Marinetti nacque in Alessandria D’egitto nel 1876 da genitori italiani, studia in un collegio di gesuiti africano conseguí il baccellierato in lettere. Per compiacere del padre Marinetti si iscrisse a legge a Pavia e si laureò a Genova nel 1899.Il suo esordio letterario avviene nel clima culturale parigino all’avanguardia e iniziò a collaborare con delle riviste e compose delle opere (es. I vecchi marinai, la conquista delle stelle, distruzione ecc...)
Le sue opere celebrano la lotta e la modernità e sono scritte in un linguaggio impersimbolista condito da metafore e analogie (“immaginazione senza fili” Marinetti chiamava cosi le sue opere). Nel 1905 a Milano con San Benelli e Vitalino Ponti fondò la rivista “poesia”. Quando si trasferí a Milano Marinetti divenne il leader di un gruppo di giovani intellettuali con i quali approfindí l’arte del futurismo, le loro serate futuristiche fatte di schiamazzi e urla spesso sfociavano in rissa che venivano poi placate dalle forze dell’ordine. Nel 1915 sollecitò l’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale e si arruolò volontario dando anche ripetute prove di coraggio. L’orientamento politico di Marinetti è fascista, infatti il futurismo incarnava l’anima rivoluzionaria del fascismo, nel 1920 però accusò il fascismo di difendere le tradizioni della chiesa, 4 anni dopo nel 1924 si accostò al regime di Mussolini che lo nominò accademico d’Italia. Partecipò alla guerra di Etiopia e raggiunse le truppe italiane in Russia nel 1942; nel rientro 1943 arrivo molto stanco e malato e morî sul lago di Como nel 1944 per una crisi cardiaca