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Ugo Foscolo - Coggle Diagram
Ugo Foscolo
Nel 1793 la famiglia si riunisce a Venezia, dove Foscolo prosegue gli studi e frequenta i salotti mondani, intellettuali e aristocratici.
A sedici anni ha una relazione con Isabella Teotochi Albrizzi, che successivamente si trasformerà in un’amicizia affettuosa
Grazie all’appassionata relazione con Isabella conosce alcuni famosi dell’epoca, fra cui Aurelio de’ Giorgi.
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Quando le truppe austro-russe, minacciano le repubbliche italiane, Foscolo si arruola volontario nella Guardia nazionale di Bologna e combatte con i francesi, rimanendo ferito a una gamba a causa di un colpo di baionetta.
Imprigionato a Bazzano rischia la fucilazione, ma riesce a raggiungere Genova con le truppe del generale Massena.
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In questo periodo inoltre si dedica alle traduzioni, dal latino, dal greco e dall’inglese.
Dopo aver scritto una lettera d’addio alla madre e alla sorella, che non rivedrà più, viene ricercato dalla polizia, ma trova rifugio in Svizzera dove vive un periodo molto difficile
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Nello stesso anno riesce a trasferirsi in Inghilterra, dove viene ammirato come un grande poeta, anche se il suo carattere non è adatto ai costumi britannici.
Ugo Foscolo nasce nel 1778 a Zante, una delle isole Ionie, nell’arcipelago greco, che allora apparteneva ai domini della Repubblica di Venezia.
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Quando le truppe francesi scendono in Italia nel 1796 Foscolo decide di sostenere gli ideali rivoluzionari. Fugge da Venezia e si rifugia sui Colli Euganei e successivamente dopo essere stato arrestato due volte decide di partire per Bologna.
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Nel 1797 Napoleone firma il trattato di Campoformio, con cui cede Venezia all’Austria, segna però per Foscolo un’immensa delusione. Scappa quindi a Milano, dove conosce Vincenzo Cuoco, Giuseppe Parini e Vincenzo Monti.
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Nel 1812 si trasferisce a Firenze dopo la rappresentazione della tragedia Aiace, dove emerge il suo scontento verso Napoleone.
A Firenze si dedica alle traduzioni e alla scrittura, sia in prosa e sia in poesia, inoltre inizia a scrivere il poemetto “Le Grazie”.
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Muore a Turnham Green in un sobborgo di Londra e nel 1871 le sue spoglie vengono trasferite a Firenze nella Chiesa di Santa Croce.
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Nel 1785 la famiglia si trasferisce a Spalato, in Dalmazia, per seguire il padre medico che tuttavia nel 1788 muore.
Nel 1796 pubblica la sua prima ode, La croce. Inoltre si dedica anche ai testi dell’Illuminismo, come le opere del filosofo francese Jean-Jacques Rousseau.
A Valenciennes ha una relazione con una ragazza inglese, Fanny Hamilton, che gli dà una figlia, Mary, da lui chiamata Floriana.
Nel 1817 gli giunge la notizia della morte della madre e nel 1822 ritrova la figlia Floriana, che gli resta vicina negli ultimi anni.
