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La politica economica del Fascismo - Coggle Diagram
La politica economica del Fascismo
Nella fase iniziale del fascismo il regime non interferì molto nell'economia dello stato, ma nel 1925 Mussolini he interjected negli affari dello stato.
Mussolini fondò una campagna chiamata "La battaglia del grano" che aveva come scopo ridurre le imports del grano dall'estero.
Per raggiungere il suo obiettivo Mussolini voleva far produrre molto grano in Italia, m i territori non erano sufficienti.
Per far fronte a questo problema fece bonificare vastissime aree paludose con lo scopo di adibirle alla coltura del grano.
Allo stesso tempo il governo in campo agricolo attuò una politica protezionista, che imponeva dazi alle merci importate. Di conseguenza il grano Italiano salì molto di prezzo e gli Italiani si lamentarono molto.
I territori in quel periodo erano per lo più paludosi e questo rendeva quasi impossibile la coltivazione del grano, ma favoriva molto la diffusione della malaria.
Mussolini per risolvere ciò provò prima a bonificare i territori prosciugandoli, ma non funzionò, e decise quindi di utilizzare i veleni e rendere utilizzabili i territori
Una seconda iniziativa di Mussolini fu quella della "Battaglia per la Lira" dato che negli ultimi tempi ci era stata una grande inflazione
Per far fronte all'inflazione e ridare valore alla Lira decise di diminuire lo stipendio degli operai facendo salire così il valore della moneta
Nel 1929 ci fu inoltre una grande crisi, facendo diminuire così la produzione industriale, le banche iniziarono a fallire e la situazione era drastica.
Per aiutare le imprese Mussolini fondò due organizzazioni : Imi e Iri, che compravano le industrie in crisi.
Mussolini impose poi l'autarchia, ovvero l'acquisto e il consumo dei soli prodotti italiani
La politica estera del Fascismo
L'Italia era legata alla Francia e al Regno Unito, ma a differenza di quei due paesi, non aveva molti possedimenti coloniali.
Nel 1931 quindi Mussolini, con metodi brutali ottenne la Libia
Nel 1935 Mussolini dichiarò guerra all'Etiopia
Con l'annessione dell'Etiopia, Mussolini ottenne l'apice del suo consenso.
Insomma, Mussolini voleva dare all'Italia un Impero
L'Asse Roma-Berlino
E' dopo la stipulazione dell'asse Roma-Berlino, infatti, che l'Italia partecipa al fianco della Germania nella guerra civile spagnola per dare appoggio alle truppe di Francisco Franco.Il termine "asse Roma-Berlino" nacque però in seguito alla stipulazione del patto: esso, infatti fu utilizzato per la prima volta da Benito Mussolini in occasione del discorso di Milano del 1° novembre 1936.
Per asse Roma-Berlino si intende l'intesa che venne stipulata tra Italia e Germania il 24 ottobre 1936. Si tratta di un patto formale che trova un grandissimo valore politico nell'Europa degli anni '30: da sempre divise a causa della questione austriaca e delle altri contrastanti potenze europee, dopo tale patto Italia e Germania si trovano alleate su molti fronti.
L'accordo segnò per il fascismo il distacco degli Stati democratici e l'adesione alla futura politica nazista.
Dopo la caduta dell'Ungheria, il regime fascista Italiano si espanse in Europa, infatti esso rappresentò la prima esperienza di Dittatura Europea
Queste Dittature Europee avevano molte differenze, ma molte caratteristiche comuni
Un Leader Carismatico e con una forte personalità
Quindi la soppressione della libertà di Stampa e di opinione, la propaganda.
Milizie di partito fedeli al leader
Un unico partito