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Tiberio e la dinastia giulio-claudia - Coggle Diagram
Tiberio e la dinastia giulio-claudia
Lo stato romano era ancora una repubblica, quindi sarebbe stato il senato a scegliere il nuovo capo di governa.
Augusto però volle una successsione ereditaria, per evitare delle guerre civili, ma visto che non aveva figli maschi adottò Tiberio, dalla moglie Livia.
A Tiberio assegnò sia la podestà tribunizio sia l'impero procosolare, i poteri fondamentali del principato
Si tratta dunque di una successione dinastica
Il 14 agosto d.C. a Nola morì Augusto, e quindi Tiberio divenne il nuovo imperatore, e il principato si trasforma in impero
Le istituzioni repubblicane non erano state abolite e il potere dell'imperatore era assoluto. Il senato divenne poi il nemico principale dell'imperatore.
Per difendersi l'imperatore si affidò allapogio dei pretoriani e dell'esercito e per questo gli attribuiva dei premi
Organizava giochi e spetacoli e ricorreva anche frumentation ovvero all distribuzione di grano gratuito per assicurarsi il consenso del plebe :
Questa politica richiedeva tanto denaro, l'imperatore all'inizio lo possedeva però poi ebbe bisogno di altro denaro così ricorse alla confisca dei pratimoni delle persone che avevano subito condanne per certi tipi di reato
Tiberio apparteneva sia alla gens Iulia sia alla gens Claudia e quindi con lui iniziò la dinastia giulio-Claudia che a roma diede altri tre imperatori Calligola, Claudio e Nerone
Tiberio è stato un eccellente generale, la sua poitica fu moderata, e in politica estera soprattutto rafforzò i confini per evitare guerre di conquista
all'interno della sua stessa corte sorsero delle lotte per la successione, tutti questi sospetti spinsero Tito ad abbandonare Roma, però in sua assenza il prefetto al pretorio Lucio Elio Seiano eliminò i rivali e assansino Druso il figlio di Tiberio, però poi fu condannato a morte con i suoi seguaci e nel 37 d.C. quando morì Tiberio a succedergli fu caligola il nipote
Caligola aveva solo 25 anniquando divenne imperatore. Egli tentò di imporre una vera monarchia assoluta, e si trattò di un regine di terrore e crudele, tanto che venne chiamato il folle imperatore
Consumò tantissimo denaro per abbellire la città e quindi appesantì la tassazione sul commercio e l'artigianato. Poi pretese di essere adorato come un dio, e volle un tempio dedicato alla sua persona e impose l'obbligo di chinarsi di fronte a lui
Chi si opponeva veniva assassinato
dopo quattro anni di regno venne ucciso in una terza congiura organizzata dai pretoriani
furono poi gli stessi pretoriani a proclamare imperatore suo zio Claudio, che fù un imperatore equilibbrato, infatti restiturì onore al senato, e stese la cittadinanza romana a molti provinciali
Risanò le finanze pubbliche e realizzò opere pubbliche importanti
In politica estera aggiunse nuove provincie, nell'Africa settentrionale la Mauritania, e in europa la Britannia, fino a Tamigi, e a est la tracia
per quanto riguarda la sua vita privata, ebbe due divorzi, fece uccidere la sua terza moglie, messalina, e la sua quarta moglie fù la nipote Agrippina, e per la legge romana fu uno scandalo per un ritenevano incestuoso il matrimonio tra zio e nipote
Agrappina fruttò il matrimonio per favorire suo figlio Nerone, infatti poi convinse Claudio ad adottarlo e a dargli sua figlia in moglie Ottavia, così che potesse poi succedergli
Probabilmente poi fu proprio agrippina ad avvelenarlo nel 54 d.C., per far accellerare la successione al trono del figlio
Nerone salì al trono a 17, imposto dalla madre. Nei primi anni governò seguendo le direttive della madre, del prefetto del pretorio Burro e del filosofo e senatore Seneca
Il primo periodo é ricordato come un quinquennio felice, ma le cose cambiarono quando si liberò della tutela della madre e dei consiglieri
nel 59 d.C. assassinò la madre, nel 62 morì Burro, nello stesso anno Seneca si ritirò a vita privata
Nerone si circondò di persone fedeli e crudeli e indirizzò il governo verso l'assolutismo
L'assassinio di agrippina fu uno dei tanti omicidi che compì nerone, prima c'era stato l'avvelenamento del fratellastro, poi uccise le mogli ed infine contro i collaboratori, Burro e poi Seneca fu indotto al suicidio nel 65 d.C.
