LE CITTA' GRECHE NELL'IMPERO PERSIANO
le città greche sulla costa dell'Asia minore erano sottoposte al dominio persiano sin dai tempi di Ciro il Grande, mentre a Mileto era conosciuta una certa autonomia
successivamente la conquista di babilonia e dell'Egitto i persiani privilegiarono i porti fenici ed egiziani
le città ioniche invece videro ridimensionata la loro prosperità commerciale
Dario I impose dei tributi più gravosi e anche l'obbligo di fornire soldati all'esercito persiano nella riorganizzazione dell'impero
il RE dei RE aveva anche delle mire espansionistiche verso occidente
secondo i Greci il sistema imperiale persiano è l'opposto dello spirito di libertà e autonomia sul quale si fondava la polis
LA RIVOLTA IONICA
nel 499 a.C. nacque una ribellione per iniziativa di Aristàgora, tiranno di Mileto che in precedenza si era offerto come alleato per alcune missioni che vennero però fallite. dato il fallimento delle missioni per evitare di essere punito egli rinunciò alla carica di tiranno e si pose a capo della rivolta
a Mileto tornò il regime democratico mentre nelle altre città ioniche vennero cacciati i tiranni imposti da Dario
Aristàgora per cercare di avere successo chiese aiuto a Sparta ed Atene ma l'unica che accettò fu Atene che inviò una flotta di venti navi
i rivoltosi ottennero alcuni successi che culminarono nel 498 a.C. nell'incendio della città di Sardi. Ben presto però la controffensiva persiana si rivelò inarrestabile: riconquistarono le città ribelli
LA PRIMA GUERRA PERSIANA: VITTORIA GRECA A MARATONA
nel 492 a.C. Dario mandò i suoi ambasciatori in Grecia a chiedere la sottomissione delle poleis e molte città accettarono
nel settembre del 490 l'esercito persiano si portò a Maratona, una pianura distante 40 km da Atene adatta alla tattica di battaglia persiana
gli ateniesi mandarono un reparto di opliti con al loro fianco un contingente di Platea e 2000 opliti Spartani che arrivarono però a battaglia conclusa
a Maratona i Greci attaccarono i nemici sui quali ebbero la meglio e la mossa risolutiva fu una manovra a tenaglia ideata da Milziade, tiranno Chersoneso cacciato dal re Persia e trasferito ad Atene
i persiani tentarono nell'attaccare Atene dal mare ma l'esercito greco giunse in tempo a difendere la città
LA POLITICA ATENIESE DOPO MARATONA
Milziade fece approvare una politica di espansione nelle isole Cicladi per consolidare la forza ateniese
ad Atene entrarono in conflitto due posizioni politiche opposte e due strategie militari: pro o contro la trasformazione di Atene in una potenza navale. questo progetto di dominio marittimo era sostenuto da Temistocle, ambizioso uomo politico che ricoprì la carica di arconte nel 493 a.C.
Temistocle sosteneva che si doveva costruire una nave da guerra di 200 triremi. IL SUO INTENTO ERA QUELLO DI PREPARARE LA CITTA' AD UN EVENTUALE ATTACCO PERSIANO
per finanziare questa costosa composizione propose di utilizzare le rendite ricavate dallo sfruttamento delle miniere d'argento del Laurio che venivano solitamente distribuite ai cittadini
contrario all'idea di Temistocle era Aristide che invece proponeva di allacciare legami con la Persia perché temeva che la politica di sviluppo navale potesse modificare gli equilibri sociali nella città
l'assemblea popolare però decise di appoggiare l'idea di Temistocle e nel 498 a.C. stabilì che i cittadini più ricchi contribuissero ad armare la flotta ateniese
come rematori furono arruolati i teti, persone non in grado di acquistare armi proprie
LIBERTA' O SOTTOMISSIONE:LA SECONDA GUERRA PERSIANA
alla morte di Dario I passò al trono il figlio Serse che riconquistò l'Egitto e che riprese il progetto di espansione in Europa
Serse organizzò una grande spedizione contro la Grecia e ne assunse subito il comando. Si trattava di una spedizione punitiva ma soprattutto di una tattica d'invasione per mare e per terra con un esercito di 300 000 soldati
alcune città decisero di non combattere e di riconoscere la superiorità persiana, tra cui Tebe. Mentre altre come Sparta e Atene furono pronte a combattere e nel 481 a.C. istituirono a Corinto la LEGA ELLENICA insieme ad altre poleis. La lega si trattava di una coalizione militare anti-persiana sotto il comando di Sparta
LE TERMOPILI
i Greci erano divisi sulla tattica da adottare per far fronte all'avanzata persiana
gli spartiati preferivano il combattimento di terra e intendevano fortificare il Peloponneso e affrontare l'esercito persiano sull'istmo di Corinto
gli ateniesi chiedevano che la battaglia avvenisse in Beozia
lo scontro alle Termopili avvenne nell'estate del 480 a.C. e i Greci riuscirono a resistere al violente attacco frontale finché un traditore rivelò ai persiani l'esistenza di un sentiero con il quale si poteva aggirare l'esercito greco
SALAMINA E PLATEA:LA SCONFITTA DEI PERSIANI
dopo la tragica sconfitta alle Termopili venne messo in atto un piano di evacuazione dell'Attica, la cui popolazione fu trasferita nelle isole di Trezene e di Salamina, mentre tutti gli uomini in grado di combattere furono trasferiti sulle navi
l'esercito persiano devastò i campi dell'Attica ed incendiò e saccheggiò Atene
Temistocle impose la strategia di battaglia e decise di cercare lo scontro nelle acque di Salamina. Fece trovare ai persiani un messaggio falso che li convinse di avere la superiorità numerica decidendo così di attaccare spingendosi nello stretto fra Salamina e l'Attica
la flotta greca, però, inflisse una grave sconfitta all'armata navale dei persiani e dei loro alleati. Serse assisté alla battaglia che si rivelò una grande sconfitta. Serse allora decise di tornare in Persia lasciando in Grecia un contingente al comando del generale Mardonio per riprendere la guerra l'anno dopo
LA MEMORIA DEI VINCITORI
la vittoria dei Greci affermò il loro senso di superiorità nei confronti dei "barbari", i Persiani
Erodoto fu il primo storico a parlare di queste vicende. Egli nacque poco prima la spedizione di Serse in Grecia, ma ,morì nel 420 a.C.
