Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Ugo Foscolo - Coggle Diagram
Ugo Foscolo
La Vita
Nacque a Zante il 6 febbraio 1778 con il nome di Niccolò, da padre veneziano e madre greca, ciò lo rese profondamente legato alla civiltà classica.
Si trasferì in Dalmazia dove studiò in un seminario e successivamente a Venezia dove si gettò negli studi non conoscendo la lingua, acquisendo una notevole cultura classica e contemporanea.
Aderì agli ideali della Rivoluzione Francese e ciò lo allontanò dal governo oligarchico di Venezia quindi si rifugiò nei colli Euganei .
Al giungere delle armate napoleoniche nel Nord Italia Foscolo si recò a Bologna dove si arruolò nelle truppe della Repubblica cispadiana
La cessione della Repubblica di Venezia all'Austria, nel Trattato di Campoformio, venne vista da Foscolo come un "tradimento" e ciò lo segnò a vita. Nonostnte ciò continuò ad operare nel sistema napoleonico ma sempre con atteggiamento critico.
Alla ricerca di stabilità economica si arruolò nella guarda Nazionale e successivamente entrò a far parte dell'esercito della Repubblica italiana come capitano aggiunto.
Intrattenne relazioni amorose prima a Firenze e Milano poi, dopo aver combattuto nel Nord della Francia,intrattenne una relazione dalla quale ebbe una figlia di nome Mary ma soprannominata Floriana.
Nel 1808 ottenne la cattedra di Eloquineza all'università di Pavia ma successivamente si trasferì a Firenze fino al 1813.
Tornò a Milano dove, dopo la sconfitta di Napoleone, gli venne offerta la direzione del giornale "Biblioteca Italiana" che rifiutò. Successivamente si recò in esilio in Svizera poi a Londra dove morì nel 1827, successivamente la salma venne riportata in Italia e venne sepolto nella chiesa di Santa Croce a Firenze.
Le Opere
Cominciò a coporre i primi versi a Venezia nel 1973 circa, intorno ai 15 anni.
-
-
-
Nel 1789 venne pubblicata la frima stampa delle Ultime lettere di Jacopo Ortis ma l'ultima stampa, quella definitiva,avvenne a Londra nel 1817
-
Nel 1811 compose la tragedia Aiace ma date le pesanti allusioni antinapoleoniche venne rappresentata una sola volta poi sospesa.
Infine, nel 1813 compose un inno intitolato Le Grazie ma non venne mai completato.
La Cultura
Nella formazione di Foscolo conversero la tradizione classica, i principi illuministici e le tendenze preromantiche.
La sua formazione iniziò nel gusto arcadico ma ben presto si aggiunse il modello dei grandi classici greci e romani insieme alla letteratura classica di Dante e Petrarca.
Tra i moderci Foscolo portava particolare ammirazione verso Parini ed Alfieri ma venne anche suggestionato da Rousseau, Goethe, Macpherson e i poeti "cimiteriali" inglesi.
L'Ideologismo
Ideologicamente aderì ai principi illuministici di democrazia e ugualianza ma anche al materialismo che lo porta a negare ogni trascendenza.
L'iniziale ottimismo sulla bontà dell'uomo derivato da Rousseau venne presto influenzato dal pensiero disincantato dei rapporti umani derivato da Macchiavelli e Hobbes.
Il pessimismo sulla natura umana era però mitigata dalla visione attiva ed eroica della vita e della fiducia nel valore supremo della bellezza.
-
Dei Sepolcri
L'opera venne pubblicata nel 1807 ed é un poemetto in endecasillabi sciolti sotto forma di epistola poetica indirizzata ad Ippolito Pindemonti.
L'opera venne scritta in seguito ad una discussione con l'amico avvenuta a causa dell'editto di Saint-Cloud emanato da Napoleone.
-
Foscolo stesso definisce la sua opera come un carme, dal latino carmen ovvero un componimento dal tono solenne.
Il carme ha una struttura rigorosa e armonica, il discorso procede attraverso immagini e rimandi mitologici legati attraverso sottili legami, spesso impliciti; ciò conferisce grande intensità lirica ma ne rende complessa la lettura, anche dato il linguaggio elevato ed aulico.
I Sonetti
Sono vicini all'impostazione autobiografica e passionale dell'Ortis, sono caratterizzati da forti impulsi soggettivi ed è ben visibile l'influenza di Alfieri, di Petrarca e di altri poeti latini.
Riprendono i temi centrali dell'Ortis: la proiezione del poeta in una figura eroica sventurata e tormentata, il conflitto con il contempo storico contemporaneo, il nulla eterno, l'esilio come condizione politica ed essenziale, l'illusione della "sepoltura lacrimata", il rapporto con la terra materna e il valore eternatore della poesia.
-
-