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Il racconto horror - Coggle Diagram
Il racconto horror
TECNICHE NARRATIVE
Linguaggio
Evocativo e misterioso, con frequenti frasi brevi, spezzate o sospese ed esclamazioni
Narratore
Più spesso interno (di solito il/la protagonista) per favorire l'immedesimazione del lettore nella vicenda
Descrizioni
Dettagliate per creare un'atmosfera inquietante e rallentare il ritmo della narrazione prima dei momenti di tensione
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Ritmo
Più lento nello sviluppo (suspense), via via più veloce nell'avvicinarsi al momento di massima tensione (climax), movimentato da colpi di scena (effetto sorpresa)
TEMI
eventi inspiegabili o soprannaturali, misteriosi e inquietanti, inaspettati: spostamento di oggetti, allucinazioni, maledizioni, apparizioni di esseri mostruosi...
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STRUTTURA
Sviluppo (gli eventi spaventosi si moltiplicano, la tensione cresce)
Conclusione: finale a sorpresa, finale non risolto o finale ambiguo
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AMBIENTAZIONE
TEMPO
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Passato o futuro lontani, oppure nel presente
LUOGHI
castelli diroccati, monasteri, case infestate, cantine malsane, cimiteri, cripte tenebrose
foreste misteriose, avvolte nella nebbia
luoghi selvaggi, solitari, isolati, labirintici, sotterranei
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ATMOSFERA
condizioni atmosferiche ostili (forti temporali, bufere, fitte nebbie
SCOPO
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Suscitare inquietudine, ansia, paura o terrore
PERSONAGGI
Creature soprannaturali
Fantasmi, Scheletri, Spettri (spiriti), Demoni
Mostri (incroci tra uomini e animali, oppure creati con esperimenti in laboratorio)
Vampiri, Zombi, Licantropi (lupi mannari)
Figure reali
Criminali, pazzi, persone con oscuri segreti, o persone normali