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IL FASCISMO - Coggle Diagram
IL FASCISMO
Nel
1919
nasce il
movimento dei Fasci di combattimento
Decollo del
fascismo agrario
Occasione: lo sciopero agrario e l'occupazione delle terre incolte
SQUADRE D'AZIONE
Cosa fanno?
Spedizioni punitive
contro socialisti e scioperanti
appoggiate dagli agrari e dagli industriali
I fascisti si presentano come una forza anticomunista, antisocialista e antisindacale
Non sono bloccate neppure dal governo di Giolitti, che pensa di poterli usare in funzione anticomunista
GROSSO ERRORE!
1920 i FATTI DI PALAZZO D'ACCURSIO
a Bologna
Come si presentano?
Con camice nere, con armi e con olio di ricino
.
Cosa sono?
Organizzazioni paramilitari
con un programma:
una rivoluzione di destra
abbattere il sistema parlamentare
ritenere giusto l'uso della violenza per imporre le proprie idee
forte nazionalismo
Chi aderiva?
Piccola e media borghesia, ex combattenti
Con le
elezioni del maggio 1921
I fascista sono dentro una lista di
blocco nazionale
con liberali, moderati e conservatori. 35 deputati fascisti, tra i quali
MUSSOLINI
, entrano in Parlamento.
Novembre
1921
viene creato il
PARTITO NAZIONALE FASCISTA
Mentre governa Luigi Facta, Mussolini vuole prendere il potere con la forza e organizza
LA MARCIA SU ROMA (28 ottobre 1922)
Il re scavalca il Parlamento e convoca Mussolini per formare un nuovo governo
E' un
COLPO DI STATO
che consegna l'Italia al partito fascista non eletto dal popolo
1922-1925 fase legalitaria
Mussolini cerca in ogni modo di svuotare il Parlamento di ogni prerogativa, autorità e prestigio.
Istituisce nel dicembre del 1922 il
Gran Consiglio del fascismo
che può prendere decisioni politiche e quindi limitare le funzioni parlamentari.
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Mussolini fa un governo di coalizione
Benchè al governo, il fascismo ha un numero esiguo di deputati e pertanto si impone la necessità di ottenere la maggioranza alla Camera
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Per rilanciare l'economia attua una
POLITICA LIBERISTA
- riduzione delle tasse alle imprese
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Nominato nel 1923 ministro dell'istruzione il filosofo idealista
GIOVANNI GENTILE
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Il governo viene affidato prima all'ex socialista riformista Ivanoe Bonomi, poi al giolittiano
Luigi Facta