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FOLENGO, Teofilo - Coggle Diagram
FOLENGO, Teofilo
VITA
vicende biografiche fino al 1525 --> rintracciabili nei registri delle matricole e nei capitoli dei monasteri appartenenti alla Congregazione benedettina.
soggiorno bresciano (1508-1510) il F. --> studente di filosofia sotto la guida di Antonio da Travagliato, maestro dei novizi
Nel 1508 il F. -->entra come -->postulante(ordine religioso) -->nel monastero di S. Eufemia a Brescia-->il 24 giugno 1509 -->i voti ed assunse il nome di Teofilo
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la madre--> Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile-->padre del F., Federico, notaio e figlio di notai, apparteneva ad un'antica famiglia mantovana legata ai Gonzaga.
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nasce l'8 nov. 1491 a Mantova-->muore dicembre 9, 1544
Nel 1517 -->a Cesena nel monastero di S. Maria del Monte--> nominato in maggio e ottobre nel libro delle spese--> probabile sia ritornato -->a S. Eufemia a Brescia.
ordinato sacerdote-->"Teofilo da Mantova"--> Il suo ruolo nella vita del monastero --> quello di amministratore
prima edizione delle Maccheronee -->fatte due ristampe--> a Venezia presso C. Arrivabene nel 1521--> a Milano presso Agostino da Vimercate nel novembre 1520.
1530 il F. -->lascia Venezia --> un periodo di vita eremitica. Insieme con il fratello Giambattista--> per un breve periodo sul monte Conero, vicino ad Ancona
Lo testimonia la prefazione alla terza edizione delle Maccheronee, la Cipadense-->la data precisa, 20 ottobre
VITA
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Il F-->destinato a S. Martino alle Scale, presso Palermo,--> l'attività letteraria un genere nuovo per lui--> il teatro.
Compose-->una sacra rappresentazione, l'Atto della Pinta-->+ volte messa in scena-->storia della redenzione, da Adamo a Cristo--> in corretto latino liturgico, primo esempio in Italia di auto sacramenta sull'esempio spagnolo.
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l F.--> nei suoi ultimi anni certamente--> lascia cadere la timidezza --> aveva fatto pronunciare, nell'edizione Toscolana,--> sa di aver messo al mondo--> un'opera viva -->parla il suo proprio e personalissimo linguaggio
Nella breve prefazione in corretta prosa volgare --> l'opera è stata riscritta dall'autore, a Venezia--> egli--> rivolto ad interessi diversi
1533 il F. -->di nuovo a Venezia--> occupato all'edizione dell'Umanità --> ottenne dal Senato veneto il privilegio di stampa per un decennio in data 10 luglio 1533.
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OPERE
Opere italiane
a cura di U. Renda, Bari 1911-14 (Orlandino, Caos, Umanità, Palermitana, Atto della Pinta, due passiones dall'Hagiomachia); Il Baldus
opere latine e volgari a cura di U.E. Paoli, Firenze 1941
Le Maccheronee, a cura di A. Luzio, Ban 1911 e 1927-28 (edizione della Vigaso Cocaio)