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La Rima - Coggle Diagram
La Rima
Funzioni della Rima
Funzione strutturante
La disposizione delle rime è uno dei maggiori elementi di rilievi nella costruzione di strutture strofiche
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La rima alternata (ABAB) si usa nella quartina. La rima alternata per otto versi è detta ottava siciliana, serie analoga alla prima parte del sonetto. Se gli ultimi due versi sono in rima baciata (ABABABCC) si dice ottava toscana. Se i versi in rima alterna sono sei (ABABCC) si dice sestina.
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Rima baciata (AA BB CC) è direttamente collegata al distico. La rima AA può essere continuata lungo un'intera strofa che si dice monorima
Funzione demarcativa
Fino al Cinquecento la poesia priva di rima era inesistente, la rima era strettamente legata alla fine del verso, con una funzione "demarcativa" che indicava il termine del verso. Le poesie senza rima erano dette 'rime di grado zero'.
La poesia anisosillabica antica era possibile solo grazie alle rime che ha un valore più alto del computo delle sillabe. Nella poesia isosillabica il verso è percepibile in termini di numeri di sillabe, accenti quindi la funzione demarcativa della rima è minore.
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La rima è l'identità di suono della parte finale di una o più parole a partire dall'ultima vocale tonica o di due o più versi. Rima deriva dal francese risme che a sua volta deriva dal latino rhythmus che nella poesia medievale designava le forme che non rispettavano la metrica quantitativa
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Rima interna
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Si possono distinguere rima al mezzo che divide il verso in emistichi, da quella interna che non comporta tale divisione.
Rima irrelata
La rima irrelata è quella del verso che non rima con nessun altro il concetto ha senso se inserito in uno schema di rime che prevede versi non rimati.