Ma il più grave fù l'incendio di roma, la notte del 19 luglio del 64 d.C., molti romani credevano che fù proprio Nerone ad appiccare l'incendio,ma la corte imperiale disse che furono stati i cristiani,così li processarono e giustiziarono
inizia da qui la persecuzionedei cristiani, infatti ai romani apparivano seguaci di una religione misteriosa
in questo contesto, venne ucciso l'apostolo Pietro crocifisso sul colle Vaticano, e anche Paolo di Tarso,che fù decapitato
Anche Nerone elaborò una monarchia assoluta. Organizzò giochi per la plebe, realizzò una riforma monetaria che favorì i ceti medi e bassi, riorganizzò l'approvvigionamento di Roma, attuò una politica edilizia, e in politica estera puntò al consolidamento dei confini
Nerone nel 67d.C. fece un lungo viaggio in Grecia, intanto però a roma si stavano organizzando per eliminarlo,infatti nel 68 d.C. Nerone venne dichiarato nemico pubblico, egli cercò di scappare ma i suoi avversari lo raggiunsero e lui si suicidò
Dopo la morte di Nerone l'impero andò nel disordine,la scelta di successione causò una guerra civile che portò ad avere in un anno ben 4 imperatori
il primo fu galba, egli mise in fuga Nerone ma fù ucciso poco dopo dai pretoriani che nominarono Otone, ma le legioni in germani si ribellarono e provlamarono Aulo Vitellio, che arrivò in italia e uccise Otone
nel fra tempo le legioni in giudea proclamarono Tito Flavio Vespasiano, egli giunse in Italia sconfisse Vitellil e diede inizio alla dinastia dei flavi. Ciò dimostra che le regole non esistevano più per la successione e che era la forza delle armi a decidere
Vespasiano era nato a Rieti, da una famiglia del ceto equestre, quindi non aveva origini nobili.
Come imperatore dimostrò consapevolezza e saggezza.
Rafforzò il potere imperiale e fece approvare la led de imperio vespasiani, cioè la legge sui poteri di vespasiano, questa legge affidava all'imperatore un potere assoluto
Vespasiano razionalizzò le spese, recuperò terreni pubblici e finianzò diverse opere pubbliche, con lui fù iniziata la costruzione dell'anfiteatro flavio
nel 79 d.C. quando morì lascia il potere al figlio Tito
Tito si era distinto, già durante il regno del padre, per labilità con cui era riuscito a reprimere la rivolta degli ebrei in Palestina, esplosa nel 67 d.C. Nel 70 d.C. Roma conquista e distruge Gerusalemme.
Fù questo l'evento che diede origine alla diaspora degli ebrei, cioè la dispersione del popolo ebraico nel mondo.
Durante l'impero di Tito l'Italia ebbe alcune sciagure, l'intera penisola venne colpita da una pestilenza, e l'eruzione del Vesuvio
Tito si é distinto per la sagezza e la moderazione, però il suo regno fù breve perché egli morì per una malattia nell' 81 d,C.
Dopo Tito prese il potere il fratello minore Dominazio, che fù molto più duro
In politica estera potenziò le fortificazioni e i contigenti militari lungo il Reno e il Danubio, migliorando così il sistema di difesa del confine, detto limes
in politica interna risanò le finanze dello stato, punì gli abusi dei governatori delle province, aumentò la paga dei soldati per poi ottenere il loro appoggio
Poi accanto al titolo di dominus, signore fece aggiungere quello di deus,Dio
Dominazio scatenò una persecuzione perché la classe senatoria era contraria alla politica, instaurando così un regime di terrore
Inoltre cercò di di impedire la diffusione di altre religioni diverse da quella ufficiale, e così comincia la prima persecuzione contro i cristiani nel 95 d.C. Nel 96 d.C. Dominazio fu assassinato dall'aristocrazia senatoria,e così con la sua morte si concluse la dinastia Flavia