nelle sue storie egli indagò le cause del grande scontro fra Greci e Persiani
queste guerre furono anche il primo e unico argomento di attualità trattato nel nuovo genere letterario della tragedia, una forma di rappresentazione teatrale
una tragedia dal titolo "la presa di Mileto" venne rappresentata ad Atene dal poeta Frìnico nel 492 a.C. quando Temistocle era ancora assente
LA POLITICA ANTI-SPARTANA DI TEMISTOCLE
nonostante il valore degli Spartani nelle battaglie terrene, era stata la supremazia navale ateniese a portare i Greci alla vittoria
Sparta e Atene erano alleate ma secondo Temistocle sarebbero presto entrate in conflitto per l'egemonia sul mondo greco
dunque cinse di mura la città e iniziò la costruzione di un corridoio fortificato per unirla al porto e assicurare i rifornimenti via mare. La sua azione era appoggiata dal popolo
Sparta restava una potenza regionale
Atene invece si proiettava verso un futuro di potenza marittima, infatti verso la metà del V secolo a.C. la flotta da guerra ateniese contava ben trecento triremi
LA FLOTTA DA GUERRA DI ATENE
triremi: imbarcazioni veloci e agili con dimensioni contenute. Erano maneggevoli ma poco adatte alla navigazione in mare aperto
erano dotate di alberi e vele che venivano tolti in occasione di battaglie
i rematori erano disposti su tre livelli: quelli più in basso erano in condizioni disumane. la nave non poteva portare più di 30 soldati e veniva usata prevalentemente come arma
LA PRIMA LEGA NAVALE
nel 477 a.C. venne costituita un'alleanza militare a cui li storici diedero il nome di prima lega navale o lega delio-attica
a questa lega facevano parte molte isole dell'Egeo, alcune città della Ionia e Atene
ogni città della lega doveva contribuire mediante fornimenti o denaro che veniva conservato nel tesoro del tempio ed era gestito da Atene per la necessità della flotta
i rappresentanti delle poleis si riunivano periodicamente a Delo per prendere le decisioni comuni
la lega era un'alleanza difensiva e offensiva permanente, quindi quando una città si ritirava dalla lega questo fatto veniva visto come una ribellione e poteva essere represso con la forza
CIMONE E LA SCONFITTA DEI CONSERVATORI
nel 469 a.C. stroncò il tentativo dei Persiani di riprendere la guerra navale nell'Egeo
la politica anti-spartana era molto avversata da Cimone trionfatore nella battaglia di Maratona
Cimone nel 471 a.C. attraverso l'uso dell'ostracismo riuscì a far allontanare Temistocle dalla città
da quel momento in poi la Persia non venne più considerato un pericolo e altre città aderirono alla lega navale
la sua fortuna politica terminò nel 464 a.C. quando un forte terremoto colpì Sparta e gli Iloti ne approfittarono per dare atto ad una grande rivolta che venne ricordata come GRANDE GUERRA MESSENICA. il conflitto durò 10 anni
LA SVOLTA RADICALE DELLA DEMOCRAZIA ATENIESE
alla guida dei democratici ci fu Efialte, aristocratico di grande prestigio. Egli fece approvare una riforma che toglieva all'Areopago la maggior parte dei suoi poteri
l'Areopago era una roccaforte della nobiltà e mantenne solo il ruolo di tribunale per gli omicidi volontari e per alcune questioni religiose
successivamente la guida dei democratici fu presa da un uomo politico, Pericle che dominò per più di trent'anni la vita politica ateniese. La sua epoca viene definita "età di Pericle"
fu eletto stratego nel 454. Era un aristocratico e alcuni aristocratici erano a capo del partito popolare
LE RIFORME DI PERICLE
egli fece votare alcuni decisivi provvedimenti che rafforzarono le classi inferiori del popolo. Il metodo di elezione per sorteggio fu esteso gradualmente a quasi tutte le cariche
si stabilì di attribuire un'indennità a tutti i cittadini che ricoprivano cariche pubbliche come membri della Bulè o giudici dell'Elia
da allora una larga fascia di popolazione ebbe la possibilità di partecipare al governo della città.
