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CAP 11 COMPORTAMENTO PROSOCIALE, COSTO DELL'AIUTO, COSTO DEL NON AIUTO…

- - - - VOLONTARIAMENTE E INTENZIONALMENTE
        
        IN MODI CHE RITENGONO A BENEFICIO ALTRUI
        
        CHE PERO' RECANO ANCHE BENEFICIO PERSONALE (es: le donazioni forniscono una certa immagine all'azienda e inoltre si possono scaricare dalle imposte)
  - - - RIFERITO AD UN ATTO PROSOCIALE CHE AVVANTAGGIA GLI ALTRI
        
        SENZA COMPORTARE VANTAGGI PERSONALI PER CHI LO ATTUA
- - - - PER ASSICURARE LA SOPRAVVIVENZA DEI NOSTRI GENI
        
        NON E' EMPIRICO E POI NON SPIEGA PERCHE' SI SCEGLIE QUANDO AIUTARE E QUANDO NO
  - - - SI RITIENE CHE GLI INDIVIDUI RICAVINO
        
        GRATIFICAZIONE DA UN COMPORTAMENTO CONFORME ALLE NORME
        
        PUNIZIONE QUANDO VIOLANO LE NORME
    - - si restituisce il favore quando riceviamo aiuto da qualcuno
        
        se quel qualcuno ha fatto un gesto di grande sacrificio in nostro favore
    - - dobbiamo aiutare chi è in difficoltà
        
        indipendentemente dal fatto che abbiamo riceuto o potremo ricevere aiuto da questa persona
      - si tende ad aiutare più chi NON è artefice della propria sfortuna (ipotesi del modo giusto)
    - - convinzione generalmente condivisa
        
        che il mondo sia un luogo giusto ed equo
        
        dove le persone hanno ciò che si meritano
      - in base a questa ipotesi tendiamo ad aiutare che ne ha bisogno solo se pensiamo che il problema non sia dovuto ad una sua responsabilità
      - "persistenza del bisogno"
        
        si presta aiuto se percepito come immediatamente efficace
        
        ok la donazione unica, non quella mensile perchè percepita come inefficace a risolvere un problema (se devo donare continuamente significa che non risolverò mai il problema)
  - - - L'OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO ALTRUISTICO DOVREBBE FAVORIRE LA NOSTRA TENDENZA AL COMPORTAMENTO SOCIALE
        
        SOLO SE CONSEGUE RISULTATI POSITIVI
        
        PERCHE' AUMENTA IN NOI LA PERCEZIONE DELL'AUTOEFFICACIA
- - - - UN ASTANTE ATTRAVERSA DIVERSE FASI PRIMA DI DECIDERE SE INTERVENIRE
        
        ESSERE PRESENTE ALL'INCIDENTE
        
        DEFINIRE L'INCIDENTE
        
        ASSUMERSI LA RESPONSABILITA'
        
        DECIDERE CHE COSA FARE
      - APATIA DELLO SPETTATORE
        
        LE PERSONE TENDONO AD AIUTARE
        
        MENO
        
        IN PRESENZA DI ALTRE PERSONE
        
        PIU'
        
        QUANDO SONO DA SOLE
        
        PROCESSI ALLA BASE DELL'EFFETTO DELL'APATIA DELLO SPETTATORE
        
        DIFFUSIONE DELLA RESPONSABILITA'
        
        SI TRASFERISCE SUGLI ALTRI LA PROPRIA RESPONSABILITA' DI AIUTO
        
        INIBIZIONE DA PUBBLICO
        
        NON SI AGISCE PER TIMORE DI SBAGLIARE E ESSERE OGGETTO DI DERISIONE
        
        A CAUSA DELL' INFLUENZA SOCIALE NORMATIVA
        
        in SITUAZIONI AMBIGUE ASSUMO la POSIZIONE degli ALTRI
        
        ASSUMO le NORME del GRUPPO per MANTENERE il LEGAME con gli ALTRI
        
        RICORDARE CHE AGIRE SENZA INIBIZIONE TALVOLTA E' UN BENEFICO COMPORTAMENTO PROSOCIALE
    - - GLI SPETTATORI ATTRAVERSANO 3 FASI
        
        CAUSA DI TALE ATTIVAZIONE (ETICHETTATURA)
        
        ATTRIBUIBILE AL MALESSERE PERSONALE NEL VEDERE QUALCUNO CHE SOFFRE
        
        2 TIPI DI RISPOSTA EMOTIVA
        
        PERCHE' CI FA SMETTERE DI SOFFRIRE
        
        PER EMPATIA E PERCIO' INCENTRATA SULLA PERSONA IN DIFFICOLTA' PIU' CHE SU NOI STESSI
        
        STIMA DEI COSTI (CALCOLO DEL COSTO DELL'INTERVENTO O DELL'INAZIONE)
        
