distribuzioni di generi alimentari. Promosse anche una serie di giochi e spettacoli con i gladiatori, e inoltre fu ben voluto dalle truppe per le sue qualità di condottiero
Traiano poi si dedicò al rissnimento delle finanze dello stato e migliorò strade, porti e aquedotti. Poi fu un prodettore delle arti e della cultura infatti arrichi roma di monumenti straordinari come il Foro
Traiano fu un comandante militare e tra 101 e il 106, in due campagne militari conquistò L'adacia e l'Arabia nord occidentale, poi strappò ai Parti l'Armenia, l'Assiria e la Mesopotamia che poi vennero ridotte a province romane
Nel 117 con la morte di Traiano i romani dovettero rinunciare al controllo di queti territoti, ma comunque sotto Traiano l'impero raggiunse la sua massima espansione territoriale
Traiano scelse come suo successore Publio Elio Adriano un suo lontano parente. Serino trascorre molto tempo lontano da Roma perché voleva ispezionare personalmente le regioni più remote. E viaggiando si rese conto che con l'enorme espenzione dell'impero c'erano molte difficoltà, perciò evitò di continuare le campagne di conquista e puntò a consolidare il controllo delle frontiere
Così fece costruire delle imponenti fortificazioni e il linea cioè il confine dell'impero era diventato il tracciato definitivo con una funzione difensiva
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Dopo la sua morte Adriano lascò l'impero molto meglio organizato sia dal punto di vista militare che da quello amministrativo
Nel 138 Adriano adotto come suo successore Tito Aurelio Fulvio Antonino, che poi sali al trono sesto quell'anno. Egli cercò di preservare e mantenere la pace e la stabiotà dell'impero
Fermò la campagna di conquista e si preocupò di difendere i confini, facendo costruire un nuovo ballo poco più a nord di quello di Adriano in Scozzia
governò con equilibrio e moderazione nel rispetto delle tradizioni, ed ebbe buoni rapporti con il senato. Inoltre rese meno infelice la condizione degli schiavi con dei procedimenti che tutelavano la manodopera servile dagli abusi e dalla crudeltà dei padroni
da qui prese il soprannome di Pio proprio per la sua tolleranza il suo senso di giustizia e il suo profondo spirito religioso. Poco prima di morire nel 161 Antonino scelse comesuo successore il figlio adottivo Marco Aurelio Antonino