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SOCIOLOGIA 2 / Educazione e (ri)produzione sociale - Coggle Diagram
SOCIOLOGIA 2 / Educazione e (ri)produzione sociale
La natura umana è trasmessa dalla nascita? Dov'è la frontiera tra biologia genetica e cultura nel comportamento umano?
per diventare ESSERI SOCIALI dobbiamo apprendere valori, norme, linguaggio, capacità/abilità, credenze, modi di pensare, modi di agire, ... (elementi socioculturali del nostro milieu)
socializzazione
il processo di acquisizione delle maniere di fare, di pensare, di sentire proprie di un gruppo in cui una persona è portata a vivere
individuo con la sua personalità (biografia) + tratti legati alla società che si riproduce = essere sociale
siamo tutti diversi ma portatori di tratti culturali simili.
viene prima l'individuo o la socialità? - INTERDIPENDENZA, si nutrono a vicenda
inizia con la nascita e finisce con la morte, accellerazione però in certi passaggi / categorie d'età (per marcare l'appartenenza)
aspetto genetico influenza un po' ma IMPORTANTISSIMA la
cultura
! (vedi film bambino selvaggio)
l'essere umano
apprende culturalmente
come soddisfare le sue
pulsioni e i suoi riflessi
(! non istinti che invece sono innati)
Tratti della personalità che sono attraversati dalle dimensioni collettive
componente emotiva (nel mondo diversi modi di esprimere / percepire le emozioni / gli affetti) - è socialmente regolato
componente comportamentale (capacità, abilità, competenze)
componente cognitiva (pensare, percepire, ...)
agenzie di socializzazione
gruppi dei pari
relazione fondata sulla similitudine di gusti e pratiche
socializzazione orizzontale
media
possono veicolare una serie di valori, norme, ... che possono essere anche in contraddizione con quanto trasmetto dalle altre agenzie di socializzazione
scuola
per molte famiglie il mezzo per la promozione sociale e professionale
sempre più imp. a causa del tasso di scolarizzazione + allungamento della scolarità obbligatoria
altre agenzie
le comunità (modno professionale, religione, altre istituzioni)
imp. soprattutto nella seconda fase della vita
famiglia
fondamentale nella prima fase della vita
caratterizzata dalla dimensione affettiva
trasmissione di norme e valori di generazione in generauione (riproduzione sociale)
osservazione, imitazione, apprendimento dei ruoli famigliari e relativi al passaggio dall'adolescenza all'età adulta
cosa sono?
ci permettono di costruirci come esseri sociali
intervengono in momenti diversi nell'arco della vita
Socializzazione primaria e secondaria
primaria
infanzia
linguaggio, capacità cognitive, sviluppo emozionale-affettivo (apprendiamo ruoli sociali), norme, valori, ruoli
ci aiuterà poi nelle nostre decisioni della socializzazione secondaria - scelte in funzione di questa percezione (HABITUS)
famiglia, scuola, gruppo dei pari, media
secondaria
età adulta
apprendimento di ruoli specifici, comeptenze, valori (mondo professionale)
mondo professionale, gruppo dei pari, famiglia/coppia
chiaramente si confondono ma serve per mettere in evidenza l'imp. della socializzazione primaria nella prima parte della vita
altri tipi slide 33
socializzazione anticipatoria (adapter normes del gruppo al quale si vuole apparrtenere)
risocializzazione
come funziona il processo di socializzazione (categorie più o meno imp. a dipendenza del contesto sociale in cui viviamo)
origine/etnicità/colore della pelle
approccio soggettivista
dipende da dove cresco - peso della sociologia! - non è perché sno indiana che allora fa parte della mia entità. Se però ne fa parte e sono cresciuta in Ticino con genitori ticinesi, come mai? Sucita una certa fierezza?
approccio oggettivista
dipende dall'etnia
l'etnia ha un'esistenza solo se messa in discorso nella società in cui si vive
i due approcci come due lenti
età
adolescenza: rottura del ciclo, distacco
adulto: di nuovo torna alle regole, ha una sua identità ma si conforma - politically correct / imp. anche delle relazioni amorose
infanzia: imitazione genitori
3a età: solitudine
oggigiorno non c'è più una differenziazione netta tra le diverse fasce d'età, ma comunque una serie di attese collettive (es.: infatuazione a 13 anni, non 50)
genere
esiste solo se nella società in cui si vive è messo in discorso
ragazze che si comportano da ragazze e ragazzi da ragazzi (ruolo sociale attribuito loro)
si imapra in afmaiglia, a scuola (anche immagini dei libri di testo, commenti di compagni, ...)
anche le aspettative scolastiche sono associate al genere: una ragazza agitata viene tollerata meno di un ragazzo - sistema di sanzioni che quindi porta con sé una differenziazione di genere. Per fortuna: presa di coscienza. (Anche i docenti fanno parte di un tipo di classe quindi hanno aspettative!)
dipende dal contesto sociale (milieu sociale) / classe sociale
es.: genitori classe medio/alta: accento sull'autonomia / genitori classe bassa: rispetto delle regole
già nella scuola che si frequenta possono esserci differenze
norme e valori trasmessi variano a seconda del contesto sociale
! non determinismo ma c'è un elemento di trasmissione sociale che è presente attraverso la famiglia
a seconda della classe sociale dei genitori possono essere visibili stili educativi ben precisi e differenziati
! studio che dice che non siamo tutti uguali di fronte all'uso delle nuove tecnolgie
socializzazione primaria influenzata dalla secondaria (omogamia) individui di estrazione sociale simile tendonoa frequentare posti simili, incontrano gli stessi tipi di persone, valorizzano certi aspetti della eprsona amata, ecc.
mobilità socio-professionale ridotta (! non significa NO mobilità / determinismo sociale) - siamo in contatto con altre agenzie di socializzazione quindi diversi repertori disponibili in cui rispecchiarsi - PLURALITÀ - tendenza però alla riproduzione sociale...
G.H. Mead e il sé sociale (41)
i bambini imparano imitando gli altri
attraverso il gioco adottano dei ruoli d'adulto, ciò consente loro di prendere il ruolo dell'altro (imparano così le regolette che vedono eseguite dagli altri - genitori, persone vicine, ...)
acquisiscono il senso di se stessi tramito il loro "me" che traduce come essi si vedono attraverso gli occhi degli altri (io riflesso) - reazione a ciò che gli altri mi dicono / a come mi guardano...
interiorizzano le modalità che in quel contesto sembrano più legittime
afferrano l'idea di un altro generalizzato cioè i valori generali della propria culturale
si spiega la questione del genere: bambino che cambia il pannolino che viene guardato male e qualcuno dice "ma quello lo fa la mamma"...