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CHE COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA SANITARIA, Margherita Sagrati 3BSc…
CHE COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA SANITARIA
abbiamo l'OBBLIGO MORALE e CIVILE (l'omissione di soccorso è un reato punito penalmente) di prestare soccorso ad una qualsiasi persona ferita o in una situazione di pericolo, facendo riferimento al protocollo di BLS, Basic Life Support, che comprende una serie di azioni di supporto alle funzioni vitali.
PRIMA DI TUTTO valutare la sicurezza del luogo in cui ci si trova e chiamare le strutture di emergenza, richiedendo l'intervento del 118.
strutture di emergenza:
118, emergenza sanitaria
112, carabinieri
113, polizia
115, vigili del fuoco
1515, corpo forestale dello stato
1530, capitaneria di porto e guardia costiera
durante la CHIAMATA AL 118 bisogna mantenere la calma e riferire all'operatore il dove, che cosa è accaduto, le condizioni della vittima, e rispondere alle domande che egli ci farà per comprendere la situazione.
bisogna poi VALUTARE LO STATO DI COSCIENZA: per farlo bisogna mettere le mani sulle spalle e scuotere delicatamente l'infortunato, chiamandolo ad alta voce chiedendo come si chiama, come si sente, o di stringerci la mano.
se risponde, è cosciente.
se non risponde, non è cosciente, e bisogna allineargli testa, tronco e arti.
dobbiamo poi eliminare tutto ciò che rende difficoltosa la respirazione, usando la massima attenzione, e aprire le vie aeree iperestendendo con estrema cautela la testa e il collo, spingendo quindi indietro la fronte e sollevando il mento. Non muovere l'infortunato e non dargli da bere o mangiare.
bisogna poi procedere alla VALUTAZIONE DELL'ATTIVITA' RESPIRATORIA (GAS) E CARDIACA: guardare il torace della vittima per vedere se si alza; ascoltare il respiro della vittima e sentire il flusso del respiro avvicinando il proprio orecchio alla guancia della vittima.
se il respiro è rantoloso o se si hanno dubbi se respiri o no, bisogna considerare la vittima in assenza di respiro.
se la vittima è incosciente e non respira, si procede con l'RCP, RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE, che è data da una combinazione di 30 compressioni toraciche e 2 respirazioni polmonari.
per la RESPIRAZIONE POLMONARE: -iperestendere la testa della vittima; -chiuderle il naso con le dita; - far aderire la propria bocca su quella della vittima; -insufflare facendo attenzione che il torace si sollevi, la successiva insufflazione deve avvenire dopo che il torace si è abbassato.
se non c'è attività cardiaca, procedere con l'MCE, MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO: -cercare il punto di compressione, che si trova tra i capezzoli e la metà inferiore dello sterno, al centro del torace; -collocarci il palmo della mano, e sovrapporre l'altra mano alla prima; -comprimere (non sulle costole) fino a farlo deprimere di 4-5 cm e non oltre 6 cm. Il ritmo deve essere di 100 compressioni al minuto e non oltre 120.
Nel caso in cui l'infortunato è vittima di CONVULSIONI: -non bloccare i movimenti, solo prevenire i traumi; -evitare l'auto morsicatura della lingua con oggetti morbidi; -non cercare di risvegliare il soggetto; -non somministrare liquidi per bocca.
Margherita Sagrati 3BSc 12/04/2021