        2 TIPI DI COSTO
        
        DELL'AIUTO
        
        DEL NON AIUTO
        
        ATTIVAZIONE FISIOLOGICA
        
        ABBIAMO PRIMA UNA REAZIONE DI ORIENTAMENTO
        
        IN CUI DECIDERE SENZA FARSI PERENDERE DAL PANICO
        
        POI UNA REAZIONE DI DIFESA
        
        CON AUMENTO DELLA RISPOSTA FISIOLOGICA CHE PREPARA ALL'AZIONE
        
        1 more item...
- - - - IL BUONUMORE FAVORISCE IL COMPORTAMENTO ALTRUISTA E VICEVERSA
        
        A MENO CHE NON INTERVENGA IL SENSO DI COLPA
        
        IN BASE AL MODELLO DELL'ATTIVAZIONE DELL'EMOZIONE
        
        VENGONO ATTIVATI PENSIERI E SENSAZIONI POSITIVI CHE FAVORISCONO IL COMPORTAMENTO PROSOCIALE
        
        IN BASE AL MODELLO DELL'EMOZIONE COME INFORMAZIONE
        
        PER CAPIRE COSA PROVIAMO NEL NOSTRO AMBIENTE
        
        ES: se siamo di cattivo umore possiamo dedurre che è colpa di una persona che non ci fa star bene (quando invece è solo nostro umore a farci vedere cose negative)
        
        IPOTESI DELLA SALVAGUARDIA DELL'IMMAGINE
        
        CHI SI SENTE IN COLPA DESIDERA RIPARARE AL DANNO FATTO
        
        MODELLO DEL SOLLIEVO DALLO STATO D'ANIMO NEGATIVO
        
        LE PAX AIUTANO GLI ALTRI CON LO SCOPO DI SENTIRSI NUOVAMENTE BENE CON SE STESSE
    - - QUANDO VEDIAMO QUALCUNO CHE SOFFRE POSSIAMO PROVARE 2 TIPI DIVERSI DI REAZIONE EMOTIVA
        
        DISAGIO PERSONALE (egoismo)
        
        INCENTRATO SU NOI STESSI
        
        LA PREOCCUPAZIONE DI COME CI SENTIAMO NOI DI FRONTE ALLA SOFFERENZA
        
        PREOCCUPAZIONE EMPATICA (altruismo)
        
        ORIENTATA VERSO LA VITTIMA
        
        COMPASSIONE PER LA PERSONA IN DIFFICOLTA'
    - - SE L'ASTANTE RITIENE DI ESSERE IN GRADO DI AFFRONTARE (costo basso)
        
        CON COMPETENZA
        
        LA SITUAZIONE DI EMERGENZA INTERVERRA' PIU' FACILMENTE
      - ANCHE SOLO LA PERCEZIONE DELLA COMPETENZA E' SUFFICIENTE A INDURRE UN COMPORTAMENTO DI AIUTO
      - SE ALL'ASTANTE VIENE CONCESSA UNA POSIZIONE DI LEADERSHIP QUESTA INCREMENTERA' IL COMPORTAMENTO DI AIUTO
        
        PERCHE' INCREMENTERA' IN LUI LA PERCEZIONE DELLA RESPONSABILITA' PERSONALE
    - - DONNE
        
        TENDONO AD ESSERE PIU' SOLIDALI NELLE SITUAIZONI DELLA QUOTIDIANITA'
        
        AIUTANO CON PIU' DIFFICOLTA' GLI SCONOSCIUTI
        
        AIUTANO INDIFFERENTEMENTE DAL SESSO
      - UOMINI
        
        HANNO UN COPORTAMENTO PROSOCIALE PIU' ACCENTUATO NELLE SITUAZIONI INUSUALI E PERICOLOSE
        
        AIUTANO PIU' FACILMENTE GLI SCONOSCIUTI
        
        TENDONO AD AIUTARE PIU' LE DONNE
    - - LOCUS DI CONTROLLO (modalità in cui si ritiene che si svolgano gli eventi della vita)
        
        INTERNO
        
        PERSONE CHE HANNO LA SENSAZIONE DI POTER ESERCITARE UN CONTROLLO PERSONALE SUGLI EVENTI
        
        TENDONO PIU' FACILMENTE A PRESTRE AIUTO PERCHE POSSIEDONO UNA MAGGIORE AUTOEFFICACIA E SONO CONVINTI CHE IL LORO INTERVENTO POSSA FARE LA DIFFERENZA
        
        ESTERNO
        
        PERSONE CHE SI RITENGONO VITTIME DELLE CIRCOSTANZE
      - EMPATIA DISPOSIZIONALE
        
        CHI è PIU' EMPATICO TENDE AD AIUTARE DI PIU'
      - CHI AIUTA ATTRIBUISCE MAGGIOR RESPONSABILITA' SOCIALERISPETTO A CHI NON LO FA
  - - - TENDIAMO AD AIUTARE PIU' FACILMENTE COLORO CHE RITENIAMO SIMILI A NOI
    - - SI AIUTA PIU' UN MEMBRO DELL'INGROUP
        
        se si è soli non c'è differenza, ma in gruppo si tende ad aiutare di più un membro della nostra etnia
    - - GLI INDIVIDUI ATTRAENTI (NON SOLO FISICAMENTE) RICEVONO PIU' AIUTO
    - - SI TENDE AD AIUTARE DI PIU' PERSONE CHE SONO IN DIFFICOLTA' PER CAUSE ESTERNE E MENO CHI RITENIAMO RESPONSABILE DELLA PRORPIA SITUAZIONE NEGATIVA
- - - - DEL DONATORE
        
        le sue motivazioni nel prestare aiuto
      - DEL DESTINATARIO
        
        autostima, sentirsi minacciato
      - DELL'AIUTO
        
        portata dell'aiuto prestato
      - DEL CONTESTO
        
        possibilità di contraccambiare l'aiuto ricevuto