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LA RUSSIA DI PIETRO IL GRANDE - Coggle Diagram
LA RUSSIA DI PIETRO IL GRANDE
Dopo la morte di Ivan IV Il Terribile, ci fu un periodo di caos che si concluse nel 1613 con la nomina di zar di Michele III.
Con lui iniziò la dinastia dei Romanov che governò fino al '900.Si completò l'espansione russa fino ai confini della Manciuria. Vennero conquistate l'Ucraina e la Bielorussia con un conflitto avuto con la Polonia.
Alla fine del 1600 era abitata da 14 milioni di abitanti divisi in 2 categorie:
Prima
Apparteneva la nobiltà di corte e terriera
Seconda
Era composta dai contadini.
La sua economia si basava sull'agricoltura, e molto spesso rimaneva isolato.
Dalla fine del '600 iniziò a stabilire rapporti diplomatici con Svedesi, Olandesi e Danesi e si avviarono contatti con l'Inghilterra.
Nel 1689 salì al trono Pietro il Grande
Mise in atto riforme per far uscire la Russia dal suo isolamento e a favorire la modernizzazione.
Si dedicò al rafforzamento dell'esercito e della flotta.
Nel 1703 fondò il porto commerciale e militare di San Pietroburgo.
Nel 1712 spostò la capitale a San Pietroburgo per controllare gli Stati affacciati sul Mar Baltico.
Limitò i privilegi della nobiltà che controllava gran parte delle terre. Impose ai giovani nobili di frequentare scuole per inserirsi nell'esercito, nella flotta o nella burocrazia.
Così per ottenere una carica pubblica si doveva acquisire meriti e non bastavano più i diritti di nascita.
Diede forza all'industrializzazione del Paese facendo arrivare dall'Europa tecnici specializzati per sviluppare attività produttive.
Che scontentarono le classi privilegiate
Soprattutto i membri del clero e dei nobili.
perciò cercarono di organizzare una rivolta con il principe Alessio figlio dello zar.
Pietro però fu inflessibile nello stroncare la cospirazione.
E il principe fu condannato a morte nel 1718.
Le riforme non indebolirono il regime feudale.
Pietro permise ai nobili di aumentare il controllo sui contadini.