Nel momento in cui il nostro corpo è nella fase di sonno, il suo assetto biochimico cambia e si attivano una serie di funzioni vitali fondamentali per il mantenimento del benessere psicofisico. In questo gioca un ruolo fondamentale il nostro cervello che, nonostante la sensazione di perdita di coscienza che associamo al sonno, resta in realtà in parte vigile. Diciamo, per semplificare, che è come se, non dovendo prestare attenzione a tutto ciò che abbiamo intorno, alle reazioni che dovremmo mettere in atto, alle risposte che dovremmo dare all’ambiente, il nostro cervello riuscisse, nella quiete della notte, a concentrarsi su tutte quelle piccole e grandi azioni che richiedono calma, pazienza e silenzio.
La Meditazione è una delle discipline più conosciute in grado di ridurre ansia e stress, migliorare l’attenzione e, addirittura, aumentare lo spessore della materia grigia. Lo stato mentale di chi la pratica ad alto livello, non a caso, è molto simile a quello che si prova nel sonno profondo, con i conseguenti benefici sull’individuo. La meditazione, poi, è anche consigliata a chi soffre di insonnia come metodo per favorire l’addormentamento.
Altro metodo è quello del Rilassamento Muscolare Progressivo, volto a instaurare una routine che consiste nella contrazione consapevole di diversi muscoli e nella successiva distensione dei medesimi. Alternare e osservare la differenza tra i due stati è funzionale alla riduzione della tensione interiore.
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