SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE & LA TRAGEDIA DI UN PERSONAGGIO

SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE

LA TRAGEDIA DI UN PERSONAGGIO

è n racconto utilizzato come una sorta di saggio critico, di scritto teorico; lo scopo è una riflessione sui fini e sui modi del narrare.

TEMI

il paradossale colloquio tra un autore e i personaggi della fantasia, la richiesta di un personaggio di essere fatto vivere in un'opera d'arte di valore

il rifiuto dell'autore di accontentarlo, i personaggi sono più vivi e più veri delle persone reali.

La tragedia di un personaggio presenta in azione due figure ben distinte e caratterizzate:

l'autore, in questo caso Pirandello, che ogni domenica mattina dà udienza ai personaggi della fantasia

uno di questi personaggi, lo strambo (ma lucidissimo) dottor Fileno

Fileno non è stato partorito dalla mente di Pirandello; quest'ultimo lo ha incontrato per la prima volta nelle pagine di un romanzo altrui

PERSONAGGIO DOTTOR FILENO

in un bel mattino domenicale, Fileno giunge allo studio di Pirandello con una richiesta: vuole essere fatto vivere in una vera opera d'arte.

L'autore precedente, infatti, lo ha sì creato come personaggio, ma per abbandonarlo poi in una narrazione priva di sviluppo e d'interesse

Pirandello rifiuta, non vuole parlare di un personaggio già concepito da un'altro autore

Solo Pirandello, dice Fileno, può donargli realmente tutta la vita che è in lui.

Nella novella viene impostata la decisiva problematica del personaggio senza autore, fulcro della poetica pirandelliana

Fileno si presenta come un personaggio già completo, potenzialmente grande, ma irrealizzato

Un precedente autore l'ha infatti utilizzato in modo molto banale così adesso egli non possiede una vera identità.

1911, INTRODUCE A 6 PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE

LA FILOSOFIA DEL LONTANO

metafora del CANNOCHIALE

per curare il dolore e il MALE bisogna pensarlo come lontano da noi

se usato al contrario allontana le cose da se

così come sarà da 30/50... anni

RELATIVISMO tema principale in moltre opere, esplicito nel tempo in questa opera

estraneazione dalla relatà per continuare a vivere

essa consiste nell’acquisire una consapevolezza critica della realtà, contemplandola come una distanza infinita, in modo da cogliere l’assurdità di ciò che è abitudine considerare normale.

Un punto molto importante nella novella è la disquisizione di Fileno sulla natura dei personaggi.

la lunga battuta in cui Fileno definisce la superiore realtà ed eternità dei personaggi sarà ripetuta con le stesse parole nel famoso monologo del Padre in Sei personaggi in cerca d'autore.

la vita dei personaggi è eterna, non quella dell'autore

la loro vita è frutto della fantasia dell'autore e continuare a vivere anche oltre

nasce vivo ma per essere immortale deve essere filtrato dalla fantasa dell'autore

2) tema dell'autonomia dei personaggi dall'autore che li ha concepiti

3) fa parte di una trilogia chiamata TEATRO NEL TEATRO e continie oltre a quest'ultima anche

Ciascuno a suo modo

Questa sera si recita a soggetto

4)le figure in scena sono divise in due gruppi

i 6 personaggi della commedia da fare (il padre, la madre, la figliastra, il figlio, il giovinetto e la bambina) a cui si aggiunge anche Madama Pace

gli attori della compagnia (il capocomico, la prima attrice, il primo attore, la seconda donna, l'attrice giovane e l'attore govane) a cui si aggiungono il direttore di scena, il suggeritore, il macchinista, apparatori e servi di scena

1) tema del doppio simboleggiato anche dalla suddivisione tra personaggi e attori

5)due elementi di novità

il lettore si troverà davanti al tentativo di mettere in scena una commedia, ancora da elaborare quindi aperta e incompiuta

per questo motivo non ci sono ne atti ne scene ma solo una serie di interruzioni casuali

6) sintesi trama

mentre una compagnia si accinge alla prova di una commedia (il giuoco delle parti) irrompono sul palcoscenico i 6 personaggi

sono rimasti senza autore, perchè colui che li ha immaginati si rifiuta di dar loro una forma e un significato

perciò chiedono al capocomico di raccontare la loro storia e rappresentare il loro dramma

Il Padre spiega, secondo il suo personale punto di vista, come il tradimento di sua moglie con un altro uomo sia stata la causa della fine della loro storia d’amore.

La Madre, nonché la moglie del Padre, fu pertanto privata del Figlio, nato dal matrimonio con il Padre, e successivamente fu privata anche dell’amore del convivente, il quale morendo, lasciò la donna e i tre figli

Lo spiacevole evento creò un tale disagio economico da costringere la Madre a lavorare come sarta nella bottega di Madama Pace, la quale nasconde nel retrobottega una casa di appuntamenti. Qui la Figliastra si prostituisce al fine di dare un ausilio economico alla famiglia.

È subito dopo l’antefatto che si colloca la prima interruzione, durante la quale sia i Personaggi che gli Attori abbandonano il palco per collaborare all’abbozzo di una trama scritta (canovaccio) nel tentativo di mettere in scena una commedia da fare

All’interruzione si sussegue la prima parte della commedia da fare, la cui scena esordisce con un grido di sgomento della Madre che evita l’incesto tra Padre e Figliastra.


La scena è interrotta erroneamente dal macchinista che chiude il sipario, pertanto si riprende direttamente con la seconda parte della commedia da fare.

La storia progredisce con la figura del Padre (maschera del rimorso), il quale impietosito dalle condizioni di miseria della Madre (maschera del dolore) e dello spiacevole evento presentatosi con la Figliastra (maschera della vendetta), decide di accogliere tutta la famiglia nella sua dimora.

a narrazione incede ponendo attenzione al silenzio del Figlio (maschera dello sdegno), sinonimo della sua disapprovazione, al continuo affannarsi della Madre nel tentativo di recuperare l’ormai perduto rapporto con il Figlio e al contrastato rapporto tra Padre e Figliastra. Tale situazione si ripercuote nelle due figure più ingenue dell’opera: la Bambina, che muore annegata nella vasca del giardino, e il Giovinetto, che si suicida con un colpo di pistola.

7) finale

L’opera degrada a tal punto da far intimorire e disorientare gli Attori, che immediatamente fuggono dal palco.
L’intera opera teatrale rilascia e infonde negli spettatori, incluso gli Attori, un senso di malinconia e turbamento, accentuato, a maggior ragione nella parte conclusiva, dalla stridula risata della Figliastra. Tale risata, non implica uno stato d’animo gioioso, ma, secondo una valutazione umoristica ed allegorica, ricalca la derisione nell’esigere, con insistenza, un senso unitario.