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L' ETA' ARCAICA (8-5 sec.), ARISTOCRAZIA E DEMOS - Coggle Diagram

- - - - I terreni erano coltivati da contadini salariati ma soprattutto dagli schiavi che potevano essere o prigionieri di guerra, o stranieri catturati o cittadini grechi che perdevano la loro libertà a causa dei debiti
    - - Tra l'8 e il 7 sec, inoltre, ripresero a svilupparsi il commercio e l'artigianato. I commerci erano soprattutto marittimi e si basavano sull'esportazione di olio, vino e delle ceramiche, in cambio di metalli e cereali
        
        Lo sviluppo del commercio portò all'introduzione della moneta che però avrà il sopravvento sul baratto solo nel 5 sec.
- - - - Questa tendenza ad aggregarsi fu motivata anche dalla forte esigenza che avvertivano le famiglie aristocratiche che quindi decisero di unirsi per garantire più protezione alla proprie terre e greggi
        
        Con il tempo queste aggregazioni diventarono vere e proprie comunità cittadine caratterizzate dall'esistenza di istituzioni e leggi proprie e valide , esse potevano battere una moneta propria, fondare colonie e rapportarsi con gli altre autorità da pari a pari. Questo legame così forte fu la causa della mancata formazione di uno stato unitario.
  - - - Il centro urbano era basato su due elementi fondamentali: l'ACROPOLI, ovvero la parte fortificata della città dove c'erano gli edifici sacri e l' AGORA, ovvero la piazza più bassa della città, sede del mercato ma anche della vita pubblica e politica.
        
        Intorno al centro urbano sorgevano le abitazioni e a mano a mano che ci si allontanava dal centro ci si trovava in aperta campagna, suddivisa in appezzamenti di terra e in terreni incolti per il pascolo comune
        
        LA CITTADINANZA
        
        La polis non era solo un luogo ma una vera e propria entità politica, i cittadini erano la polis stessa. Ai cittadini erano garantiti 3 diritti fondamentali: PARTECIPARE alla vita politica, avere la possibilità di POSSEDERE delle terre e FAR PARTE DELL'ESERCITO
        
        La totalità degli abitanti però non corrispondeva a quella dei cittadini, infatti, la cittadinanza si poteva ottenere SOLO attraverso il diritto EREDITARIO che veniva trasmesso di padre in figlio tra maschi adulti poprietari terrieri . le donne erano considerate cittadine ma non potevano ricoprire cariche pubbliche
- - - - Nel 7 sec. la polis aristocratica iniziò ad entrare in crisi dato che, con l'aumento dei commerci avvenuto nella seconda colonizzazione, si era affermata una classe mercantile che poteva competere con quella dell' aristocrazia terriera e ciò aumentò il peso sociale del dèmos che vide mutare il proprio ruolo anche nel lato militare grazie alla riforma politica
        
        LE LEGGI SCRITTE, tra il 7 e il 6 sec. le leggi furono messe per iscritto da alcuni legislatori, le prime leggi furono redatte da legislatori come Zeleuco di Locri o Caronda di Catania nelle colonie della Magna Grecia e legislatori come Licurgo di Sparta o Dracone e Solone di Atene
        
        Si trattava comunque di leggi molto severe con molte pene corporali e basate sulla legge del taglione. anche questa cosa comunque riuscì a sottrarre l'amministrazione della giustizia all'arbitrio degli aristocratici
        
        L'ETA' DELLE TIRANNIDI, a partire da metà del 7 sec., approfittando della tensione tra aristocrazia e demos alcuni tiranni si misero al potere seguendo vie non legali, spesso attraverso la violenza, nonostante non possa sembrare, questo periodo fu fondamentale per l'affermazione della democrazia in quanto per mantenere solido il loro potere questi tiranni migliorarono le condizioni di vita del demos. Questa età ebbe comunque vita breve anche se i tiranni cercarono sempre di rendere la loro carica ereditaria, non ci riuscirono, infatti finì nel all'inizio del 6 sec.