ad alcuni aristocratici questa sembrò una degenerazione
dal 451 a.C. furono introdotti dei limiti alla cittadinanza: si stabilì che poteva essere considerato cittadino solo chi aveva entrambi i genitori ateniesi e che i figli dei matrimoni misti venivano esclusi dai diritti politici
questi provvedimenti ebbero anche delle conseguenze negative: aumentarono i casi di corruzione nei tribunali e nelle assemblee ed inoltre con il metodo del sorteggio ricoprivano cariche pubbliche persone inadeguate ai compiti loro affidati
I TRIBUNALI E LA VITA POLITICA
l'amministrazione della giustizia era in mano al demos. Nell'età di Pericle fu dato ad ogni cittadino il diritto di avanzare un'accusa pubblica
poteva essere avanzata l'accusa di avere proposto una norma contraria alle leggi della città
i tribunali erano anche un'importante manifestazione della vita politica: le decisioni dell'Ecclesia potevano essere impugnate di fronte a una giuria popolare
molte volte, però, i tribunali si trasformavano in teatro della lotta politica
LA POLITICA ESTERA DI PERICLE
in politica estera, Pericle si pose due obiettivi: riprendere la guerra contro la Persia ed estendere l'egemonia di Atene sulla Grecia centrale
nel 460 a.C. si mostrò un occasione per attaccare l'impero persiano data la rivolta antipersiana scoppiata in Egitto
Atene, in Grecia, allargò la sua influenza su alcune poleis del Peloponneso e appoggiò Argo nella sua lotta contro gli Spartani
nel 457 a.C. occupò la Beozia, ma la fase espansiva durò poco
dopo alcune sconfitte la potenza ateniese rimase comunque intatta e Pericle portò a termine la fortificazione del Pireo
L'EGEMONIA ATENIESE SULLA LEGA DELIO-ATTICA
Pericle decise di porre fine alla guerra contro la Persia. nel 449 a.C. si giunse ad un accordo detto pace di Callia dal cittadino ateniese che condusse le trattative
con questa pace veniva meno la finalità della lega delio-attica ma Atene non sciolse la federazione
durante il conflitto con la Persia Pericle aveva fatto trasferire il tesoro della lega da Delo ad Atene
questo tesoro permise di finanziare la ricostruzione dell'acropoli. Con questo trasferimento la lega si trasformò da alleanza ad impero
LA POTENZA ATENIESE NELL'EGEO
nell'Egeo Pericle incentivò la fondazione di colonie di cittadini ateniesi, le CLERUCHIE. gli abitanti di queste colonie mantenevano la cittadinanza ateniese e dipendevano dalla madrepatria
la cleruchia aveva duplice scopo
alleggerire i problemi economici di Atene
costituire una guarigione militare contro gli attacchi esterni e le rivolte
negli anni queste fondazioni si moltiplicarono in varie isole e verso il 430 a.C. c'erano diecimila cittadini ateniesi nelle cleruchie
per rafforzare l'impero, Pericle potenziò la protezione delle rotte commerciali e fondò una colonia ad Anfipoli, importante per il controllo delle miniere d'oro. Cercò anche di allargare le alleanze con città della Magna Grecia
LA PACE TRENTENNALE FRA SPARTA E ATENE
anche l'Eubea si ribellò e quindi Pericle reagì con l'invasione dell'isola ma dovette rinunciare per contenere la minaccia di un'offensiva spartana
Sparta e Atene decisero nel 446 a.C. di firmare un accordo di pace trentennale. Era un accordo fragile e minato dal reciproco sospetto
infatti dopo una quindicina d'anni scoppiò una guerra fra Sparta e Atene. Atene fino a quel momento visse un grande periodo di prosperità
LA POPOLAZIONE
al tempo di Pericle la popolazione ateniese era di trecentomila ed era la città più grande del mondo greco, l'unica città greca a poter competere con Atene era Siracusa
RISORSE DEL TERRITORIO E IMPORTAZIONI
l'Attica era ricca di risorse minerarie e produceva olio e vino ma non aveva molti cereali che quindi importava dalla Sicilia, dall'Egitto e dalle coste del Mar Nero
il legname veniva ricavato dalle dalle foreste della penisola Calcidica
Atene in cambio esportava la sua ceramica, i vasi a figure rosse dal lavoro molto raffinato e dettagliato