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Augusto - Coggle Diagram
Augusto
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Visto che aveva conquistato il potere graziealle armi, subito punto a riorganizzare l'esercito, rendendolo più efficiente e fedele a lui
Ridusse il numero di legioni per renderlo più efficiente e permise sia ai cittadini romani che quelli delle province di aruolarsi
E rese il mestiere di soldato in una carriera ambita, per assicurarsi la fedeltà ,infatti assicurava ai legionari cheal termire della loro permenenza avrebbero ricevuto denaro, apprezzamenti di terreno e la cittadinanza romana
I legionari però non potevano sposarsi durante il servizio, quindi le loro compagne erano cugine, e i figli illegittimi, quindi non cittadini, e ciò portava ai figli ad arruolarsi per poi poter ottere la cittadinanza romana, e quindi si ebbe il professionismo militare ereditario
Poi istituì una speciale guardia armata dell'imperatore, chiamata pretoriani, ed erano circa 9000 soldati scelti fra i più valorosi.
Essi restavano stabilmentea roma, ed erano gli unici soldati armati, ed erano guidati da un fidato collaboratore del re, chiamato il prefetto del pretorio
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Nel 31a.C. Ottaviano sconfisse marco Antonio diventando il padrone di roma e chiuse il periodo di guerre civili
Russi si apettavano tanto da lui sopratutto una pace duratura infatti fra molti onori quello che spiccava di più era la chiusura del tempio di Giano, che indicava che roma era in pace con il resto del mondo
E tornò a roma ndel 29 a.C. da vincitore, egli celebrò il suo trionfo con il titolo, che era stato di cesare, di imperator, ovvero generale vittorioso, e lo fece inserire nel suo prenome, presentandosi come il comandante vincitore per eccellenza
Ottaviano doveva mantenere la promessa di difendere la repubblica, ma lui credeva che ore governare un impero vasto c'era bisogno di un governo forte formato da un uomo solo
Quindi visto che sapeva che i romani erano attaccati agli ideali repubblicani, prese tutti i poteri più importanti così da governare con un re senza dichiarlo
Al comando dell'esercito Augusto non rinunciò mai e con il titolo di principe poteva votare per primo durante le asemblee e di condizionarne le scelte
Nel 23 a.C. ci fù il passaggio definitivo dalla republica al principato, perché Augusto ottenne:
Potestà tribunizia, i privilegi dei tribuni della plebe, l'inviolabilità e la sacritáù cioè l'intoccabilità della persona del tributo, il diritto di veto sulle iniziative del senato, cioè la possibilità di far approvare le leggi
Imperio proconsolare, cioè il potere di governo dei proconsoli sulle province, il potere di Augusto non si limitava a una sola provincia perché era grande ed illimitato e si estendeva su tutti i territori dominati da roma
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Ed infine nel 2 a.C. gli venne dato anche il titolo di pater patriae, cioè padre della patria
Tutte le cariche più importanti erano nelle mani del principe, e la repubblica che Augusto diceva di aver restaurato era in realtà una monarchia mascherata
Augusto governò per 45 anni, e furono un periodo di pace in cui ci furono diverse riforme:
Il sistema fiscale fu reso più efficiente e per misurarela richezza dei cittadini furono organizzati periodici cedimenti, chesrvivono per accertare il numero degli abitanti , la distribuzione territoriale e i beni posseduti
introdusse i prefetti, funzionari sottopostiak suo diretto controllo ed erano scelti tra le classi sociali più elevate
Poi il prefetto urbano, al cui era affidata l'amministrazione della città e la gestione dell'ordine pubblica, era scelto tra le famiglie senatorie
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L'epoca di augusto conobbe un grande sviluppo delle arti e della cultura che attirarono dei intellettuali stranieri. Uno dei principali dei collaboratori e consiglieri di Augusto,Mecante, aiutò numerosi letterati
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Attorno a Mecante si riunirono alcuni tra i maggiori scrittori della letteratura latina come Virgilio, Orazio e lo storico Tito Livio
Virgilio Marone con l'Eneide, quinto Orazio Flacco con Satire, ed infine l'opera di Tito Livio che scrisse la Storia di Roma dalla sua fondazione
Invece il poeta Ovidio da parte di Augusto prevalse l'intolleranza, le sue opere infatti furono considerate immorali perché esse esaltavano le gioie dell'amore della vita spensierata, quando invece Augusto voleva far prevalere nella vita familiare saldi caldi morali. Perciò Ovidio fu esiliato da Roma e morì senza aver mai ricevuto il perdono imperiale
Augusto favorì gli scambi per mezzo della rete stradale, infatti la merce la posta circolavano rapidamente e in sicurezza
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Augusto intervenì personalmente sulla questione della moneta. Visto che le spese aumentavano, Augusto aumentò le monete circolanti, lasciando a sé le monete d'oro e d'argento e le monete di rame al senato
Il ambito religioso Augusto combino tradizione e novità, cercando da un lato di recuperare i culti ufficiali romani e le antiche cerimonie, e dall'altro pose le premesse per il culto dell'imperatore
Augusto si rifiutò sempre di essere considerato un Dio, invece sfruttò l'antica venerazione latina per i genii, che erano le divinità personali di ogni uomo che lo protegevano dalla nascita alla morte
In ogni casa romana c'era l'usanza che tutti facessero offerte al genio del capo famiglia,così l'imperatore favori la diffusione del culto per il genio di Augusto
Però in oriente dove il culto del re-Dio c'era da miglialia di anni, Augusto si presentò come Dio vivente e successore dei faraoni
Augusto riteneva che i romani avevano dimenticato i valori antichi che avevano reso grande la repubblica così tra il 18 e il 9 a.C. fece le leggi Giulie
Erano norme che servivano a salvaguardare la famiglia, alcune obbligavano di risposarsi se si era vedovi o divorziati e prevedevano dei premi in denaro per le famiglie numerose, poi prevedevano delle pene pesanti con cui punivano l'adulterio e poteva esssere denunciato da chiunque
Augusto emanò delle leggi contro il lusso valorizò le attività della terra e rinnovò la devozione per gli dei della tradizione romana, però i romani non intendevano abbandonare le loro abitudini di vita.
I membri della classe dirigente entrarono nella cerchia dei funzionari del principe quindi dovettero darsi al nec-otium, cioè il contrario dell'ozio, quindi alle attività pratiche
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i capi famiglia non dovevano più limitarsi a comandare, e cominciarono ad aver rispetto delle loro mogli, ora le consideravano compagne della vita e la fedeltà vinenne apprezata
Augusto fece nuove opere pubbliche che servivano a far celebrare la grandezza di Roma, fra queste fece un nuovo foro,chiamato foro augusteo, tra le statue al suo interno quella che spiccava era quella di Augusto stesso. L'artare si chiamava, ara pacis augustae , che significa l'artare della pace di augusto
Augusto curò anchele biblioteche pubbliche, favorendo così l letteratura