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D.lgs. 165/01 testo unico del pubblico impiego - Coggle Diagram
D.lgs. 165/01
testo unico del pubblico impiego
testo unico del pubblico impiego che raccoglie le frastagliate norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze della P.A.
fenomeno della contrattualizzazione o privatizzazione del pubblico impiego (riconoscimento della natura privatistica del rapporto di pubblico impiego)
la PA perde il ruolo autoritativo, e la sua posizione diventa quella di datore di lavoro privato
fonti del rapporto di pubblico impiego diventano: il codice civile, le leggi sui rapporti di lavoro privati, i contratti collettivi
art.40 del d.lgs.165/2001: le PA possono attivare autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa, nel rispetto dei vincoli di bilancio>>qualora non si raggiunga l'accordo per la stipulazione di un contratto collettivo integrativo, l'amministrazione interessata può provvedere unilateralmente sulle materie oggetto del mancato accordo o contratto>>in questo caso non si è più quindi in presenza di atti bilaterali di diritto privato, perché è possibile che la contrattazione decentrata si conformi anche come atto amministrativo adottato unilateralmente, sia pure in via provvisoria e per assicurare continuità e migliore svolgimento della PA
la fonte regolatrice del rapporto è il contratto individuale di diritto privato (perciò è sottratto al potere di annullamento del giudice amministrativo)
: vengono devolute al giudice ordinario (giudice del lavoro) tutte le controversie di lavoro
restano di pertinenza del giudice amministrativo le controversie in materia di procedure concorsuali
categorie escluse dalla privatizzazione (art.3)
viene accompagnato dalla emanazione della L.145/2002 (modifiche alla dirigenza pubblica)
Riforma Brunetta (D.lgs.150/2009, emanato in attuazione di criteri direttivi):
convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali
potenziamento del concetto di responsabilità nel lavoro pubblico, del SISTEMA DI VALUTAZIONE delle strutture pubbliche, del sistema di valutazione del merito individuale del personale
potenziata la TRASPARENZA e l'ORIENTAMENTO ALLA QUALITA' DEI SERVIZI erogati agli utenti
sono adottate misure normative finalizzate a INCREMENTARE L'EFFICIENZA delle PA, anche mediante interventi in materia di incentivazione dei dipendenti
introduzione di modifiche al regime delle sanzioni con l'obiettivo di dettare linee certe per il contrasto dei fenomeni di BASSA PRODUTTIVITA' e di ASSENTEISMO
Decreto Madia (decreto 75/2017): reca modifiche e integrazioni al d.lgs. 165/2001
contenimento delle assunzioni, ora differenziate in base agli effettivi fabbisogni
riorganizzazione dell'accertamento medico-legale in caso di assenze per malattia (vengono attribuite all'Inps le relative competenze)
le forme di lavoro flessibile vengono disciplinate, ma con l'individuazione di limitate e tassative fattispecie al fine di prevenire il precariato
d.lgs.165/2001: art 36: sono comprese tutte quelle possibilità, previste dal codice civile e dalle leggi sul rapporto di lavoro subordinato, diverse dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato
per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ORDINARIO le PA assumono SOLO con contratti a tempo indeterminato
per le esigenze di carattere TEMPORANEO o ECCEZIONALE (di straordinarietà) le PA POSSONO avvalersi delle forme contrattuali flessibili
sono introdotte norme in materia di responsabilità disciplinare dei dipendenti pubblici, per rendere VELOCE CONCRETA e CERTA l'azione disciplinare
integrazione nell'ambiente di lavoro di persone con disabilità attraverso istituzione di Consulta Nazionale per garantire integrazione di persone con disabilità>>nomina di responsabile dei processi di inserimento per PA con più di 200 dipendenti
introduce una distinzione fra:
atti di micro organizzazione, rimessi alle determinazioni unilaterali della PA nell'esercizio della capacità di diritto privato (capacità propria del datore di lavoro)
cioè, le determinazioni per l'organizzazione degli uffici, assunte da organi con capacità e poteri del privato datore di lavoro
atti di macro organizzazione (riservati alla fonte pubblicistica, di diritto pubblico)
cioè gli atti amministrativi di natura provvedimentale (quindi autoritativi, cioè emanati dalle Autorità politiche con disposizioni di legge)
d.lgs.150/2009 (Riforma Brunetta): le progressioni, sia orizzontali (economiche) che verticali (di carriera) sono disciplinate mediante fonte pubblicistica>>quindi in questo caso le regole dettate dal legislatore sono riconosciute come prevalenti sulle norme contrattuali>>cioè i contratti collettivi, in questo caso, devono recepire le indicazioni date dal legislatore, perché la regolamentazione prevista dai contratti collettivi contrasterebbe con norme imperative di legge
