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Calvino, Lezioni americane (1988): 5 proposte per il prossimo millennio -…

- - - - La resistenza viene vista attraverso il punto di vista di Pin, un ragazzino, quindi un personaggio leggero, senza macchie, che pur maturato in fretta ha ancora stupori e malinconie e può quindi inserirsi nelle vicende degli adulti con una disposizione fantastica e avventurosa che carica le vicende di elementi fiabeschi.
  - - - Aldo Palazzeschi, Perelà uomo di fumo
      - Calvino, Il cavaliere inesistente
  - - - prima grande opera di poesia in cui la conoscenza del mondo diventa dissoluzione della compattezza del mondo
- - - - secondo Calvino, per raggiungere tale vaghezza è necessaria un'attenzione estremamente precisa e meticolosa nella composizione di ogni immagine, nella definizione minuziosa dei dettagli, nella scelta degli oggetti, dell’illuminazione, dell’atmosfera.
        
        "Leopardi, che avevo scelto come contraddittore ideale della mia apologia dell’esattezza, si rivela un decisivo testimone a favore... Il poeta del vago può essere solo il poeta della precisione"
    - - "l’una perché le lingue naturali dicono sempre qualcosa in più rispetto ai linguaggi formalizzati"
      - "l’altra perché nel render conto della densità e continuità del mondo che ci circonda il linguaggio si rivela lacunoso, frammentario, dice sempre qualcosa in meno rispetto alla totalità dell’esperibile"
      - "il giusto uso del linguaggio per me è quello che permette di avvicinarsi alle cose (presenti o assenti) con discrezione e attenzione e cautela, col rispetto di ciò che le cose (presenti o assenti) comunicano senza parole"
  - - - "Il mio disagio è per la perdita di forma che constato nella vita, e a cui cerco d’opporre l’unica difesa che riesco a concepire: un’idea della letteratura."
- - - - Pirandello introduce una visione non più statica, ma dialettica del reale, cioè una realtà priva di una sua oggettiva consistenza che si presta a più letture, tale da non poter generare che lo scontro tra le varie interpretazioni.
        
        Il tentativo di far combaciare le opposte visioni della realtà e quindi di stabilire un terreno di colloquio non può avere lieto fine perché le parole stesse con le quali ci illudiamo di comunicare non sono altro che "contenitori" che ognuno riempie di significato a suo modo. Dunque, ogni tentativo di comunicazione non può che dare origine a fraintendimenti e malintesi, e inchiodarci alla solitudine e all'estraneità reciproca
        
        tema dell’incomunicabilità
      - come si può raccontare una storia senza farla interpretare da un attore che, di fatto, la congela?
        
        una possibile soluzione consiste nel lasciare l'opera aperta a varie interpretazioni
        
        "Quella che prende forma nei grandi romanzi del XX secolo è l'idea di un'enciclopedia aperta"
        
        "I libri moderni che più amiamo nascono dal confluire e scontrarsi d'una molteplicità di metodi interpretativi, modi di pensare, stili d'espressione."
        
        Umberto Eco, "Opera aperta"
        
        in semiotica, un testo che permette interpretazioni multiple o mediate dai lettori
        
        Aldo Palazzeschi, Perelà uomo di fumo
        
        proporre sequenze in cui compaiono personaggi non per forza presentati o nominati implica da parte del lettore una necessità di entrare nelle pieghe del testo
        
        ermeneutica
        
        lettore diverso dalla figura passiva tradizionale, investito di un ruolo attivo e dotato di forte identità critica
        
        Buzzati, Una Goccia
        
        Calvino, Il cavaliere inesistente
        
        Fase combinatoria
        
        Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979)
        
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        Le città invisibili (1972)
        
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        Ne Il castello dei destini incrociati (1973) ciascun personaggio ha la possibilità di raccontare la propria storia scegliendo e combinando le carte di un mazzo di tarocchi
        
        "Se ora conosciamo le regole del gioco "romanzesco" potremo costruire romanzi artificiali, nati in laboratorio, potremo giocare al romanzo come si gioca a scacchi, con assoluta lealtà, ristabilendo una comunicazione tra lo scrittore, pienamente cosciente dei meccanismi che sta usando, e il lettore che sta al gioco perché ne conosce le regole e sa che non può esser più preso a zimbello". (Calvino, 1970)
    - - rappresentazione della realtà vista simultaneamente da punti di vista diversi
  - - - Pirandello: Uno, nessuno e centomila (1926)
  - - - la letteratura infatti fornisce diverse competenze (Il midollo del leone, 1955)
        
        trovare le proporzioni della vita e il posto della morte
        
        Foscolo, I Sepolcri
        
        Pascoli: L'assiuolo, X agosto
        
        attribuire valore a piccole cose o a grandi
        
        Pascoli: Il fanciullino
        
        considerare i propri limiti e vizi
        
        Svevo, La coscienza di Zeno
        
        il modo di guardare il prossimo e se stessi
        
        Pirandello, Il fu Mattia Pascal
        
        Pirandello nella Patente (1918) descrive come lo “jettatore” riesca a sconvolgere le regole della normalità e a volgere a proprio vantaggio il pregiudizio di cui è vittima.