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Le cause della Seconda Guerra Mondiale - Coggle Diagram
Le cause della Seconda Guerra Mondiale
1939
In poco tempo l'esercito tedesco si dimostrò molto più forte di quello polacco, in quanto i tedeschi, oltre ad avere armamenti più potenti, disponevano anche dell'aviazione (
Luftwaffe
) e questo permise loro di bombardare Varsavia, capitale della Polonia.
Il 1° Settembre 1939 Hitler invase la Polonia (con l'obiettivo di invadere poi tutti i territori ad est della Germania -
POLITICA ESPANSIONISTICA DI HITLER
), la quale faceva parte dello "spazio vitale" che, secondo il dittatore, spettava alla Germania in nome della sua forza, della sua importanza e, "soprattutto" della sua superiorità razziale.
Dopo questo attacco, Francia e Inghilterra dichiararono due interi giorni di guerra alla Germania, quest'azione segnò l'inizio della Seconda Guerra Mondiale.
1940
Il primo nemico dei tedeschi era la Francia (colpevole di aver imposto alla Germania dure condizioni di pace dopo la Prima Guerra Mondiale). I francesi non si sentivano minacciati, in quanto avevano costruito una linea di difesa (Linea Maginot) lunga 400 km al confine tedesco.
MA
In primavera i tedeschi invasero la Danimarca, la Norvegia, il Belgio, l'Olanda e il Lussemburgo (i quali erano tutti Stati neutrali). Seguendo questo percorso non passarono per la Linea Maginot e riuscirono ad entrare in Francia senza venire ostacolati.
Il 22 Giugno 1940 le truppe tedesche entrarono a Parigi e la Francia fu costretta a firmare la resa.
1935-1936
e
1938
1935-1936
In questi due anni (1935-1936) la Germania avviò una serie di conquiste: prima, nel 1935, si impossessò della regione carbonifera della Saar e, nel 1936, del territori smilitarizzato della Renanja.
1938
Durante quest'anno la Germania avviò una conquista che darà poi il via alla Seconda Guerra Mondiale: l'invasione dell'Austria. Hitler, tramite una serie di violenze, favorì l'ascesa in Austria di un governo filonazista, il quale doveva rimediare a queste intimidazioni, scatenate dai nazisti locali.
1940 - L'ENTRATA DELL'ITALIA IN GUERRA
Inizialmente, Mussolini decise di non entrare in guerra (non belligeranza), usando la scusa di essere "infastidito" perché Hitler non lo aveva consultato prima di invadere la Polonia. In realtà, la vera causa per cui non voleva prenderne parte stava nel fatto che l'esercito italiano non era pronto ad affrontare un secondo conflitto mondiale, a causa dei suoi scarsi armamenti, in quanto disponeva ancora di quelli che erano stati utilizzati durante la Prima Guerra Mondiale.
Ma gli istantanei successi ottenuti da Hitler fecero subito cambiare idea al Duce, così il
10 Giugno 1940
Mussolini annunciò, dal balcone di Palazzo Venezia a Roma, l'entrata dell'Italia in guerra, contro Francia e Gran Bretagna.
L'Italia subì una serie di sconfitte da parte di Grecia (sconfitta dall'esercito locale), Egitto e Canale di Suez, sotto il controllo inglese, il quale ebbe la meglio. Tutti questi fallimenti misero in luce le enormi carenze dell'esercito italiano.
Dopo molti insuccessi l'Italia fu costretta ad accettare l'aiuto delle truppe tedesche, questa azione rese visibile l'indipendenza dell'Italia dalla Germania.