d.lgs. 150/2009: art. 23: costituisce titolo PRIORITARIO nella individuazione dei dipendenti cui erogare beneficio della progressione orizzontale, l'essere collocati per 3 anni consecutivi o per 5 anni non consecutivi nella fascia di valutazione più alta (attribuzione di fasce di merito)
attribuzione di fasce di merito: art 52 del d.lgs 165/2001: le progressioni avvengono secondo principi di selettività, e in funzione di qualità culturali e professionali, dell'attività svolta, dei risultati conseguiti
le progressioni verticali sono disciplinate dal criterio della concorsualità (le PA consentono il passaggio ad aree funzionali superiori solo attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al 50% a favore del personale interno [la collocazione nella fascia di merito più alta per 3 anni consecutivi o per 5 anni non consecutivi costituisce titolo RILEVANTE, ma NON prioritario, ai fini della progressione di carriera]
Accesso al pubblico impiego
d.lgs. 165/2001: art.35: pubblicità, trasparenza, oggettività dei meccanismi>>i principi essenziali delle procedure di reclutamento
l'assunzione avviene con contratto individuale di lavoro
art. 97 della Costituzione: si impone il concorso quale regola generale per l'accesso al pubblico impiego
d.lgs. 165/2001: art.28 e 37: necessità dell'accertamento delle conoscenze informatiche e delle lingue straniere
d.lgs. 165/2001: art.7: pari opportunità tra uomini e donne nell'accesso al lavoro pubblico
mobilità volontaria: l'art 30 del d.lgs 165/2001 (Testo unico del pubblico impiego), novellato dal d.lgs 150/2009 (Riforma Brunetta), disciplina la mobilità volontaria: mediante cessione del contratto di lavoro si consente ai dipendenti pubblici di scambiare il proprio posto di lavoro con altri dipendenti pubblici interessati, oppure di passare ad un'altra amministrazione
NON è un diritto del dipendente>>infatti il trasferimento è disposto: previo parere favorevole del dirigente responsabile dei servizi e degli uffici cui il personale sarà assegnato & tenuto conto della professionalità del dipendente in relazione al posto da ricoprire
al solo dirigente spetta la decisione finale
art 30: le amministrazioni devono:
rendere pubbliche le disponibilità dei posti da ricoprire attraverso il passaggio diretto di personale
fissare preventivamente i criteri di scelta
la mobilità è uno strumento concepito per riequilibrare la distribuzione e l'utilizzo delle risorse umane, per il minore contenimento della spesa pubblica; è collocata a monte di tutte le altre procedure finalizzate alla provvista di personale
mobilità obbligatoria: art 33 del d.lgs 165/2001: obbligo, in capo ad ogni PA, di rilevare annualmente (in sede di ricognizione delle dotazioni organiche) eventuali eccedenze di personale o situazioni di soprannumero, e ricollocare il dipendente o all'interno del medesimo ente, oppure presso altre PA nella stessa regione, previo accordo scritto tra le due amministrazioni
se tale obbligo non è rispettato:
nullità delle assunzioni
viene accertata la responsabilità disciplinare del dirigente
quindi: se il dirigente riscontra la sussistenza di eccedenze, deve trasmettere una informativa alle rappresentanze sindacali: trascorsi 10 gg. l'amministrazione può risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro con dipendenti con almeno 40 anni di anzianità contributiva, oppure verificare la possibilità di ricollocarli
art 55 d.lgs 165/2001: i dipendenti delle PA che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo mediante uso di cartellini identificativi, o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro (sono soggette a tale obbligo quelle tipologie di lavoro che si svolgono in luogo pubblico e aperto ad una utenza indistinta)
art 55 d.lgs 165/2001: responsabilità disciplinare dei dipendenti: quando il dipendente commette infrazioni degli obblighi connessi al rapporto di lavoro>>potere di punire (in capo al dirigente)>>con irrogazione di sanzioni disciplinari
: l'art dice che ai rapporti di lavoro si applica articolo 2106 del c.c. che sanziona le infrazioni del dovere di diligenza, e dell'obbligo di fedeltà
le infrazioni/sanzioni sono definite dai contratti collettivi, ma la contrattazione collettiva NON può istituire procedure di impugnazione dei provvedimenti disciplinari
la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice disciplinare equivale alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro>>tale adempimento è propedeutico alla corretta attivazione dei provvedimenti disciplinari
in ottemperanza a quanto prescritto all'art 54 del d.lgs.165/2001, viene emanato il regolamento D.P.R. n.62 del 2013 (il Nuovo Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici), redatto al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali, a cura esclusiva dell'interesse pubblico